giovedì 11 ottobre 2007

GIORNATA DELLO SPORT PARALIMPICO

Oggi è la giornata nazionale dello sport paralimpico, cioè dello sport per atleti con disabilità fisica.
L'appuntamento, nato dalla collaborazione tra il Comitato Italiano Paralimpico e la Fondazione Enel Cuore Onlus, sarà l'occasione per esibizioni sportive che coinvolgeranno tutti, ragazzi disabili e normodotati, nel segno della piena integrazione e di un concetto di sport che non fa nessuna differenza.
Ospiteranno contemporaneamente l'evento: Bari, Bologna, Genova, Gubbio, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino
Per partecipare idealmente a questa giornata, inserisco qui di seguito un post del mio precedente blog, postato nel Luglio 2006, pochi giorni dopo la vittoria di Alex Zanardi in una gara di FIA WTCC.

"Ho avuto la fortuna di incontrare per la prima volta Alex Zanardi lo scorso febbraio: ci siamo trovati a cena allo stesso tavolo per un evento, a Torino. Per chi non lo sapesse, Alex è un pilota d’auto italiano che, dopo anni da protagonista in vari campionati italiani e mondiali, è approdato con alterne fortune in Formula 1 e ha poi vinto per ben due anni consecutivi (1997 e 1998) il campionato INDY negli Stati Uniti (è un po’ la loro F1, ma su circuiti ad ovale): oltre alla celebrità per i due campionati vinti, Alex è un autentico idolo tra gli appassionati per un sorpasso a Bryan Herta alla famosa curva del “cavatappi” di Laguna Seca. Il 15 settembre 2001 la tragedia: impegnato in una gara a Dresda, in Germania, Alex perde il controllo della vettura al rientro da un pit-stop e viene centrato in pieno dall’auto dell’italo-canadese Tagliani. La corsa all’ospedale gli salva miracolosamente la vita, ma gli vengono amputate entrambe le gambe. Oggi Alex, che cammina grazie a due protesi, è ancora un pilota. Sembra incredibile, ma il 19 ottobre 2003, a Monza, Alex è tornato a correre nel Campionato Mondiale Turismo, vincendo anche una gara lo scorso anno in Germania (come dice lui, “la prima volta che nello sport un atleta diversamente abile ha battuto atleti normali”). Io c'ero quel giorno a Monza. Vedere la BMW di Alex arrivare sulla pit lane e schierarsi in posizione di partenza mentre tutta la tribuna completamente "Rosso Alfa" gli tributava una fantastica standing ovation è stata una delle più belle emozioni sportive a cui ho assistito. Da buon romagnolo quella cena a Torino è trascorsa con il piacevole racconto di decine di aneddoti della sua carriera e della sua vita. Alex racconta di piloti, di sport e di passione; non si vergogna di raccontarci di come si “costruisce” le gambe, nell’officina vicino a casa; di come la sua esperienza è sostegno vero a tanta gente. E con un pizzico di orgoglio, ci dice che il suo incidente a Dresda era catalogato dal prontuario della NASA come “di sicuro decesso per la persona coinvolta”. Beh, la NASA, qualche mese dopo, ha dovuto aggiornare il suo prontuario".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri la redazione di hmagazine ha partecipato all'evento a Roma!è stata davvero un'esperienza unica, piena di gioia e di voglia di fare. tu ci sei stato?

IL BLOG DI ERMANNO ZACCHETTI ha detto...

No, purtroppo non ci sono stato. Ma immagino l'atmosfera...