venerdì 21 ottobre 2011

A PROPOSITO DI CERNUSCO, COMMERCIO E DISTRETTI

La scorsa settimana la Regione Lombardia ha ufficializzato sul proprio sito i risultati del 4° Bando dei Distretti del Commercio, rendendo pubblici i nomi dei 28 progetti ammessi e finanziati, dei 25 ammessi ma non finanziati per esaurimento delle risorse finanziarie e dei 22 non ammessi.
Il nostro progetto “Shopping in famiglia” è stato inserito tra i 25 progetti ammessi ma non finanziati per la limitatezza dei fondi disponibili.


La prima reazione a caldo che ho postato su Facebook, dopo aver avvisato il Presidente dell’Unione Commercianti Enzo Tufo con cui avevo condiviso questo lavoro, è stata di delusione: “E’ vero che non eravamo mai arrivati fino a questo livello di progettualità xchè era di fatto la prima volta che ci avevamo provato, ma stasera prevale il rammarico x un’occasione persa. Nei prossimi giorni incontrerò i commercianti x capire insieme quali passi fare ora, anche partendo dal progetto di Distretto che abbiamo elaborato la scorsa primavera e che contiene spunti di sviluppo certamente interessanti”.
Spiego. Mai a Cernusco era stato fatto un lavoro tanto approfondito di studio e di progettualità sul commercio locale, che ci aveva fatto impiegare risorse umane ed economiche (5.000 euro) per la realizzazione del progetto: per questo ero orgoglioso di averlo portato a termine e nello stesso tempo deluso per il mancato finanziamento. Non autocritico, perché il nostro lo avevamo fatto…ma deluso del risultato sì.

Nei 10 giorni seguenti abbiamo fatto però passi in avanti.
Ho chiesto agli uffici comunali l’accesso agli atti del bando, giusto per capire su quali punti il nostro progetto era stato giudicato carente e quali invece erano stati i punti di forza: siamo in attesa di una risposta da parte della Regione.
Poi lunedì sera ho incontrato i commercianti (erano una trentina) per parlare del Natale…ho apertamente affrontato e spiegato l’esito del bando, nei termini di cui sopra. Ringrazio i presenti per l’unanime consenso su quanto fatto (“…Assessore, almeno questa volta ci abbiamo provato…” era la frase più ricorrente).
Infine Martedì è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della Regione Lombardia: “…il programma di intervento presentato dal Suo Ente, sebbene abbia raggiunto il punteggio minimo richiesto dal bando, non è finanziabile per esaurimento della dotazione finanziaria stanziata…è però possibile richiedere il riconoscimento del distretto al fine di usufruire delle opportunità consentite, considerando che la documentazione richiesta è già stata prodotta…”. Dunque: seppur non finanziato, il nostro progetto è stato valutato positivamente, la Regione ha deciso di riconoscere come Distretti anche i progetti non finanziati ma meritevoli e dunque abbiamo già dato il via all’iter burocratico con la Regione perchè Cernusco diventi a tutti gli effetti Distretto del Commercio.

E’ inutile dire che stiamo già lavorando al futuro anche al di là degli aspetti burocratici, cercando di coordinare l’immagine e la comunicazione in vista del Natale (speriamo di farcela) proprio sotto l’idea di DUC “Shopping in famiglia”: dovrei vedere nei prossimi giorni una prima bozza di logo e stiamo pensando a come sviluppare in futuro il sito internet dedicato al DUC (consapevole che un’immagine non si costruisce in poche settimane). Gli interventi in carico all’Amministrazione Comunale previsti nel progetto verranno (sono stati) comunque fatti: il parcheggio al fianco della fermata della MM2 (lo scorso Agosto), i giochi in piazza Gavazzi (tra poche settimane), il wifi pubblico in alcuni luoghi della città (idem).
Questa è la direzione e qualsiasi spunto (vedi articolo di oggi su “Il Folio”) è certamente gradito, ma in questi mesi ne abbiamo fatta di strada e non partiamo da zero: non buttiamo quanto fatto finora!

Ps: ci sono aspetti che non sono strettamente legati al DUC, ma che è bene funzionino perché tutto funzioni: settimana prossima, ad esempio, è già in programma un incontro tra me, il Comandante della Polizia Locale e i commercianti per un confronto in vista dell’importante periodo di Natale affinchè possa essere sfruttato al meglio. E' bene che sia sgombrato qualsiasi dubbio sul fatto che tutti stiamo lavorando nella stessa direzione.


giovedì 20 ottobre 2011

I SPORT CERNUSCO TRICOLORE: PARTIAMO CON DAVIDE REATI

Dicevamo: sport leale, sport di tutti ma sport anche vero.

L'allenamento, l'impegno, la competizione, vincere/perdere, il campo, lo spogliatoio, i tifosi, quelle cose lì. Perché sappiamo che lo sport è educativo se è prima di tutto sport vero. Sabato sera, grazie (ma grazie davvero) al Basket Cernusco, faremo un passo in avanti anche su questo aspetto.

Lo spunto è il derby di pallacanestro tutto Cernuschese di Serie C tra Libertas e Millennium e abbiamo pensato di:
Invitare al palazzetto (per loro entrata gratuita) i 150 bambini del minibasket: per vedere la prima squadra che gioca. E' un momento di festa per i piccoli sulle tribune, ma è un momento di grande responsabilità per i grandi sul campo.

Invitare Davide Reati, cernuschese e cresciuto nel Basket Cernusco, che da quest'anno - dopo una parentesi a Treviglio - gioca nella Serie A di basket a Varese e ha esordito proprio nelle scorse settimane nel nostro massimo campionato professionistico.

Poi verrà data la possibilità a 5 bambini estratti a sorte, che potranno fare un 1 contro 1 con Davide, e poi tutti i bambini se vorranno potranno avere un autografo e poi fare una foto insieme a lui e poi fargli delle domande su cosa si prova a giocare in Serie A.


Ci abbiamo infine aggiunto una targa, che il Sindaco ed io consegneremo a Davide per esprimere l'orgoglio di tutta la città per un Cernuscese in Serie A.

E' questo il primo esempio, il primo passo, del progetto "I sport Cernusco Tricolore", ideato per valorizzare gli atleti che si distinguono nella loro disciplina raggiungendo eccellenze sportive (campionati nazionali, convocazioni in nazionale, titoli tricolori, ecc.) e nello stesso tempo per far sì che quella loro esperienza ad alti livelli diventi ricchezza per la città. A breve verrà anche aperta una sezione "I sport Cernusco Tricolore" all'interno del sito internet dello sport cernuschese...nel frattempo, per vedere l'effetto che fa, ci vediamo sabato sera alle 21.00 al Palazzetto di via Buonarroti.

lunedì 10 ottobre 2011

C'E' UN NUOVO SPAZIO COMUNALE DI SPORT, SOCIALITA' E IDEE IN CITTA'

Sabato mattina alle 8.30 ero, con il Sindaco Comincini e l'Assessore Rosci, al Centro Sportivo di via Buonarroti e quando i primi bambini con i loro genitori hanno varcato la porta automatica che dà l'accesso alla recepiton di Enjoy Center mi sono emozionato: la città iniziava a prendere possesso di un spazio comunale di sport, socialità e idee che caratterizzerà le vita di Cernusco e delle sue nuove generazioni per almeno i prossimi 30 anni.

Enyoy Center è prima di tutto uno spazio comunale per praticare sport: sorta al posto della vecchia piscina coperta, il cuore del centro é proprio la nuova piscina (25 mt di lunghezza x 6 corsie, una in più rispetto alla precedente), capace oggi, ad inizio attività, di raccogliere già 2.300 iscrizioni. Nell'ampio e luminoso open space (pochi muri, ampie vetrate) non mancano una vasca ricreativa e una vasca per gestanti, mentre in uno spazio dedicato c'é la vasca di riabilitazione: utile, quest'ultima, per tutti coloro che hanno necessità di seguire un percorso riabilitativo oppure motorio legato a disabilità fisiche. Insieme alla piscina scoperta - con tanto di scivolo gigante - in funzione da Giugno, gli spazi acquatici di Enjoy Center sono l'offerta natatoria piú completa della Martesana. Enjoy Center é spazio di sport anche perché al primo piano (idealmente proteso attraverso una grande vetrata sul limitrofo centro sportivo) é 540 mq di palestra, con macchinari per correre, pedalare, rafforzare la muscolatura; é ring per sport da combattimento; é infine ampia sala corsi. Un luogo di sport inteso come benessere e cura del proprio corpo, chiave di lettura tanto cara all'idea di sport che ci sforziamo di costruire in città con il progetto "I sport Cernusco".

Ma Enjoy Center non é solo sport: é anche spazio di socialità. Spesso abbiamo ripetuto l'idea alla base del piano di sostegno allo sport di portare lo sport in città e la città nei centri sportivi. Tre esempi. L'area bar/ristoro, anche perché presente in un area lontana dalle abitazioni, ha certamente in sé la prospettiva di diventare molto di più di un semplice servizio accessorio alle strutture sportive. La zona wifi sarà integrata nel sistema "Cernusco 2011+ wifi" e avrà la stessa connessione della biblioteca e degli altri hotspot della città. Il baby park non sarà solo un servizio di baby-sitting, ma anche spazio per feste di compleanno o a tema per bambini dai 3 ai 10 anni. Lo sport e il luogo che lo contiene diventano occasione di socialità e aggregazione, integrazione e condivisione di tempo e di idee.

Idee. Enjoy Center é certamente spazio per nuove idee: é forse questa la dimensione meno evidente ma a mio avviso la più affascinante e sfidante. Perché é chiaro da dove siamo partiti - una piscina da rifare dopo decenni di onorata carriera - ma il futuro é davvero una spazio da inventare. La piscina riabilitativa, ad esempio, acquista un significato ancora maggiore se pensata anche al servizio degli atleti soggetti ad infortuni delle società sportive che proprio nei campi di basket, volley, calcio, rugby lí a fianco nel Centro di via Buonarroti praticano la loro attività, fino ad arrivare - perché no? - ad un servizio naturalmente integrato nell'offerta sportiva della città. La sala conferenze, che contiene 40 posti a sedere, può diventare luogo di crescita d cultura sportiva e non, attraverso corsi e studi che potranno essere proposti alla città tutta. L'area dedicata ai bambini, puó essere il contesto per laboratori ludico-didattici. E tanto, tanto altro ancora.

Quando diventai Assessore allo Sport nel Luglio 2010, ad esempio, l'Università di Scienze Motorie aveva ufficializzato da pochi giorni la volontà di abbandonare Cernusco e ritornare, dopo 3 anni, a Milano. Avevo vissuto questo passaggio da membro della Consulta dello Sport e mi ero costruito la convinzione che quel finale fosse la conclusione quasi naturale di diversi fattori (in ordine sparso): una nuova Amministrazione Comunale chiamata a rispondere ad esigenze concrete ed immediate nella gestione fino ad allora deficitaria del Centro Sportivo di via Buonarroti (erano anche le nostre Associazioni a sottolinearlo...) e nelle sue strutture ormai datate, ma posta di fronte all'evidenza che solo interventi di medio termine come appunto la costruzione di una struttura come Enjoy Center potevano risolvere compiutamente; l'Istituzione Universitaria divisa al suo interno sulle scelte strategiche da compiere e "tirata per la giacca" dalla politica sportiva milanese affinché tornasse inevitabilmente ad impreziosire Milano; un movimento sportivo Cernuschese, infine, da troppo poco tempo ritornato protagonista e responsabile del proprio destino (anche con la creazione della Consulta) e per questo impegnato comprensibilmente prima di tutto a riprendersi il proprio ruolo e i propri spazi in città piuttosto che ad aprirsi a progetti di ampio respiro come l'Università poteva sviluppare. Troppi elementi traballanti per una conclusione positiva! Ecco, oggi mi sono convinto che se l'Università di Scienze Motorie arrivasse oggi a Cernusco probabilmente il risultato sarebbe diverso e certo ora ci sono tutti gli elementi potenziali per provare ad arricchire il nostro centro sportivo di via Buonarroti e la nostra città con la presenza di una istituzione sportiva (una Federazione? L'Università stessa?): una sfida che la nuova amministrazione comunale che verrà eletta nel 2012 credo debba raccogliere, insieme alla prosecuzione del disegno di riorganizzazione dei centri sportivi intrapreso in questi cinque anni (ne parlerò in un post a parte...brevemente: la dimensione sempre più di "Parco Olimpico" del Centro di via Buonarroti, lo spazio di Urban Sport in zona CAG, lo sviluppo in Centro Federale Hockey e la riconsegna a bici&skate del Centro di via Boccaccio, la creazione di un'area di "sport e natura" a Nord della città, dove l'addestramento cinofilo in chiave civica ne sia parte principale ma non unica).

Tanti altri aspetti si potrebbero sottolineare per evidenziare come questa realizzazione é nei fatti una case history forse unica: prima di concludere vorrei richiamarne soltanto uno, perché mi appare davvero segno di speranza.

Enjoy Center é in tutto e per tutto un luogo la cui struttura é di proprietà del Comune di Cernusco: in questo periodo storico di difficoltà economica, in cui gli Enti Pubblici soffrono per bilanci sempre piú risicati e in cui patti di stabilità centrale impongono limiti di spesa agli enti locali, la comunità di Cernusco e i suoi amministratori si consegnano una struttura che segnerà la vita della città dei prossimi 30 anni: cinque anni fa ce lo dicevamo che sarebbe stato meglio stare meglio! Nello stesso tempo ricordiamoci che Enjoy Center é anche la storia imprenditoriale di alcuni giovani (sí giovani!) che hanno realizzato un'idea, certamente un sogno, ed hanno impegnato se stessi e il proprio futuro per realizzarlo. Un Ente Publico e dei giovani del proprio territorio che lavorando insieme hanno realizzato un'opera da oltre 6 milioni di euro ed economicamente sostenibile nel tempo che arricchisce la vita civile della città: una notizia straordinaria, "causa-effetto" non tanto collaterale dell'opera di costruzione, da raccontare con l'orgoglio che sempre ha contraddistinto Cernusco e i suoi abitanti.

Per tutto questo non parliamo di piscina e nemmeno di centro natatorio, perché, a pensarci bene, c'é un nuovo grande spazio comunale di sport, socialità e idee in città!