E' in distribuzione in questi giorni in tutte le case di Cernusco sul Naviglio il numero di Dicembre dell'informatore Comunale 'Cernusco Fuori dal Comune'. Qui sotto il mio editoriale.
Scrivo questa introduzione al numero
di Dicembre di ‘Cernusco Fuori dal Comune’ nei giorni in cui si stanno chiudendo due importanti passaggi della vita amministrativa annuale dell'Ente: il bilancio di previsione 2019 e il Documento unico di programmazione (DUP) per il triennio 2019-2021 che
il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare poco prima di Natale e che di fatto esprime gli obiettivi che l'Amministrazione si pone di realizzare con una programmazione strategica e sinergica tra tutti i settori del Comune. Un'occasione, dunque, per fermarsi e osservare le dinamiche che attraversano la città così da immaginarne
l’orizzonte: verso quale direzione sta andando la nostra comunità?
In attesa dei dati consolidati
dell’intero anno 2018, i numeri 2017 dell’andamento demografico mostrano una
città che guarda con fiducia al proprio futuro: crescono il numero dei bambini
in età prescolare 0-6 anni (+1,8%) e quello dei piccoli studenti della scuola
dell’obbligo (+2,5%). In una Paese come l’Italia in cui si fanno sempre meno
figli, per il secondo anno consecutivo a Cernusco sul Naviglio il tasso di
natalità appare superiore a quello di mortalità mentre si legge un ricambio
importante di residenti se si considera che dal 2012 al 2017 sono aumentati di circa il 10%: sono prevalentemente coppie di
giovani o giovani genitori che hanno scelto consapevolmente di essere famiglia
qui.
Intorno all’idea di città che cresce
senza lasciare indietro nessuno e alle azioni messe in campo per realizzarla
siamo chiamati ad aggiornare il nostro ‘sentirci cernuschesi’ e a costruire un
sentire comune che si riconosca in radici di valori che riceviamo dalla nostra
storia e dalle storie delle persone che da sempre danno forma alla nostra
comunità ma che cresca in tempi e spazi della città nuovi, dove coltivare
relazioni e vivere esperienze positive.
A marzo la Cappella gentilizia di
Villa Alari è stata consegnata ristrutturata alla città, anticipo della villa e
del suo parco che verranno riaperti la prossima primavera e che si stanno
scoprendo in questi giorni man mano che vengono smontati i ponteggi; il polo
scolastico di Largo Cardinal Martini è stato completato e lo scorso settembre
l’anno scolastico è iniziato con l’apertura del nuovo nido e con la sezione di
materna, mentre il rifacimento del corpo bagni della scuola di via Manzoni in
corso di esecuzione è il preludio della rivisitazione degli spazi del prossimo
anno per ottimizzare mensa e laboratori; a ottobre il Condominio Solidale ha
accolto nei suoi 16 appartamenti i primi ospiti, subito esempio a livello
nazionale di quel ‘welfare generativo’ che nasce dal tessuto cittadino e che
unendo l’azione di Comune, associazioni e realtà private rappresenta ad oggi la
modalità più avanzata di essere prossimi alle persone e alle loro
fragilità; la ristrutturazione delle piazze e dei parchi della
città come luoghi belli che accolgano il piacere di incontrarsi è già in corso
con la progettazione di piazza Unità d’Italia e sarà seguita negli anni a
venire da piazza Schuster e dalla fontana di Piazza Matteotti mentre sono al
via i lavori per il Parco Trabattoni e per il Parco degli Alpini.
Cernusco sul Naviglio è nei fatti una
città proiettata nel futuro e il prestigioso riconoscimento di ‘Cernusco Città
Europea dello Sport 2020’ ricevuto a novembre dal Presidente del CONI, Giovanni
Malagò, rappresenta un ulteriore fondamentale tassello della città che verrà:
consapevole, aperta, all’avanguardia. Il suo svolgimento porterà con sé
contenuti che ne rafforzeranno la direzione e lascerà in eredità impianti
sportivi ridisegnati nella struttura, nell’utilizzo e nella gestione: la
ristrutturazione prevista nel 2019 della tribuna dello stadio ‘Gaetano Scirea’
a 33 anni dalla sua costruzione ne è un primo esempio.
Guardavo in questi giorni dalla
finestra del mio ufficio i giardinieri incaricati dal Comune mentre piantavano
i bulbi che faranno fiorire le aiuole dei parchi cittadini la prossima
primavera. E’ passato più o meno un anno e mezzo da quando siamo stati chiamati
a guidare Cernusco sul Naviglio con un segno distintivo di continuità con
l’amministrazione che ci ha preceduto ma con il compito di accompagnare la
nostra comunità su nuovi percorsi, per disegnarne il futuro di città ‘bella,
vivibile e viva, sostenibile; prossima alle persone e amata da chi la abita, la
utilizza, se ne prende cura; all’avanguardia’.
Piantare bulbi di futuro accompagnando
Cernusco sul Naviglio in questo passaggio della sua storia rappresenta davvero
il compito più affascinante dei prossimi anni. Una sfida che chiama ciascun
cittadino cernuschese a fare la propria parte in una comunità di cui si senta
parte, con generosità e capacità di tessere relazioni positive, consapevoli che
proprio le relazioni tra le persone rimangono la forma più avanzata di
innovazione. Sia questo l’augurio che ci facciamo reciprocamente, all’inizio
del nuovo anno.
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