Sono stato giovedì e venerdì scorsi a Parigi. La città è sempre tremendamente bella e anche se la sede di Eurosport è leggermente in periferia, a Issy-Les-Moulineax, cerco sempre di ritagliarmi una cena in centro. Di solito soprattutto nel quartiere di Saint Germain, vivo fino a tarda sera (nelle sere di Champions c'è anche un pub che trasmette le partite delle squadre italiane). Giovedì sono stato in un'altra zona, vicino a place Saint Honorè (zona molto alla moda e per giovani...si scrive così?), ad un aperitivo-compleanno di un'amica del mio collega Fabio - Nathalie - trentenne romana trapiantata nel mondo della tv a Parigi. Mi fa sempre effetto ritrovarmi in mezzo a italiani all'estero: fa quel senso di lontananza, di appartenenza, di comunità, di internazionalità, il tutto mischiato e frullato insieme, come un film. Sono tanti i giovani e in generale gli italiani che lavorano e cercano di farsi valere all'estero. Spesso sono uno di loro - un Cristiano Lucarelli in Ucraina, un Rolando Bianchi al City - e devo dire che questa contaminazione con modi di pensare differenti mi piace molto. Sicuramente ci rende più ricchi, umanamente e culturalmente. Non ricordo quale politico disse una volta che la sua scuola ideale avrebbe dovuto preparare giovani pronti a confrontarsi con l'Europa, con il Mondo, alla ricerca di queste esperienze. Ormai non sono più giovane, ma mi piace l'idea che mio figlio possa avere la possibilità e la voglia farlo.
Conlcudo citando la classica grandeur transalpina. Visto lo svolgimento dei Mondiali di rugby, i francesi hanno pensato bene di illuminare la metà inferiore della Torre Eiffel di verde, come fosse un prato, e di incastonarci nel mezzo un gigantesco pallone. Dal vivo effetto spettacolare.
e.
lunedì 17 settembre 2007
CORTO CIRCUITO
Incontrando in queste settimane le aziende produttrici di articoli per sport invernali, infatti, è esplicita la speranza che l'inverno alle porte sia decisamente più freddo e nevoso di quello passato, quando la mancanza di neve ha inciso negativamente sull'attività di vendita di questi prodotti.
Nel contempo un inverno più freddo vorrebbe dire la possibilità di conservare ancora un po' i ghiacciai e fare scorte d'acqua per l'estate, per i nostri fiumi.
Per contro, i gestori di energia italiani dicono di sperare in un inverno non-freddo, perchè le scorte di gas sono limitate, il carbone è stato via via abbandonato perchè troppo inquinante e il nucleare non-scelto perchè pericoloso, il solare non intrapreso perchè...forse senza un perchè.
Di fatto, sembra non ci sia energia disponibile per fare tutto quello che vorremmo fare. Come non ci sono soldi abbastanza per pagare tutto quello che vorremmo comprare, non c'è tempo abbastanza per fare tutto quello che vorremmo fare.
Corto circuito. Speriamo non definitivo.
e.
Etichette:
Mondo Sport
mercoledì 12 settembre 2007
ORGANIZZATORI DI SPORT
Due notizie di oggi, apparentemente slegate, mai così simili.
Giro di Polonia di ciclismo, gara appartenente al prestigioso Pro Tour. Chi l'ha seguito ieri su Eurosport ha assistito alla scena del gruppo di corridori lanciato a tutta velocità che si trova improvvisamente parcheggiati sul fianco della strada una serie di pulman e poi, proprio nel mezzo della strada, una macchina della polizia impegnata a non fare entrare le macchine in senso inverso (!). Pericolo grandissimo, fortunatamente senza conseguenze.
Gazzetta dello Sport, ultima pagina, Franco Arturi risponde alle lettere dei lettori. Il Signor Stefano Malvestio di Bassano del Grappa si lamenta delle infrastrutture Venete (treni adibiti a trasporto bici, disponibilità di traghetti, etc.) che non supportano la bellissima rete di percorsi ciclo-turistici del territorio ("...ecco dunque il solito paradosso all'italiana: esiste una domanda di servizi - a pagamento, non gratuiti! - ma non l'offerta...").
Vorrei dunque spendere una riflessione sull'importanza dei Dirigenti e Organizzatori sportivi e - ma qui invece non mi addentro - degli Amministratori Pubblici.
La percezione comune che l'allenamento sia rivolto ai soli sportivi non rende giustiza al ruolo importante giocato dietro le quinte dai dirigenti sportivi, che invece avrebbero bisogno di una formazione costante. Paradossalmente perfetti nel loro ruolo solo se l'atleta - a non la polemica - sarà il vero protagonsita dell'evento sportivo.
Io sono seriamente affascinato da questo ruolo.
Ermanno
Giro di Polonia di ciclismo, gara appartenente al prestigioso Pro Tour. Chi l'ha seguito ieri su Eurosport ha assistito alla scena del gruppo di corridori lanciato a tutta velocità che si trova improvvisamente parcheggiati sul fianco della strada una serie di pulman e poi, proprio nel mezzo della strada, una macchina della polizia impegnata a non fare entrare le macchine in senso inverso (!). Pericolo grandissimo, fortunatamente senza conseguenze.
Gazzetta dello Sport, ultima pagina, Franco Arturi risponde alle lettere dei lettori. Il Signor Stefano Malvestio di Bassano del Grappa si lamenta delle infrastrutture Venete (treni adibiti a trasporto bici, disponibilità di traghetti, etc.) che non supportano la bellissima rete di percorsi ciclo-turistici del territorio ("...ecco dunque il solito paradosso all'italiana: esiste una domanda di servizi - a pagamento, non gratuiti! - ma non l'offerta...").
Vorrei dunque spendere una riflessione sull'importanza dei Dirigenti e Organizzatori sportivi e - ma qui invece non mi addentro - degli Amministratori Pubblici.
La percezione comune che l'allenamento sia rivolto ai soli sportivi non rende giustiza al ruolo importante giocato dietro le quinte dai dirigenti sportivi, che invece avrebbero bisogno di una formazione costante. Paradossalmente perfetti nel loro ruolo solo se l'atleta - a non la polemica - sarà il vero protagonsita dell'evento sportivo.
Io sono seriamente affascinato da questo ruolo.
Ermanno
Etichette:
Mondo Sport
L'ORGOGLIO DI UN PRESIDENTE
Nei prossimi giorni 3 squadre della Polisportiva GSO Paolo VI riceveranno dal CSI di Milano un importante riconoscimento. La squadra Aziendale Eccellenza calcio (per il 4° anno consecutivo), la squadra Juniores calcio e la squadra Open Maschile volley riceveranno, in occasione di una serata di gala, il premio Fair Paly 2006/07 per il comportamento corretto e leale tenuto in campo in occasione dei rispettivi campionati della passata stagione.
Sono felicissimo, perchè sono state proprio le squadre dei grandi a raggiungere questo obiettivo, concretizzando nel migliore dei modi lo spirito sportivo che abbiamo cercato di vivere in questi 7 anni di sport vero e leale.
Grandi!
Ermanno
Sono felicissimo, perchè sono state proprio le squadre dei grandi a raggiungere questo obiettivo, concretizzando nel migliore dei modi lo spirito sportivo che abbiamo cercato di vivere in questi 7 anni di sport vero e leale.
Grandi!
Ermanno
Etichette:
GSO world
giovedì 6 settembre 2007
NO, NON E' SOLO UNA QUESTIONE DI ORGOGLIO
Tra la valanga di spunti dedicati al calcio giocato di questi giorni e all'attesa per Italia-Francia di sabato sera a San Siro, fa capolino la notizia del siluramento di Cobolli Gigli, Presidente della Juventus, nel Consiglio di Lega. Da qui l'uscita polemica di Milan, Inter, Juve, Roma e Napoli, che hanno l'85% dei tifosi italiani ma non hanno più rappresentanti in Lega Calcio.
Solo questione di orgoglio ferito? No, soprattutto una qustione economica, di cui la decisione sulla ripartizione dei diritti TV rappresenta la parte più grossa.
Cita bene "La Repubblica" di oggi il precedente della Premiership Inglese, datato 1992. Il 20 Febbraio di quell'anno le squadre della First Division (la nostra Serie A), fondata nel lontano 1888, si dimisero in blocco pre poter contrattare i diritti personalmente e non attraverso la Federazione. Risultato immediato: nuovo format TV, venduto a 191 milioni di sterline per 5 anni a Sky TV; title sponsor del torneo (Carling), preso per 12 milioni in quattro anni.
Intrapresa la strada, la Premiership Inglese è oggi sponsorizzata Barclays per 65,8 milioni di sterline per 3 stagioni, ha altri 4 partners (Budweiser, Lucozade, Nike e Wrigley's) e 5 TV ufficiali (solo Sky Sport e Setanta Sports versano 1,7 miliardi di sterline, pari a 2,5 miliardi di euro, per il quadriennio 2007-2010).
La Premiership è oggi, a detta di tutti, il Campionato più bello del mondo (è emigrata là gente come Cristiano Ronaldo, Drogba, Shevchenko e altri 250 stranieri...erano 11 nel 1992); sicuramente è il più visto del mondo. Retrocedere è davvero una sciagura.
Lo è anche da noi, in effetti, se dopo 2 giornate nessuna squadra di Serie B non ha ancora una copertura Tv delle proprie partite (ma l'anno scorso non era il campionato su cui credere e investire?).
No, non è solo una questione di orgoglio.
Ermanno
Solo questione di orgoglio ferito? No, soprattutto una qustione economica, di cui la decisione sulla ripartizione dei diritti TV rappresenta la parte più grossa.
Cita bene "La Repubblica" di oggi il precedente della Premiership Inglese, datato 1992. Il 20 Febbraio di quell'anno le squadre della First Division (la nostra Serie A), fondata nel lontano 1888, si dimisero in blocco pre poter contrattare i diritti personalmente e non attraverso la Federazione. Risultato immediato: nuovo format TV, venduto a 191 milioni di sterline per 5 anni a Sky TV; title sponsor del torneo (Carling), preso per 12 milioni in quattro anni.
Intrapresa la strada, la Premiership Inglese è oggi sponsorizzata Barclays per 65,8 milioni di sterline per 3 stagioni, ha altri 4 partners (Budweiser, Lucozade, Nike e Wrigley's) e 5 TV ufficiali (solo Sky Sport e Setanta Sports versano 1,7 miliardi di sterline, pari a 2,5 miliardi di euro, per il quadriennio 2007-2010).
La Premiership è oggi, a detta di tutti, il Campionato più bello del mondo (è emigrata là gente come Cristiano Ronaldo, Drogba, Shevchenko e altri 250 stranieri...erano 11 nel 1992); sicuramente è il più visto del mondo. Retrocedere è davvero una sciagura.
Lo è anche da noi, in effetti, se dopo 2 giornate nessuna squadra di Serie B non ha ancora una copertura Tv delle proprie partite (ma l'anno scorso non era il campionato su cui credere e investire?).
No, non è solo una questione di orgoglio.
Ermanno
Etichette:
Calcio,
Mondo Sport
martedì 4 settembre 2007
EUROBIKE

Sono stato giovedì e venerdì scorso per la prima volta a Friedrichshafen in Germania per Eurobike, Esposizione Internazionale della Bicicletta. E' stata una piacevolissima sorpresa: per il numero di espositori, per la qualità degli stand, per la vivacità della fiera. La data si sposa perfettamente con l'esigenza delle aziende di presentare proprio in questo periodo le novità 2008, che si possono davvero toccare con mano (bellissime le bici). Mi sento di dire, attualmente la fiera più importante del settore. Due note: il posto è sfortunatissimo, raggiungibile da Milano molto meglio in macchina, scollinando in Svizzera il passo di San Berndardino e costeggiando tra Austria e Germania il Lago di Costanza. Le infrastrutture in fiera (parcheggi, pulman, bar) sono sottodimensionati rispetto alla dimensione che ha raggiunto Eurobike...speriamo per l'anno prossimo!
Ermanno
ps: sfato il mito di tedeschi, austrici e svizzeri che parlano correttamente l'inglese.
ps2: per gli amanti del pollo arrosto, a Bregenz (32 km da Friedrichshafen, appena appena in territorio austriaco), di fronte alla stazione dei treni, c'è un ristorante abbastanza trucido specializato in buonissimi e vari polli arrosto. Esperienza da non perdere.
Etichette:
Ciclismo,
My Eurosport
Iscriviti a:
Post (Atom)