Questa mattina in Villa Greppi a Cernusco si è tenuta una
conferenza stampa non ordinaria: erano presenti il Sindaco Eugenio Comincini,
il Parroco della Comunità Pastorale di Cernusco don Ettore Colombo, il
responsabile dell’Area Housing Sociale della Cooperativa Farsi Prossimo, Paolo
Grassini.
E’ stato annunciato che anche Cernusco aprirà le porte ai
rifugiati, accogliendone in prima battuta quattro che verranno ospitati in un
alloggio messo a disposizione dal Comune; successivamente altri quattro + due
richiedenti asilo saranno ospitati in due alloggi che la Comunità Pastorale sta
mettendo a disposizione.
Sono piccoli gesti, certo, ma che al fianco di tante
iniziative già messe in campo dalle associazioni e dai volontari della nostra
città impegnati su questo versante, ri-impiantano nella vita di Cernusco un segno
di testimonianza concreta e profetica (nel senso di "espressione pubblica, fatta davanti ad ascoltatori") di accoglienza e disponibilità senza
distinzioni, che da sempre ha caratterizzato la vita della nostra comunità.
Personalmente, mi ricorda l'idealità di Cooperativa Intermedia (la cito perché ho avuto la fortuna di farne parte come volontario dal 2001 al 2006, anno della sua chiusura) e la sua risposta pragmatica nella città e con la città alle difficoltà contemporanee delle persone - fossero italiani o extracomunitari.
Personalmente, mi ricorda l'idealità di Cooperativa Intermedia (la cito perché ho avuto la fortuna di farne parte come volontario dal 2001 al 2006, anno della sua chiusura) e la sua risposta pragmatica nella città e con la città alle difficoltà contemporanee delle persone - fossero italiani o extracomunitari.
Nella lettera aperta che il
Sindaco ha scritto alla città anche a nome della Giunta e che riporto integralmente qui sotto, sono illustrati i dettagli
del progetto e alcuni spunti che hanno guidato la riflessione di questi mesi
per poter predisporre questa azione:
Care cittadine, cari cittadini,
ormai da molto tempo e quotidianamente mass media,
giornali e social network non fanno che riportare immagini e notizie che
riguardano il tragico quanto straordinario fenomeno dell’arrivo in Europa di
migliaia di rifugiati e profughi. Persone che fuggono da guerre e povertà, con
la speranza di poter dare ai propri figli e a sé stessi un futuro migliore. Una
desiderio
che li spinge ad affrontare via terra e via mare viaggi estenuanti, consapevoli
di poter trovare la morte invece che la felicità: ma appare a tutti evidente
che chi decide di correre un rischio così alto è perché ha valutato ben più
grave il restare in patria, con situazioni di guerra, violenza e fame
evidentemente invivibili. Questo scenario drammatico a cui siamo costretti ad
assistere e davanti al quale non è possibile né pensabile rimanere indifferenti
ci interroga.
Dalle istituzioni ed organizzazioni civili come dal mondo
religioso è arrivato l’invito, che suona come un vero appello, ad accogliere,
aiutare e tendere una mano a famiglie, persone sole e bambini che arrivano nel
nostro Paese, di passaggio o per rimanervi e qui cercare riscatto e nuova vita.
Quanti cercano
asilo politico per fuggire da situazioni catastrofiche non possono restare
senza risposta. Un appello davanti al quale la nostra Amministrazione non
ha voluto rimanere indifferente perché fermamente convinta che, quando si parla
di ragioni umanitarie e di richieste di asilo politico, non ci si possa esimere
dal fare la propria parte.
Nel corso dell’estate abbiamo quindi iniziato un percorso
condiviso con la Caritas cittadina per poter arrivare ad elaborare un progetto
di accoglienza che ci permettesse di dare ospitalità a un numero limitato di
profughi, così da offrire loro adeguato accompagnamento durante la loro permanenza.
Questo progetto è costruito insieme alla Caritas cittadina e alla cooperativa Farsi
Prossimo, due realtà con decine di anni di esperienza nel campo dell’accoglienza e
dei servizi alla persona che già si stanno occupando di gestire l’emergenza
profughi sul territorio di Milano e in altri comuni limitrofi.
La nostra Amministrazione ha predisposto un appartamento
che può ospitare fino a un massimo di quattro persone. L’immobile è di proprietà del
Comune ed era da qualche tempo messo in vendita poiché alloggio isolata
rispetto al resto del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (case
comunali) e poiché necessitava di ristrutturazione: non essendo stato ancora
venduto è stato scelto per poter costruire questo progetto di accoglienza. Sono
stati eseguiti alcuni lavori sull’impianto di riscaldamento e – anche grazie
alla collaborazione delle associazioni – l’appartamento è stato ripulito e
imbiancato, mentre è stato arredato con mobili messi a disposizione dalla
Caritas. La Comunità Pastorale della nostra città metterà a breve
a disposizione un secondo alloggio che potrà ospitare anch’esso fino ad un
massimo di quattro persone.
I profughi che saranno accolti saranno seguiti passo dopo
passo dalla cooperativa Farsi Prossimo la quale, oltre che fare da tramite con
la Prefettura, riceverà una diaria giornaliera di 35 euro per ogni rifugiato
accolto per gestire le necessità degli ospiti. È importante sottolineare
questo ultimo aspetto per sgombrare il campo da sterili quanto inutili
polemiche: questa Amministrazione non toglierà nulla ai cernuschesi e alla
comunità, verso i quali sono confermati servizi e aiuti già previsti. La diaria che la Prefettura riconosce al soggetto attuatore del progetto –
cioè la cooperativa Farsi Prossimo – serve a questa per sostenere le spese vive
del progetto, le spese dell’alloggio e le spese di vitto; ai rifugiati sono
riconosciuti (sempre entro i limiti della diaria pagata dalla Prefettura) 2
euro al giorno per le spese personali.
I rifugiati accolti, d’intesa con la Prefettura, potranno
essere impiegati anche in lavori socialmente utili o in piccole manutenzioni di
spazi pubblici cittadini: sarà questo un modo con il quale le persone ospitate
potranno in prima battuta aprirsi alla città che li accoglie.
Siamo fortemente convinti che la comunità cernuschese sia
da sempre sensibile a temi quali l’accoglienza e la disponibilità nel fare la
propria parte per il prossimo: molte associazioni e tanti volontari sono
impegnati su questo versante. E
lo hanno dimostrato più volte, partecipando a iniziative a sostegno dei più
fragili e deboli. Interpretando questo sentire comune e accogliendo l’appello
rivolto da più parti alle Amministrazioni comunali, abbiamo quindi deciso di
fare la nostra parte. Pur piccola, certo, ma costruita con responsabilità e
consapevolezza, nel pieno rispetto di chi accoglieremo e della nostra città.
Il Sindaco
Il Sindaco
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