Ci eravamo lasciati una
tarda sera di maggio di un anno fa, con Sheila Jordan sul palco della Casa delle
Arti a Cernusco sul Naviglio a firmare autografi e a posare per un selfie dietro l'altro con un pubblico
entusiasta (io incluso, come testimonia la foto qui sopra). I commenti del giorno dopo sui social furono unanimi: “Tre grandi
serate, ottimo lavoro” (Giuseppe). “Una serata eccezionale!” (Cristina). “L’evento
più importante in città degli ultimi cinque anni” (Silvano). “Cernusco capital
city of Martesana Area!” (Elena). “Strepitosa” (Betty).
Era appena terminata la
prima edizione di Cernusco Jazz, quella dedicata all’Expo e a quel tempo – così
ci eravamo detti – che avrebbe dovuto farci riflettere sul nostro essere
comunità fatta di relazioni tra le persone, base su cui costruire la promozione
del territorio, della città, della Martesana.
Cernusco Jazz vide la luce proprio come una delle azioni per concrcetizzare
questa idealità, che nello specifico venne tradotta nella formula “imprenditorialità
locale + cultura = sviluppo economico e sociale”. Allora come oggi, fu una collaborazione
pubblico/privato, con l’azione comune dell’Assessorato alla Cultura e di quello
al Commercio del Comune di Cernusco insieme alla professionalità di Y-Tech e agli oltre 50 negozi di Valore in Comune.
“Quello che già siamo e
quello che ancor più potremmo essere” ci dicemmo.
Tra quella edizione di
Cernusco Jazz e quella che si aprirà tra pochi giorni venerdì 6 Maggio non c’è di mezzo il mare,
ma un filo rosso che unisce idee, progetti, persone, la città tutta.
Se mi volto indietro vedo passare questo filo ad Ottobre dal Padiglione Lombardia a Expo
e poi dalla Filanda a Cernusco a Gennaio, con il progetto del Raviggiolo di
Cernusco, la genialità di Giancarlo Morelli e la storia della contadina Libista; attraversa la Fiera di San
Giuseppe a Marzo a bordo si 110 biciclette che da una piazza di Milano a “North
of Loreto” arrivano in città per visitare due ville storiche; si illumina di
musica in Villa Alari una sera di Aprile, con il concerto di Gabriele Boggio
Ferraris 4tet per l’anteprima di Cernusco Jazz.
Sulla parte artistica di
Cernusco Jazz 2016 rimando al sito: saranno anche quest’anno tre grandi serate,
da vivere e da ascoltare.
Ma ci sono e ci saranno tanti aspetti
non secondari a rendere visibile quel filo rosso.
Il foyer della Casa delle
Arti accoglierà i prodotti di Cascina Nibai e della sua rete di produttori di
qualità dell’agro-alimentare del territorio, che potranno essere degustati e
scoperti insieme a 1701 Franciacorta, il vino premiato la scorsa settimana con
la medaglia d’oro Sommellier Wine Awards 2016.
Sempre nel foyer si rinnoverà
la collaborazione con l’Associazione T12 Lab, che allestirà la mostra “Transit –
Design for the city 2016”, già protagonista qualche settimana per la Milano Design Week. Pensata insieme a NABA Nuova Accademia di Belle Arti e
a Pio Istituto dei Sordi di Milano, la mostra intreccia le tematiche del
riciclo dei rifiuti di produzione industriale con gli scarti ambientali
prodotti dalla città e le fasce della popolazione normalmente escluse dai
processi di sviluppo della società. E poi un’altra mostra, a cura di Roberto Ciffarelli,
lancerà Foto di Note, l’altro grande evento su fotografia e musica che arriverà
a Cernusco nel mese di Giugno .
La serata di
sabato vedrà la presenza di Gianni Berengo Gardin e delle sue storiche foto che raccontano storia,
ad accompagnare l’esibizione di Tommaso Starace.
Grazie a Cernusco Jazz abbiamo potuto promuovere Cernusco sul Naviglio, proseguendo l'azione di posizionamento della città come riferimento di un territorio, con lo sguardo verso Milano, all’interno della Città Metropolitana: una pubblicazione
dedicata distribuita nei negozi, in alcuni “posti da Jazz” a Milano, qualche
edicola; gli articoli sulla stampa dedicata e non (“Il Jazz in tre
appuntamenti: Torino, Vicenza, Cernusco” – Icon by Panorama); le conferenze
stampa a Cernusco ma anche alla Libreria del Mondo Offeso, nel cuore di Milano;
l’intervista a Radio Statale; la pubblicità su giornali e settimanali, anche su
Tutto Milano di La Repubblica.
Le vetrine dei negozi di Cernusco, infine, si sono vestite di Jazz, come da quell'idea di anni fa quando in una prima riunione insieme in preparazione alla Fiera di San Giuseppe condividemmo di provare a essere parte visibile e integrante degli eventi della città e sempre più frquentemente da un anno a questa parte le vetrine si sono vestite di
Expo e poi di bici e poi di libri e ora appunto di jazz e fra qualche settimana lo saranno di numeri 10 e poi
ancora di foto e musica, con o senza il coordinamento di un assessorato.
Eccola qua l'edizione di Cernusco Jazz 2016.
Quello che già e sempre più
siamo.