lunedì 11 settembre 2017

CON GRANDE EMOZIONE E ORGOGLIO



Signor Presidente del Consiglio dei Ministri; gentili Autorità Civili e Militari, Dirigenti e Tecnici Comunali, Dirigenti Scolastici e Rappresentanti delle aziende; cari insegnanti, care famiglie e soprattutto cari studenti: benvenuti nel nuovo Polo Scolastico di Cernusco sul Naviglio!

E’ davvero con grande emozione e orgoglio che sono oggi su questo palco per vivere insieme a voi, consapevole del privilegio che mi è riservato, una cerimonia storica per Cernusco sul Naviglio; un momento che segna il compimento di un’opera pubblica attesa da vent’anni e realizzata grazie alla professionalità, alla tenacia e alla passione di tante persone.

All’inizio del mio intervento, però, voglio unirmi all’abbraccio che il Presidente Gentiloni ha rivolto a Livorno dopo gli accadimenti di ieri ed esprimere un pensiero di vicinanza alle famiglie delle vittime.

Attraverso la liturgia civile di questa inaugurazione celebro insieme a Voi prima di tutto il nostro essere una comunità attenta a quanto lascia in EREDITA’ alle prossime generazioni: la scuola rappresenta il biglietto di andata per il futuro e il viaggio inizia oggi per chi si attrezza per affrontarlo. Dopo i piccoli della scuola dell’infanzia, da domani anche le bambine e i bambini della scuola primaria riempiranno di voci, di corse all’intervallo, di mani alzate per una risposta e di sogni questa scuola, rendendola utile, viva e per ciascuno di loro sempre più ricordo indelebile di un periodo felice della propria vita. Sono loro i protagonisti! E lo sono insieme ai loro insegnanti e ai loro genitori, uniti - per riprendere un’immagine recentemente evocata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel ricordare la figura di Don Lorenzo Milani – nel patto di una “comunità educante” che giorno dopo giorno li accompagnerà a diventare donne e uomini. Bello vederne qui oggi una rappresentanza sorridente e festante.
 
 
Voglio poi celebrare la passione di chi ama il proprio lavoro e attraverso l’INNOVAZIONE – di un processo, di una legge, di una progettazione, di un materiale - fa compiere a tutti noi un passo in avanti e poi un altro e poi uno ancora, in una continua contaminazione a spostare un po’ più in là l’orizzonte delle cose possibili che ad occhio nudo possiamo scorgere:

·        Con un investimento di 9,5 milioni di euro (10,5 milioni di euro se consideriamo anche le opere di viabilità per migliorarne l’accesso, anche cilcabile) è questa infatti la più grande opera pubblica in valore assoluto mai realizzata a Cernusco, pagata con risorse proprie del comune, senza aver acceso nuovo debito.

·        La progettazione del polo scolastico presentata nel 2011 dallo studio Consalez-Rossi, prevedeva già – attraverso lo spazio all’aperto al centro del complesso - quell’intersezione tra luoghi di apprendimento e usi civici presente due anni dopo nelle linee guida MIUR per l’intera infrastruttura scolastica italiana: per questo consegnamo una scuola ma anche un nuovo spazio di socialità e relazioni nel quartiere e per la città.
 
·        L’intero processo di realizzazione ha spiccato il volo nel 2014 grazie allo sblocco del patto di stabilità da parte del Governo che con #scuolenuove ha riconosciuto al Comune di Cernusco sul Naviglio 7,2 milioni di euro; ad oggi questa scuola risulta essere il più grande progetto realizzato tra quelli di #scuolenuove;
 
·        L’attenzione all’ambiente è fatta di buone pratiche attraverso le quali costruiamo oggi la nostra città di domani: nessun combustibile fossile verrà utilizzato in questa scuola ma sarà invece un sistema di impianti solari e geotermici a garantire il fabisogno di energia.

 ·        La mensa della scuola, infine, servirà acqua del rubinetto, buona, sicura e controllata anche grazie al Piano per la Sicurezza dell’Acqua avviato da Gruppo CAP, gestore pubblico che con analisi effettuate anche direttamente al rubinetto delle scuole farà di Cernusco uno dei primi comuni in Italia in cui questo sistema verrà da domani introdotto.

Sono tutti esempi (e altri potrei farne) per raccontare quanta passione per il proprio lavoro è contenuta in ogni dettaglio di questa scuola. Quanta cura è stata messa dai professionisti che l’hanno progettata, dalle aziende che l’hanno realizzata, da chi ne ha creato i presupposti: grazie per quello che avete realizzato per la nostra comunità! Come diceva SteveJobs parlando di gente affamata e folle, “l’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai”.
 
 
Permettetemi infine di celebrare l’affascinante ruolo dell’amministratore pubblico quando interpreta il suo mandato a SERVIZIO protempore della comunità; il compito di chi prende decisioni e compie azioni qui e ora ma grazie alle quali attraversa mandati e generazioni; di chi semina ma sa che, come spesso capita a noi genitori o proprio agli insegnanti delle nostre scuole, potrà seguirne il possibile compimento solo a distanza: come disse il Cardinale Carlo Maria Martini, a cui è dedicato il Largo su cui si affaccia l’entrata di questa scuola, “educare è come seminare: il frutto non è garantito e non sarà immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto”. Questo nuovo Polo Scolastico è il frutto dell’idea, delle scelte e delle azioni del Sindaco che mi ha preceduto, Eugenio Comincini; della sua squadra di assessori, di cui ho avuto il privilegio di far parte; dei consiglieri comunali; dei dirigenti e dei tecnici comunali con i quali ho il piacere professionale e umano di lavorare ogni giorno, ora, da Sindaco. A tutti loro va la gratitudine mia personale e di tutta la città.
 
 
Eccolo qui, allora, il nuovo Polo Scolastico di Cernusco sul Naviglio!

Eccola di fronte a noi la semplicità rivoluzionaria dei sogni che si realizzano; la soddisfazione buona delle cose fatte; il patto per il futuro che una comunità rinnova ogni giorno attraverso il lavoro appassionato degli insegnanti in strutture adeguate; l’Italia che si fa innovazione in una nuova scuola perchè la città di domani si costruisce oggi; la responsabilità pubblica di chi amministra libera da legami e che per questo si manifesta come servizio.

Per tutto questo sono qui su questo palco, di fronte a voi, emozionato e orgoglioso.

Per tutto questo, penso che all’inizio di questo anno scolastico la nostra nuova scuola rappresenti un messaggio di fiducia e speranza per ciascuno di noi, per la nostra città e per la nostra Italia.
 

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