Questa mattina Don Ettore Colombo, Responsabile della Comunità Pastorale di Cernusco sul Naviglio, ha celebrato l'ultima Messa nella nostra città prima del suo trasferimento a Milano. Questo il mio saluto a nome della comunità civile (foto tratte da Cernuscoinsieme.it).
Reverendo Don Ettore,
Le
porto il saluto della comunità civile di Cernusco sul Naviglio al termine
dell’incarico che la Chiesa di Milano l’ha chiamata a ricoprire in questa città
per tredici anni, prima come Parroco della Parrocchia Madonna del Divin Pianto
e poi come Responsabile della Comunità Pastorale Famiglia di Nazaret.
Proprio
nel giorno del suo insediamento come prevosto di Cernusco nell’Ottobre 2008, il
Sindaco Comincini Le dava il benvenuto ricordando come “ciascuno nel proprio
ruolo, ognuno con le sue responsabilità, siamo chiamati ad operare perché la
comunità nella quale siamo sappia essere viva” e citando Don Primo Mazzolari
sottolineava che “la concordia (cristiana) non sta nel fare tutti uno stesso
lavoro, ma nel portare, in lavori diversi, un animo eguale; nel mirare ad una
stessa meta per strade diverse”.
Se
ripercorro la storia cittadina di questi ultimi nove anni leggo chiaramente la
continuità di questa concordia dialogante tra comunità civile e comunità
religiosa alla ricerca della giustizia e della crescita umana e sociale, con
l’obiettivo ben chiaro di porre sempre la persona al centro di ogni azione in
un tempo attraversato da crisi economiche e contrapposizioni ideologiche ma
forti di un tessuto cittadino impegnato e vigile.
In
una società contemporanea posta davanti alla tentazione di chiudersi in sé
stessa e alzare muri, l’Amministrazione Comunale e il Consiglio Pastorale da
Lei condotto sono stati in più occasioni impegnati insieme a testimoniare il valore della
solidarietà e dell’accoglienza: penso ad esempio alla testimonianza avviato
nell’Ottobre 2015 per offrire una risposta certo limitata ma responsabile e
concreta al tema purtroppo drammaticamente attuale dei rifugiati e richiedenti
asilo.
Le
è stato affidato il compito di condurre la comunità cristiana di Cernusco nei
primi anni del percorso di unità cittadina ed è indubbio come questo cammino,
fatto di passi via via sempre più spediti, abbia contribuito ad aprire
orizzonti e a diffondere una visione e un’attenzione d’insieme per la città
tutta, non solo negli ambiti più ristretti dell’attività della Parrocchia.
Come
ben sa, la secolare tradizione della nostra città vuole che il nuovo Parroco di
Santa Maria Assunta faccia il suo ingresso partendo dal Santuario di Santa
Maria, il più antico luogo di culto della città secondo le notizie storiche
risalenti al 920: è stato così, si ricorderà, anche per Lei che in processione
raggiunse il Parco dei Germani dove era allestito il palco visti i lavori di
ristrutturazione della Prepositurale di quel periodo.
Mi
permetto di regalarLe, dunque, un quadro raffigurante proprio il santuario
tanto caro ai Cernuschesi, simbolo della fede millenaria che attraversa le
generazioni della nostra città: sarà il ricordo del tempo che abbiamo condiviso
di questo percorso nella città dell'uomo.
Grazie
Don Ettore! E buon cammino!
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