Il piano dello sport 2013-14 “Uno sport su misura” approvato
in Consiglio Comunale nell’Aprile 2013, riportava questo passaggio in merito
alle tariffe per l’uso degli impianti sportivi comunali:
“In
merito alle tariffe orarie riservate alle Associazioni sportive iscritte
al Registro comunale, ad inizio 2013
esse appaiono invariate dal 2008. Da quell’anno non sono state soggette ad
alcun adeguamento Istat (stimato intorno
al 15%)
e l’aumento IVA dal 20 al 21% è stato interamente assorbito dal Comune
essendo le tariffe espresse “IVA
compresa”. In generale, sono le più basse della Martesana e, a titolo esemplificativo, sono fissate
a 4 euro per l’uso delle palestre
scolastiche nei mesi estivi e a 6 euro in quelli invernali, mentre il
palazzetto dello sport prevede una tariffa oraria di 9 euro. Le convenzioni
degli impianti non inclusi nel tariffario comunale (esempio: campi da calcio,
campo da rugby, campi da baseball,…) prevedono una tariffa oraria di 5 euro. Per
questi motivi, con deliberazione di
Giunta Comunale n. 84 del 14/03/2013 le tariffe sono state adeguate a partire dal 1 Settembre 2013: da 4 a 5 euro
per le palestre scolastiche in estate, da 6 a 7,5 euro in inverno, da 9 a 11
euro per il palazzetto. Questo adeguamento viene apportato in maniera lineare,
partendo dal risultato di omogeneità
delle tariffe raggiunto. Come già
discusso in occasione dell’Assemblea della Consulta dello Sport, un ulteriore
passo in avanti per uno
“sport su misura” sembra essere
per il futuro la possibilità di segmentare
queste tariffe sulla base di criteri che esprimano in maniera più efficace lo
sport “vero, leale, di tutti”, ad esempio esprimendo un maggior sostegno alle
associazioni particolarmente attente
alla pratica sportiva giovanile. Per questo motivo il Direttivo della Consulta
dello Sport ha già espresso la volontà di presentare – condividendola con l’Assemblea tutta
– una proposta di modulazione
delle tariffe”.
Dopo un anno ci sono due aggiornamenti.
Da una parte, le tariffe approvate insieme al Bilancio
Comunale 2014 risultano invariate rispetto all’anno precedente: una scelta
politica a mio avviso importante, che vuole esprimere un’attenzione particolare
alle nostre associazioni sportive, affinché possano continuare a garantire il
loro ruolo sociale ed inclusivo anche attraverso quote di iscrizione per gli
atleti se possibile invariate e accessibili, in un momento come quello attuale
dove gli sponsor si trovano (se si trovano) con più difficoltà e le famiglie
spesso non possono sopportare maggiori spese. E’ una posizione non scontata in
questo periodo di limitazione economiche anche per i bilanci comunali, pensando
che per “invarianza delle tariffe” si intende per esempio che essendo i prezzi “iva
inclusa”, l’aumento d1 1 punto percentuale dell’iva è assorbito interamente dal
Comune.
Parallelamente ma idealmente come unica azione
di cui al punto precedente, l’Assessorato allo Sport ha inteso agevolare l’auspicata
riflessione tra le associazioni sportive sul tema di una maggiore equità, lavorando
proprio su un progetto di differenziazione delle tariffe per l’uso degli
impianti comunali che potesse esprimere in maniera più efficace l’idea di uno sport “vero, leale, di tutti”.
La proposta è stata
elaborata dall’Ufficio Sport (che ringrazio) e presentata al Direttivo della Consulta lo scorso
mese di Marzo: verrà discussa con tutte le Associazioni nell’Assemblea del prossimo 21
Maggio. Prevede differenziazioni per gruppi omogenei di discipline sportive; per
caratteristiche dell’associazione sportiva utilizzatrice rispetto al registro
delle associazioni; per fascia di età degli atleti che utilizzano gli impianti (espressa
attraverso l’indicazione di fasce orarie di riferimento); per tipologia di impianto
sportivo.
Il lavoro preparato dall’Ufficio
Sport contiene simulazioni per ciascuna struttura sportiva comunale e
comparazioni per ogni associazione sportiva tra la situazione attuale e quella
proposta per il futuro, sgombrando anche il dubbio della finalità economica a
vantaggio del Comune: la proposta è infatti a saldi invariati per il Comune,
che dunque non aumenta gli incassi da questa operazione. Il totale annuo
incassato appare solo redistribuito in maniera differente tra le associazioni
in base alle caratteristiche della loro attività, premiandone l'impegno verso l'attività sportiva giovanile di base.
Sono curioso di illustrare all'Assemblea in programma la prossima settimana il lavoro fatto; sono
ovviamente aperto a qualsiasi contributo migliorativo possa giungere dalle associazioni
sportive; spero si possa giungere ad una sua adozione condivisa già per la stagione
2014/15 (quindi dal 1 Settembre di quest’anno): dopo 4 anni di cammino, sarebbe il più importante e forse
conclusivo passo di riforma delle tariffe comunali per l’utilizzo degli
impianti sportivi, per uno sport davvero a misura di ciascuna persona.