venerdì 7 giugno 2019

CITTA' INNOVATIVA, APERTA E SOLIDALE


Tra ieri e oggi Cernusco sul Naviglio è stata al centro del dibattitto politico nazionale per una interpellanza presentata dalla consigliera comunale Paola Malcangio in quota Lega in cui chiede spiegazioni su un intervento di mediazione culturale a favore di una bimba di origini egiziane nata in Italia che frequenta l’istituto Rita Levi Montalcini.

Tengo a chiarire prima di tutto la questione a livello amministrativo ed istituzionale, per poi fare una riflessione di tipo politico.

L’intervento in questione è stato richiesto direttamente dalla scuola che, in base all’autonomia scolastica, può decidere di attivare o meno percorsi rivolti ai propri alunni.

Tale intervento di mediazione culturale è stato rivolto a una bimba nata in Italia ma di origini egiziane per permettere ai bambini di fare domande e confrontarsi sulla cultura e sulla tradizione della loro compagna. Nessuna lezione di arabo dunque, ma una sorta di laboratorio in cui probabilmente sono stati anche fatti esempi di parole in altra lingua, ma che sono certo non aveva altro fine che far conoscere una cultura altra rispetto a quella italiana.

La spesa sostenuta per questo intervento (120 euro circa per 4 ore) è finanziata sì dal Comune di Cernusco sul Naviglio, ma attraverso un contributo che ogni anno l’Amministrazione corrisponde al Distretto 4 di cui fanno parte, insieme al comune di Cernusco, anche altri otto comuni della zona della Martesana che insieme coordinano progetti di tipo sociale su tutti i territori. All’interno dei servizi erogabili, ci sono anche gli interventi di mediazione culturale affidati attraverso gare d’appalto pubbliche a cooperative o società che partecipano con i loro progetti ai bandi.

Questi i fatti, che da soli bastano a smentire categoricamente l’ipotesi avanzata dalla consigliera sull’irregolarità di spesa del servizio.

Aggiungo a questo punto alcune riflessioni.

La prima: personalmente trovo costruttivo e anzi occasione di crescita per i bambini, poter dialogare insieme a un mediatore sulla cultura dei propri compagni, qualunque essa sia: ben vengano dunque insegnanti che chiedono il supporto di esperti di questo tipo per allargare la conoscenza dei nostri bambini.

La seconda: trovo strumentale e assolutamente fuori luogo la polemica che la consigliera Malcangio ha voluto innescare.
 
 
 
Quanto si svolge in aula è competenza di insegnanti e Presidi, di certo non della politica. Nelle nostre scuole si coniuga da sempre innovazione, didattica di alto livello, rispetto delle differenze, utilizzo di strumenti diversi per la diffusione del sapere e molto altro, e lo si fa bene: di certo Presidi e insegnanti non hanno bisogno di lezioni da parte della politica per svolgere bene il loro mestiere che già fanno egregiamente.

Un’ultima considerazione: la consigliera comunale Malcangio sa bene che Cernusco sul Naviglio è una città innovativa, aperta e solidale, in cui l’integrazione è portata avanti con azioni concrete e senza troppi sensazionalismi ogni giorno, dentro le scuole come sui campi da calcio e nelle piazze.
 
 
Non saranno certo polemiche strumentali che fanno parlare (male) della nostra città a cambiare le persone che compongono e costruiscono ogni giorno questa comunità. Cernusco sul Naviglio è Città Europea dello Sport per il 2020: che la consigliera Malcangio sappia che da qui a un anno potrebbero arrivare molti stranieri, forse sapere qualche lingua in più oltre che l’Italiano sarà utile a tutti noi

lunedì 3 giugno 2019

UN MESSAGGIO DI PACE

 
Sua Eminenza Cardinale Scola, Reverendo Monsignore Capra, cittadini tutti, porto il saluto della Città di Cernusco sul Naviglio all’inizio di questa settimana in cui la comunità cristiana accoglie la statua della Madonna pellegrina del Santuario di Fatima.
 
Cernusco sul Naviglio è terra mariana e da sempre la storia della nostra città si è intrecciata con il sentimento di devozione, a volte intimo e riservato, a volte comunitario e pubblico, che nei secoli ha percorso donne e uomini della nostra comunità.

E’ a Santa Maria Addolorata che nel IV secolo la prima comunità cristiana della città dedicò la propria chiesa, oggi santuario lungo il Naviglio e costruzione cernuschese di cui ci sia più antica traccia scritta.
E' a Santa Maria Assunta che i cernuschesi a cavallo del 1600 dedicarono la nuova chiesa parrocchiale voluta da San Carlo Borromeo, poi ricostruita nel secolo scorso nell’attuale posizione, affidando la città alla sua Patrona.
Ancora, è pregando con negli occhi l’immagine dell’Addolorata di Santa Maria di Cernusco che  Monsignor Biraghi (è lui stesso a ricordarlo in uno scritto) nell’ottobre 1837 decise di fondare la Congregazione delle Suore Marcelline, testimonianza ancora attuale di fede e servizio per le persone più fragili.
E' con la richiesta di aiuto alla Vergine Maria che il giorno dell’Assunta 1857 il Conte Ambrogio Uboldo iniziò a scrivere il suo testamento in cui donò la propria villa - ‘lego tutti  miei beni per ricovero agli ammalati bisognosi’ le sue parole - per farne un ospedale, lì dove ancora oggi compie il suo importante ruolo di presidio territoriale pubblico, accogliendo ogni persona.
E' la Madonna col Bambino in lacrime che nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 1924 apparve a Suor Elisabetta Redaelli, miracolandola da un male incurabile e lasciando un messaggio alla città esortante alla preghiera e alla speranza in un tempo rabbuiato da contrasti e guerre.
E ancora oggi, sono numerose le manifestazioni pubbliche attraverso le quali, all’interno del nostro vivere comune, la comunità cristiana di Cernusco sul Naviglio esprime questo profondo legame.
 
Giungendo a Cernusco sul Naviglio la Statua della Madonna pellegrina del Santuario di Fatima porta con sé il messaggio di pace che dal 1917 si è diffuso nel mondo dal piccolo paesino portoghese, luogo dell’apparizione.
E’ un messaggio che la comunità cernuschese sente proprio e che l’ha permeata anche nell’ultimo secolo di storia fino ai nostri giorni, in ogni slancio personale, associativo, cooperativo o comunitario di attenzione per le persone.
E’ un messaggio che parla al cuore di ogni credente ma anche alla coscienza di ogni donna e di ogni uomo che si impegna nella propria comunità giorno dopo giorno nel ruolo che ricopre, nel campo civile e religioso, per portare avanti valori di pace contro ogni forma di ingiustizia, di emarginazione e di discriminazione.