mercoledì 25 aprile 2018

W LA RESISTENZA! W CERNUSCO SUL NAVIGLIO! VIVA L'ITALIA LIBERATA!



Autorità civili e militari, associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, concittadini: buona Festa della Liberazione!
Un saluto particolare lo rivolgo al partigiano Cernuschese Mario Manzoni, che ho intravisto con la sua bicicletta in questa piazza come 73 anni fa.
Non nego una grande emozione nel prendere la parola davanti a voi, per la prima volta da sindaco in fascia tricolore, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile, in questa piazza così ricca di simboli e di suggestioni.
In questi giorni sono andato a rileggermi gli spunti storici di quei giorni cernuschesi di 73 anni fa, i racconti e le storie di donne e uomini che con le loro scelte e le loro azioni hanno resistito.
Se chiudo gli occhi mi sembra di rivederli per queste vie, per queste piazze, in quegli ultimi giorni di aprile del ’45.
Arrivando stamattina da via Tizzoni mi è parso di incrociare Antonio, Antonio de Stefani, in bici con suo figlio Francesco seduto sopra la canna della bici e le armi sotto, ben nascoste in un sacco, da portare al sicuro in cascina per il giorno dell’insurrezione.
E prima, mentre uscivamo tutti noi insieme dalla chiesa di Santa Maria, mi sono voltato verso Carugate e mi è sembrato di risentire i colpi di arma da fuoco di ieri tra i nostri e i tedeschi quando si sono incrociati sulla via lì, all’altezza del Collegio delle Marcelline. Due dei nostri sono morti.
E nell’angolo di questa piazza, laggiù vicino al comando, li avete visti anche voi vero qualcuno dei nostri entrare all’Osteria del Tavola, dove si ritrovano spesso ultimamente: forse siamo alla vigilia di qualcosa di davvero importante.
E lì, di fianco a Voi, eccola Giuseppina Pirola, la staffetta della 26^ Brigata del Popolo, che va alla Cooperativa a prendere il latte guardando in su un po’ preoccupata per le mitragliatrici che i tedeschi da oggi 25 Aprile hanno puntato sulla piazza dalle finestre Palazzo Tizzoni.
Chissà quanti altri ne avrete incontrati anche voi!
 
Quando parliamo di resistenza, quando parliamo di liberazione, non dobbiamo mai dimenticare che parliamo di donne, di uomini, delle loro vite, del loro coraggio, delle loro scelte.
E come ha ricordato ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale le Associazioni combattentistiche e d’Arma per la cerimonia del 25 Aprile, “bisogna guardare con riconoscenza a chi ha lottato, a chi ha sacrificato la propria vita per la libertà, per la giustizia e per la democrazia, consegnandoci un patrimonio di valori che va custodito e trasmesso”.
Voglio allora ringraziare Carolina, Presidente del Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi, e Marta, che è stata eletta lo scorso lunedì e che le subentrerà nei prossimi giorni in questo ruolo, entrambe presenti oggi a questa commemorazione insieme ad altri giovani consiglieri.
Come per le celebrazione del 4 Novembre, lo scorso anno, anche oggi deporranno una rosa bianca nei luoghi del ricordo della nostra città, segno di sincera gratitudine verso donne e uomini cernuschesi che 73 anni fa scelsero di testimoniare, in queste vie e in queste piazze, l’appartenenza ad una comunità fondata sulla pace, sul rispetto, sull’accoglienza.
 
Una generazione, quella che visse il secondo conflitto mondiale, che anche a Cernusco sul Naviglio pagò un prezzo altissimo e a cui la guerra rubò cinque partigiani, tre deportati civili, settanta soldati e due donne.
“La Resistenza – ha continuato Mattarella – “ha ridato dignità all'Italia e per questo va ricordata insieme ai suoi valori, specie in un periodo in cui riaffiorano rigurgiti di autoritarismo, di negazionismi, di indifferenza rispetto ai fondamentali diritti della persona, di antisemitismo".
Sta a noi. Sta a noi conservare quella dignità e riconoscerla ad ogni donna e uomo che il presente di questa nostra società veloce tende ad escludere, ignorando il passato e oscurando il futuro. Sta a noi non lasciare indietro nessuno.
Sta a noi e sta alla politica o per usare le parole pronunciate il 25 Aprile di sei anni fa dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – a cui vanno la mia e nostra vicinanza e affetto in queste ore di trepidazione per le sue condizioni di salute – sta a quel “bisogno della politica come impegno inderogabile. Ci si fermi a ricordare e a riflettere prima di scagliarsi contro la politica. Dinanzi alla crisi non solo economica che ha investito l’Italia e l’Europa, abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale che ci viene dalla resistenza e abbiamo bisogno – diceva appunto il Presidente Napolitano - della politica come impegno inderogabile”.
Lo dico pensando al vuoto istituzionale di un governo non ancora insediato dopo oltre 50 giorni dalle lezioni. Lo dico oggi con lo sguardo da sindaco verso la nostra comunità, consapevole del privilegio di rappresentare la mia città e della responsabilità che deriva da questo ruolo. Lo dico pensando ad ogni gesto di attenzione che ciascuno di noi può porre in essere come azione di politica buona compiuta da chi si sente coinvolto nella gestione della vita della sua città in prima persona; da chi soffre, ama, “se la caccia” per un diritto di chi gli sta accanto; da chi trova la propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del “bene comune”. Di chi, oggi, civicamente resiste.
Una generazione nata nella povertà della guerra liberò l’Italia e lavorando forte se la prese sulle spalle per consegnarcela ricostruita, anche nei valori. Da quella generazione nacquero anche politici che accompagnarono questa ricostruzione, che scrissero la Costituzione Italiana e la approvarono 70 anni fa, che immaginarono un’Europa unita, senza barriere e senza guerre. Che tradussero diverse sensibilità prima in un unico obiettivo – la liberazione dell’Italia – e poi definirono diritti e doveri nella fatica del confronto e della sintesi, proprie della politica e delle istituzioni, lontani da populismi, divisioni e facili soluzioni.
 
Chiudo ancora gli occhi.
Sono ormai le 4 del pomeriggio del 26 Aprile e dentro al palazzo già da molte ore ci sono i nostri a trattare. Ci sono Felice Frigerio e Mario Pirola, il fratello di Giuseppina, quella che passava di qui ieri sera per andare a prendere il latte in cooperativa: Felice e Mario sono della 26a Brigata del Popolo; con loro c’è Giovanni Vanoli, della 105a Brigata Garibaldi e ci sono Vittorio Galeone ed Edvigio Sirtori, dell’11a Brigata Matteotti; Gian Luigi Barni, del Partito d’Azione; il Prevosto Monsignor Claudio Guidali, con Mario Lucioni che starà traducendo per gli uni per gli altri.
Qui in questa piazza che i fascisti hanno intitolato al loro Ettore Muti siamo in tantissimi, ogni ora che passa sempre di più.
Pensa che bello se questa piazza un giorno potesse cambiare nome e diventare, che ne so, piazza Giacomo Matteotti, a ricordare per tutti gli anni a venire, anche tra 70, 100 anni, la disciplina del rispetto delle regole e l’onore di una condotta personale coerente, da parlamentari o da cittadini. Una sorta di resistenza civica da tramandare di generazione in generazione, con ancora più forza quando il ricordo di questa voglia di sole, di giustizia e di pace che oggi attraversa questa piazza sarà un po’ sbiadita.
Ma attenzione, il portone di Palazzo Tizzoni si sta aprendo, è Monsignor Guidali che sta uscendo urlando che è finita, la guerra è davvero finita!
Abbracciamoci e facciamo festa; che la Banda de Cernusc torni a suonare dopo tre anni di silenzio.
W la Resistenza!
W Cernusco sul Naviglio!
W l’Italia liberata!



venerdì 20 aprile 2018

CERNUSCO 2020: LA VITA E' IL NOSTRO SPORT PREFERITO

 
 
Domani la commissione di Aces Italia sarà a Cernusco sul Naviglio per valutare la nostra candidatura a Città Europea dello Sport 2020, avanzata con il sostegno di Regione Lombardia, Citta Metropolitana di Milano, Coni Regionale Lombardo e CSI Milano. Insieme a me, all’Assessore allo Sport Grazia Vanni e ai tecnici comunali i delegati visiteranno gli impianti sportivi, approfondiranno il dossier di candidatura e valuteranno la nostra realtà. Una conferenza stampa nel tardo pomeriggio concluderà i lavori della giornata.
La corsa è dura perché insieme a noi, per entrare tra le 4 città che verranno scelte, si candidano altri 6 comuni tra cui 4 capoluoghi di provincia con grande tradizione sportiva: Cosenza, Cuneo, Grottaglie, Piombino, Rieti e Siena.
Siamo davvero in gioco con grande rispetto ma con altrettanto grande determinazione, convinti di avere tutte le carte in regola: per pratica sportiva e associazioni attive, Cernusco sul Naviglio è già un’eccellenza nazionale e questo riconoscimento sarebbe un motivo per raddoppiare le forze sulla strada tracciata.
Ci presentiamo con tutta la nostra energia e il nostro stile di sport “vero, leale e di tutti” che abbiamo costruito negli ultimi 10 anni, capace di tenere insieme le nostre eccellenze nazionali e internazionali con le attenzioni alla passione sportiva di ogni singola persona, perché – come dice il titolo del nostro dossier di candidatura – “la vita è il nostro sport preferito”.
 
Situata alle porte di Milano, la nostra città si è caratterizzata nel tempo come luogo ricco di storia e tradizioni, vivo e vivibile perché cresciuto intorno ad un forte senso di comunità, ricco di spazi verdi e servizi alla persona e dove la pratica sportiva è elemento caratterizzante di un’elevata qualità di vita.
Lo sport e le buone pratiche legate a sani stili di vita attraversano la città partendo dai due grandi centri sportivi pubblici che si uniscono a altrettanto importanti centri privati; coinvolgono le scuole, divenendo parte integrante del loro progetto formativo; si sviluppano nei 2 milioni di mq di aree verdi e parchi; percorrono i 55 km di piste ciclabili, di cui la ciclopedonale lungo il Naviglio della Martesana rappresenta l’espressione più importante e affascinante.
Da Cernusco sul Naviglio giovani sportivi sono diventati campioni di fama mondiale, come Francesco Zucchetti oro olimpico nell’inseguimento a squadre a Parigi 1924 e l’indimenticato Gaetano Scirea, bandiera della Juventus e Campione del Mondo con l’Italia nel 1982, passando per Mario Scirea nel ciclismo, Simone Collio e Francesca Cortelazzo nell’atletica, Riccardo Maestri nel nuoto, Devis Mangia e Filippo Corti nel calcio.
Altri certamente lo diventeranno, ma siamo altrettanto fieri delle migliaia di ragazze e i ragazzi che ogni stagione sportiva percorrono la strada per diventare donne e uomini anche attraverso la proposta di uno sport “vero, leale e di tutti” delle nostre associazioni: “vero”, perché solo se è condotto da allenatori preparati e svolto in impianti ben gestiti lo sport è educativo; “leale”, perché rispetta regole e impegni, senza inganni; “di tutti” perché inclusivo e senza barriere.
E’ davvero un’intera città, guidata dal suo movimento sportivo, che si candida a Città Europea dello Sport 2020.

PER LA PRIMA VOLTA CERNUSCO SUL NAVIGLIO SI FA DISTRETTO PER LA DESIGN WEEK


“Il design indipendente si fa metropolitano varcando i confini di Milano: per tre giorni Cernusco sul Naviglio diventa una tappa fondamentale della “Green Line of Design”, il percorso che lungo la Linea Verde MM2 unisce i luoghi simbolo del fuori salone, ospitando la prima edizione del Cernusco DIM - District of Indipendent Makers, ovvero il distretto del design dedicato agli auto-produttori, i “makers” della creatività” (repubblica.it). 

“È un nuovo circuito focalizzato sull’innovazione e l’autoproduzione: cuore dello spazio espositivo, che accende i riflettori sul design sostenibile e lo stretto rapporto che lo lega all’artigianato locale, è un’ex filanda nel centro di Cernusco, dove si svolgeranno anche laboratori creativi aperti al pubblico ed eventi per tutto l’arco della giornata.” (cosedicasa.it). 

“Da Tortona all’Isola, da Loreto a Lambrate a Cernusco sul Naviglio. Da venerdì 20 a domenica 22 aprile 2018 presso La Filanda si svolge così il Dim: District od Independent Makers, che mette in scena gli auto-produttori del design valorizzando il design sostenibile e lo stretto rapporto con l’economia locale” (mentelocale.it). 

“Un polo del design indipendente dedicato in particolare ai maker, che abbraccia diversi ambiti: mobilità dolce, green e social design, fino ai mondi della ceramica, della fotografia, del gioiello e delle nuove tecnologie. Lo realizzano il Comune di Cernusco sul Naviglio (che fa parte della Città metropolitana di Milano), Milano Makers e l’associazione T12Lab.” (Adi – Associazione per il Disegno Industriale”). 

“Consigliate per un design tour anche le zone di Sant’Ambrogio, Lambrate, Porta Genova, nello specifico via Tortona, NoLo (North of Loreto), zona emergente che ospita per la prima volta gli eventi del Fuorisalone e l’Università di Milano, La Statale, meglio conosciuta come la Cà Granda ( via Festa del Perdono 7) dove, passeggiando tra gli antichi chiostri quattrocenteschi si possono ammirare le innovative installazioni della House in Motion, organizzata dal magazine Interni. Ma, per la prima volta, anche Cernusco sul Naviglio partecipa all’evento con Cernusco District of Independent Makers (Il Punto 24). 

Ho riportato alcuni stralci di articoli che raccontano la design week a Cernusco sul Naviglio per provare a raccontare il senso di un’iniziativa - organizzata da Milano Makers, T12Lab e Y-Tech in collaborazione con il Comune di Cernusco sul Naviglio attraverso il lavoro dell'Assessore al Design Urbano e all'innovazione Luciana Gomez - che va decisamente molto al di là della prima edizione che inizia oggi nella nostra città. 

Il Fuorisalone è l’insieme degli eventi distribuiti in diverse zone di Milano che avvengono in corrispondenza del Salone Internazionale del Mobile. Non va inteso come un evento fieristico perchè non ha una organizzazione centrale ma è nato spontaneamente nei primi anni 80: mostre, aperitivi, incontri con designer, feste, non solo legate al mobile e al design che si svolgono in tante zone di Milano, chiamate distretti. 

Da oggi e fino a domenica è un’intera città, Cernusco sul Naviglio, che si fa distretto e che porta il suo contributo di contenuti originali in un’ottica di città metropolitana ad un evento internazionale del nostro capoluogo: l’obiettivo è quello di realizzare, coinvolgendo il nostro tessuto commerciale e produttivo e richiamando nella nostra città altre eccellenze, quel legame non solo territoriale della Martesana con Milano a cui spesso ci rifacciamo o aspiriamo. Il progetto "Cernusco Città dei Makers" ci prova concretamente. 

Qui tutto il programma dei tre giorni, con segnali alla vigilia davvero incoraggianti, come il sold out del concerto di sabato sera dei newyorkesi “The Rad Trads” (“quando Bruce Springsteen incontra il Jazz) e il sold out anche dei due laboratori di Afol con la presenza degli studenti di Itsos e Macchiavelli: 

 
Alcune segnalazioni: i coinvolgenti laboratori per i bambini; la mostra di arte urbana digitale del Bauer; la visionaria ed elegante creatività degli Steampunk nell’arte del riuso; il palio del filo d’oro (come 5 grammi di oro diventano un filo lungo fino a 100 metri) e l’arte orafa dei maestri di Valenza; gli show cooking con la scuola di Cook in love; le performances teatrali della compagnia sarda “Fueddu e Gestu”.
 
Sarà una prima volta speciale, attesa con curiosità e spero primo passo di una storia da scrivere nel tempo.
 
Ci vediamo in Filanda!