Mercoledì
sera il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Diritto allo Studio per l’anno
scolastico 2017/18. Il Piano è stato approvato con 17 voti favorevoli (PD,
Vivere Cernusco, Lista Frigerio e Forza Italia), 3 astenuti (Lega) e soli 3 voti contrari
(M5S, Sinistra x Cernusco, La Città in Comune); assente il Consigliere
Gargantini di Cernusco Civica. Davvero pochi voti contrari, a testimonianza della bontà di questo documento.
E’
un piano che si propone in chiara continuità con l’azione dell’amministrazione
precedente ma che certamente introduce, seppur con i soli 4 mesi di lavoro da
parte della nuova giunta e in particolare dell’Assessore all’Istruzione Nico Acampora
insieme agli uffici comunali, alcuni elementi di innovazione.
Il
valore complessivo del Piano, tra progetti e investimenti, è pari a oltre 4,1
milioni di euro. Rileggendolo nei giorni precedenti il Consiglio Comunale per
prepararmi alla discussione, mi chiedevo se i contenuti di questo documento
esprimessero appieno l’idea di città tracciata nelle linee programmatiche di
questa amministrazione e approvate giusto un mese fa in Consiglio. Mi sono risposto che sì, va nella giusta direzione.
Apprezzo
molte cose di questo piano di Diritto allo studio.
Prima
di tutto il tocco di concretezza che l’Assessore Acampora, forte della sua
esperienza da educatore, ha saputo aggiungere con progetti come il piano per la
prevenzione del cyberbullismo o la formazione rivolta ai genitori 4.0. Si
uniscono alle positive esperienze degli anni passati tra cui “Stradafacendo”,
laboratorio di educazione stradale condotto dalla Polizia Locale, ‘Un Giorno
in Comune’, che vede i ragazzi visitare il Municipio e conoscerne l’attività, e "A scuola di Sport".
Poi,
apprezzo la scelta di essere prossimi a ciascuno, decidendo di accogliere le
nuove richieste avanzate dalla scuola per ampliare gli interventi di inclusione
degli studenti con disabilità, potenziandone l’assistenza educativa: il
passaggio da 542 a 690 ore (+27,3%) prevede un investimento di oltre 100.000
euro di spesa corrente che non permetterà di realizzare alcune azioni in altri
ambiti, ma che certamente permette di crescere senza lasciare indietro nessuno.
Una decisione significativamente condivisa da tutta la Giunta.
Nel
documento il tema dell’educazione scolastica è affrontato senza condizionamenti:
nella conferma del progetto del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi,
quest’anno c’è anche l’adesione della scuola Aurora-Bachelet, arrivando a
contare 20 classi e 500 studenti coinvolti.
L’idea
di crescita sostenibile della città che vogliamo perseguire è evidente,
promuovendo la mobilità scolastica sia attraverso il trasporto pubblico (oltre
800 studenti, +12% in 3 anni), il Piedibus (269 iscritti) e la ciclabilità (con
il nuovo Piano di ciclabilità scolastica approntato lo scorso settembre), sia
con due progetti di efficientamento energetico in sinergia pubblico-privato attualmente
al vaglio degli uffici sui plessi di via Don Milani e di via Manzoni.
L’attenzione
all’eccellenza delle strutture è confermata. Oltre 1 milione di euro di
investimento di cui 400mila euro per l’adeguamento degli impianti antincendio
nel plesso di piazza Unità d’Italia (erano gli ultimi mancanti nelle scuole della città): il nuovo polo scolastico ha alzato il
livello di attesa per tutti le strutture scolastiche ma non vorrei che venisse
data per scontata, anzi, è frutto di un lavoro di programmazione e di interventi che ci attendono nei prossimi anni.
E’
evidente lo sguardo al futuro: con lo stanziamento di 70.000 euro per
proseguire il percorso di digitalizzazione delle scuole; con l’anticipazione
della riorganizzazione del servizio di pre e soprattutto post scuola dall’anno
scolastico 2018/19, in un’ottica di conciliazione dei tempi delle famiglie con
quelli del servizio; soprattutto con l’apertura della discussione tra Comune,
Ufficio Scuola Provinciale e Istituti cernuschesi sul tema del terzo istituto
comprensivo. Quest’ultima prospettiva potrebbe essere davvero una evoluzione
storica per ridisegnare l’organizzazione delle nostre scuole vista la crescita
del numero di studenti, aumentandone la qualità.
Infine
lo stile con cui questo Piano di Diritto allo Studio è stato predisposto: l’ascolto
da parte dell’Assessore Acampora dei bisogni non solo degli istituti
scolastici, ma in modo particolare delle famiglie, e il confronto.
Insomma, apprezzo molte cose di questo piano di diritto allo studio.
E come dissi nel discorso di inaugurazione del Nuovo Polo Scolastico – se la scuola
rappresenta il biglietto di andata per il futuro, davvero a Cernusco sul Naviglio
il viaggio è già iniziato.