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Domenica 29 luglio è la mia prima volta da ciclista, in compagnia di Fulvio, lui sì vero ciclista. Partenza da Erba (mt. 320), poi Canzo (con colazione nella pasticceria sulla strada, a destra) e su verso Sormano e la Colma (mt.1.124). La mia salita è lenta, lentissima (non supero mai nessuno...), ma per me l'obiettivo è la salita dopo, il Ghisallo. Domenica mattina la Colma di Sormano è il santuario laico dei ciclisti, che procedono in processione verso la vetta: tantissimi. La discesa verso il lago è bella, con un panorama stupendo su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno: una volta giù, iniziano 13 km di saliscendi verso nord, verso Bellagio. Sosta in centro, dove non è facile districarsi tra gli struscianti turisti da lago e poi eccola, la salita.
Dopo 1,5 km da Bellagio (mt. 205), inizia il tratto vero: 9 km, pendenza media 5,6%, ma senza contare i 2 km di falso piano a metà percorso siamo al 9% medio, con punte del 14%. I primi due sono i più duri, poi alcuni tornanti per tirare il fiato, poi il falsopiano (benedetto) e infine gli 8 tornanti finali, con il salitone verso il valico. Il santuario lo trovi lì di fianco a sinistra, semplice come un ciclista con la sua bici. Paolo Bettini fece questa salita al Giro di Lombardia del 2005 in 19 minuti e 30 secondi, per me basta esserci arrivato.
Ero stato con mio papà al Santuario da piccolo: me lo ricordavo grandissimo. E' invece una chiesetta piccola, piena di cimeli (anche se alcuni sono ora a pagamento nel museo lì di fianco): la bici di Bartali, di Gimondi, tantissime maglie di campioni.
La discesa verso Erba è velocissima (forse un po' noiosa da fare in salita, rispetto all'altra), i 76 km di giro sono terminati. Come dice Fulvio, un altro "bollino" l'abbiamo messo.
Da sabato prossimo si va in vacanza, si va sul Pordoi.
Ermanno
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