(questo post è stato modificato
Venerdì 15 Maggio 2015, alle ore 23:05)
Qui sotto l'estretto dall'articolo pubblicato su InFolio di oggi Venerdì 15 Maggio 2015 (A questo link l'intero articolo):
La partita del Città finisce a Giugno
La telenovela che vede protagonista Raffaele Addeo, il presidente della società di calcio Città di Cernusco, che da mesi reclama più spazio al centro sportivo di via Buonarroti, prosegue con un colpo di scena degno delle serie tv più famose. L’attore principale smentisce se stesso e rinnega le puntate precedenti. Per capire la trama ripubblichiamo la lettera del presidente Addeo datata 26 aprile, nella quale tira in mezzo anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, quella inviata mercoledì sera di smentita a se stesso e la replica dell’assessore allo Sport Ermanno Zacchetti che spiega il motivo per cui la società Città di Cernusco dal prossimo 30 giugno dovrà lasciare il centro sportivo.
Lo sfogo di fine aprile di Addeo
«Caro direttore, ora non è più solo l’Asd Città di Cernusco sul Naviglio a lamentarsi. Anche a un’altra associazione sportiva è pervenuta dall’Ufficio sport una lettera nella quale si vieta di svolgere una sana attività sportiva per allontanare circa 100 bambini, ragazzi e giovani atleti dallo sport e lasciarli per strada con le conseguenze che questo comporta (disastri, furti, droga ecc.). Ormai l’intento di questa amministrazione è chiaro: agevolare una sola neonata associazione, politicizzata al massimo, la Football Club Cernusco, liberandosi di tutte le altre, anche gloriose e più che trentennali, che svolgono attività calcistica (Figc). È già stato interessato il presidente nazionale del Coni dottor Malagò che appena al corrente della grave situazione creatasi ha detto queste parole: “Non ci posso credere, ecc”. Direttore non pensa che sia giunto il momento di intervenire e riportare la giustizia e l’equità a Cernusco sul Naviglio?».
La smentita a se stesso
«Caro direttore ho visto venerdì 8 maggio sul suo settimanale l’articolo (la lettera, ndr) relativo alla mia e-mail di aprile. Avendo chiarito il tutto con il comune di Cernusco sul Naviglio, sono a chiederle di pubblicare la mia smentita all’articolo (lettera, ndr) pubblicato. Scusandomi le invio cordiali saluti».
La replica del Comune
La partita del Città finisce a Giugno
La telenovela che vede protagonista Raffaele Addeo, il presidente della società di calcio Città di Cernusco, che da mesi reclama più spazio al centro sportivo di via Buonarroti, prosegue con un colpo di scena degno delle serie tv più famose. L’attore principale smentisce se stesso e rinnega le puntate precedenti. Per capire la trama ripubblichiamo la lettera del presidente Addeo datata 26 aprile, nella quale tira in mezzo anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, quella inviata mercoledì sera di smentita a se stesso e la replica dell’assessore allo Sport Ermanno Zacchetti che spiega il motivo per cui la società Città di Cernusco dal prossimo 30 giugno dovrà lasciare il centro sportivo.
Lo sfogo di fine aprile di Addeo
«Caro direttore, ora non è più solo l’Asd Città di Cernusco sul Naviglio a lamentarsi. Anche a un’altra associazione sportiva è pervenuta dall’Ufficio sport una lettera nella quale si vieta di svolgere una sana attività sportiva per allontanare circa 100 bambini, ragazzi e giovani atleti dallo sport e lasciarli per strada con le conseguenze che questo comporta (disastri, furti, droga ecc.). Ormai l’intento di questa amministrazione è chiaro: agevolare una sola neonata associazione, politicizzata al massimo, la Football Club Cernusco, liberandosi di tutte le altre, anche gloriose e più che trentennali, che svolgono attività calcistica (Figc). È già stato interessato il presidente nazionale del Coni dottor Malagò che appena al corrente della grave situazione creatasi ha detto queste parole: “Non ci posso credere, ecc”. Direttore non pensa che sia giunto il momento di intervenire e riportare la giustizia e l’equità a Cernusco sul Naviglio?».
La smentita a se stesso
«Caro direttore ho visto venerdì 8 maggio sul suo settimanale l’articolo (la lettera, ndr) relativo alla mia e-mail di aprile. Avendo chiarito il tutto con il comune di Cernusco sul Naviglio, sono a chiederle di pubblicare la mia smentita all’articolo (lettera, ndr) pubblicato. Scusandomi le invio cordiali saluti».
La replica del Comune
Nel corso di questi anni ho condiviso con il movimento sportivo cernuschese
l’idea che uno sport “vero, leale e di tutti” si debba realizzare non solo in
comportamenti corretti sul campo di gioco ma anche verso la Città e le Associazioni.
Ogni anno, attraverso il rinnovo degli accordi per l’utilizzo delle
strutture comunali, l’Amministrazione Comunale e le Associazioni Sportive
rinsaldano il reciproco impegno: il Comune a rendere disponibili gli impianti
sportivi a costi contenuti; le Associazioni a promuovere lo sport, in
particolare a favore delle leve giovanili, a compartecipare alle spese che il
Comune sostiene pagando le tariffe d’uso e a utilizzare gli impianti con
diligenza, rispettando gli orari e gli spazi assegnati.
Dallo scorso Novembre e per tutta quest’ultima stagione agonistica, l’Ufficio
Sport del Comune di Cernusco ha ripetutamente segnalato al Presidente dell’ASD
Città di Cernusco le Sue accertate inadempienze verso gli obblighi previsti
nell’Atto d’Impegno per l’uso degli impianti sportivi comunali da lui
sottoscritto a inizio anno. Tutta la documentazione è a disposizione presso l’Ufficio
Sport.
Tali segnalazioni hanno sempre seguito il buonsenso della gradualità,
inizialmente attraverso comunicazioni telefoniche, poi nell’ambito di incontri
dedicati, poi ancora con contestazioni ufficiali e infine con sanzioni. Per
dovere di trasparenza, ho informato il Presidente della Consulta dello Sport,
il Presidente Regionale della Federazione Italiana Giuoco calcio e il
Presidente del Coni Lombardo. Con una nota apparsa sulla stampa locale lo
scorso 19 Gennaio, ho espresso pubblicamente tutto il mio rammarico per il
comportamento del Presidente dell’ASD Città di Cernusco e ho confermato la
volontà di far rispettare le regole, anche a salvaguardia del corretto
comportamento tenuto dalle altre 46 associazioni sportive Cernuschesi.
A fronte dell’evidente strappo nel rapporto fiduciario con l’ASD
Città di Cernusco, in data 2 Aprile 2015 l’Ufficio Sport ha comunicato
formalmente al Presidente dell’ASD Città di Cernusco la decisione
dell’Amministrazione di non concedere all’associazione gli impianti e le
strutture comunali a partire dalla stagione sportiva 2015/2016, indicando nel
30 Giugno 2015 la data ultima di utilizzo.
Questa prospettiva è stata ulteriormente motivata in un incontro che il
Presidente dell’ASD Città di Cernusco ha avuto con il Sindaco e il Vicesindaco
lo scorso 6 Maggio e successivamente in un ulteriore incontro con me e con il
Dirigente dell’Ufficio Sport il 13 Maggio.
In questa occasione ho voluto evidenziare l’attenzione posta
dall’Amministrazione e dall’Ufficio Sport nei confronti degli atleti dell’ASD
Città di Cernusco (4 squadre in totale, di cui 2 giovanili di calcio a 7 e a 5
giocatori), a cui è stato consentito di praticare regolarmente la propria
attività sportiva fino al termine della stagione, nonostante le gravi
irregolarità sorte a causa del comportamento della presidenza
dell’Associazione: azioni che avrebbero consentito una revoca della concessione
degli impianti comunali già a stagione in corso.
L’ASD Città di Cernusco termina il suo percorso a Cernusco ma non finisce
certo il calcio, soprattutto quello dei ragazzi più giovani, nella nostra
città.
L’impegno dell’Amministrazione, come garantito alle associazioni di tutte
le discipline già presenti sul territorio con un’offerta incentrata sullo sport
di base, sarà quello di favorire la crescita delle realtà calcistiche che già
operano positivamente, anche attraverso una concessione delle strutture
comunali che premi il buon lavoro progettuale condotto negli anni con i
ragazzi. Eventuali iniziative amatoriali di giovani/adulti saranno considerate
solo per spazi eventualmente inutilizzati. I criteri di assegnazione degli
spazi sportivi comunali approvati recentemente dalla Giunta, confermano questa
direzione.
Il calcio a Cernusco e quello giovanile in particolare non sono certo
all’anno zero.
Anzi, sono più vivi che mai.
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