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Da quest'anno Sky ha deciso di entrare pesantemente nel mondo del ciclismo con una Team Sponsorship da diversi milioni di euro. Niente di male: qualche anno fa era stato il turno di Discovery Channel, che sponsorizzando il team di Lance Armstrong vide crescere la propria notorietà a grandi livelli.
Il problema sorge per i commentatori delle TV concorrenti a Sky che devono citare durante il commento appunto il Team Sky di ciclismo e quindi fare pubblicità obbligata ad un canale competitor. Noi di Eurosport non ci preoccupiamo molto, sappiamo che fa parte del gioco e poi noi siamo sulla piattaforma Sky, quindi nessun problema.
Non mi sorprende invece la nota di Antonio di Pollina (Repubblica) di oggi secondo il quale "appassionati di ciclismo che hanno seguito fin nei dettagli l'intera telecronaca Rai della Milano-Sanremo sostengono che sono state citate a più riprese tutte le squadre in gara, ma nemmeno una volta è stata nominata la squadra Sky. Quando si è palesata un'esigenza suprema la dizione è stata: la squadra di Boasson Hagen".
Forse un po' forzata come lettura, ma tendo a crederla vera ricordando una vecchia esperienza personale del 2001 (all'epoca Eurosportnews sponsorizzava la maglia ciclamino del Giro e la premiazione era puntualmente tagliata, così come le inquadrature dei cartelloni a bordo pista). Non oso pensare come commenteranno sui canali Rai la cronometro a squadre che l'8 Maggio aprirà il Giro d'Italia :-)
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lunedì 22 marzo 2010
martedì 20 ottobre 2009
SE ME LO DICEVI PRIMA...
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"Il Consiglio di Amministrazione non è stato mai informato di una notizia che, se conosciuta, avrebbe reso inopportuna la rottura con Sky".
(Il consigliere della Rai Rizzo Nervo commenta la notizia della "chiavetta" che permetterà anche agli abbonati Sky di vedere il digitale terrestre senza avere il decoder del digitale terrestre e a Sky di offrire anche i canali Rai ai propri abboonati senza pagare i 350 milioni di euro rifiutati da Rai a Luglio. Forse "inopportuno" è un po' riduttivo...).
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"Il Consiglio di Amministrazione non è stato mai informato di una notizia che, se conosciuta, avrebbe reso inopportuna la rottura con Sky".
(Il consigliere della Rai Rizzo Nervo commenta la notizia della "chiavetta" che permetterà anche agli abbonati Sky di vedere il digitale terrestre senza avere il decoder del digitale terrestre e a Sky di offrire anche i canali Rai ai propri abboonati senza pagare i 350 milioni di euro rifiutati da Rai a Luglio. Forse "inopportuno" è un po' riduttivo...).
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giovedì 8 ottobre 2009
WEB KILLED THE VIDEO STAR
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Segno dei tempi. Per la prima volta una partita della Nazionale Inglese non sarà trasmessa da alcuna TV Inglese. Dopo il fallimento della TV Setanta che ne deteneva i diritti, nessun network d'oltremanica ha infatti riacquistato i diritti di Ucraina - Inghilterra, valevole per le qualificazioni a Sudafrica 2010 (l'Inghilterra, per la verità, è già qualificata matematicamente).
La partita sarà così trasmessa in esclusiva su internet sul sito www.ukrainevengland.com al costo di 6 euro.
Segno dei tempi. Per la prima volta una partita della Nazionale Inglese non sarà trasmessa da alcuna TV Inglese. Dopo il fallimento della TV Setanta che ne deteneva i diritti, nessun network d'oltremanica ha infatti riacquistato i diritti di Ucraina - Inghilterra, valevole per le qualificazioni a Sudafrica 2010 (l'Inghilterra, per la verità, è già qualificata matematicamente).
La partita sarà così trasmessa in esclusiva su internet sul sito www.ukrainevengland.com al costo di 6 euro.
ps: se clicchi il sito dall'Italia trovi un bel cartello per cui non sei autorizzato a vedere l'incontro tramite questa modalità.
venerdì 24 luglio 2009
SARA' ANCHE...
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Sarà anche - come hanno commentato alcuni giornalisti veri - il più brutto Tour de France degli ultimi anni; sarà anche con il fiato sospeso come sempre per qualche possibile caso di doping (ma fin'ora no). Eppure la scorsa domenica il Tour de France ha fato registrare il più alto ascolto della sua storia su Eurosport:
Eurosport smashes Tour de France live stage audience record
Eurosport drew best-ever average audience of 2.8 million across Europe for the 15th stage of the Tour de France
on Sunday 19 July, smashing its record for a live stage. The channel, which is airing the Tour in HD, also scored
a superb audience reach of 6.9 million different viewers during the stage, won by yellow jersey holder Alberto Contador.
Sources: AGF/GfK, BARB, SKO, MMS, TNS-Gallup, TNS Audiencia de Medios, AGB NMR, Armadata/GfK - Telmar Peaktime (Eurometrix)
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Sarà anche - come hanno commentato alcuni giornalisti veri - il più brutto Tour de France degli ultimi anni; sarà anche con il fiato sospeso come sempre per qualche possibile caso di doping (ma fin'ora no). Eppure la scorsa domenica il Tour de France ha fato registrare il più alto ascolto della sua storia su Eurosport:
Eurosport smashes Tour de France live stage audience record
Eurosport drew best-ever average audience of 2.8 million across Europe for the 15th stage of the Tour de France
on Sunday 19 July, smashing its record for a live stage. The channel, which is airing the Tour in HD, also scored
a superb audience reach of 6.9 million different viewers during the stage, won by yellow jersey holder Alberto Contador.
Sources: AGF/GfK, BARB, SKO, MMS, TNS-Gallup, TNS Audiencia de Medios, AGB NMR, Armadata/GfK - Telmar Peaktime (Eurometrix)
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martedì 7 luglio 2009
SORPASSO
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Sky diviene il secondo gruppo televisivo italiano per ricavi, dopo la Rai che mantiene la supremazia, e prima di Mediaset che scende al terzo posto. È quanto rileva la Relazione annuale al Parlamento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presentata dal presidente Corrado Calabrò alla Camera. I ricavi per operatore risultano così distribuiti: Rai 2.723 milioni di euro, Sky Italia 2.640 milioni, Rti (Reti televisive italiane, la società cui fa capo Mediaset) 2.531 milioni.
(qui la notizia completa)
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Sky diviene il secondo gruppo televisivo italiano per ricavi, dopo la Rai che mantiene la supremazia, e prima di Mediaset che scende al terzo posto. È quanto rileva la Relazione annuale al Parlamento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presentata dal presidente Corrado Calabrò alla Camera. I ricavi per operatore risultano così distribuiti: Rai 2.723 milioni di euro, Sky Italia 2.640 milioni, Rti (Reti televisive italiane, la società cui fa capo Mediaset) 2.531 milioni.
(qui la notizia completa)
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giovedì 2 luglio 2009
BOXING
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In queste televisivamente vuote serate d'estate, Sky Cinema ripropone nei mercoledì di luglio il ciclo di Rocky e delle gesta del mitico stallone italiano. Ieri il primo Rocky, quello che da bambini abbiamo visto dalle 10 alle 20 volte (e ovviamente anche ieri sera).
Merita però una menzione lo speciale che è seguito al film: un'ora dedicata allo straordinario rapporto tra il pugilato e il cinema, in un intreccio di personaggi saliti sul ring e poi immediatamente raccontati in un film tanto le loro storie erano sceneggaite da una realtà fatta di povertà ed emarginazione prima (gli italiani dei primi del novecento, i neri degli anni 60 e 70), di successo e redenzione poi.
Le riflessioni di Marvin "Marvellous" Hagler facevano da filo conduttore alla puntata, ma poi Ray "Sugar" Leonard, Nino Benvenuti, "Big" George Foreman e tanti altri hanno raccontato aneddoti, emozione e sensazioni di una vita sul ring.
Come sempre la lucidità di Rino Tommasi ha descritto perfettamente cosa rappresenti uno sport come il pugilato:
"Se non conoscessi i pugili e le loro storie sarei contrario al pugilato, uno sport dove la morte non è una sfortunata eventualità ma una possibilità concreta. Ma siccome conosco i pugili e le loro storie, penso che proprio grazie al pugilato ci sono meno morti nella nostra società".
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In queste televisivamente vuote serate d'estate, Sky Cinema ripropone nei mercoledì di luglio il ciclo di Rocky e delle gesta del mitico stallone italiano. Ieri il primo Rocky, quello che da bambini abbiamo visto dalle 10 alle 20 volte (e ovviamente anche ieri sera).
Merita però una menzione lo speciale che è seguito al film: un'ora dedicata allo straordinario rapporto tra il pugilato e il cinema, in un intreccio di personaggi saliti sul ring e poi immediatamente raccontati in un film tanto le loro storie erano sceneggaite da una realtà fatta di povertà ed emarginazione prima (gli italiani dei primi del novecento, i neri degli anni 60 e 70), di successo e redenzione poi.
Le riflessioni di Marvin "Marvellous" Hagler facevano da filo conduttore alla puntata, ma poi Ray "Sugar" Leonard, Nino Benvenuti, "Big" George Foreman e tanti altri hanno raccontato aneddoti, emozione e sensazioni di una vita sul ring.
Come sempre la lucidità di Rino Tommasi ha descritto perfettamente cosa rappresenti uno sport come il pugilato:
"Se non conoscessi i pugili e le loro storie sarei contrario al pugilato, uno sport dove la morte non è una sfortunata eventualità ma una possibilità concreta. Ma siccome conosco i pugili e le loro storie, penso che proprio grazie al pugilato ci sono meno morti nella nostra società".
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