martedì 21 febbraio 2017

UNA CITTA' CONDIVISA, SOSTENIBILE, INNOVATIVA: IO SONO DELLA PARTITA.


Il prossimo 26 Marzo si svolgeranno le primarie del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative a Cernusco sul Naviglio: ho deciso di essere della partita e insieme ad un gruppo di persone ho già raccolto le firme necessarie per parteciparvi come candidato del Partito Democratico.

Sì, ma con quale progetto di città?

Io penso ad una città ricca di spazi e tempi di socialità e relazioni, che non lascia indietro nessuno; con un'attenzione all'ambiente che è prima di tutto stile di vita che ci fa felici; con l'ambizione ad essere il riferimento della Martesana e con lo sguardo verso Milano. 

Credo che il merito più grande di questi 10 anni di amministrazione Comincini di cui sono orgoglioso di aver fatto parte, sia stato quello di trapiantare nel cuore della città - al fianco di quelli già esistenti - spazi e tempi di socialità in cui tessere relazioni positive tra le persone, le famiglie, i giovani, le associazioni. Penso alla Filanda, proprio in centro città, o al centro sportivo di via Buonarroti, esempio di come la città possa riversarsi in un centro sportivo non solo per la pratica sportiva ma per una più ampia idea di benessere e di “viver bene”; penso anche all’Area Feste, riconsegnata al suo ruolo di punto d’incontro a Est della città; penso ad un dettaglio della nuova scuola, ideata con un giardino e con dei giochi per i più piccoli da vivere anche al di fuori dell’orario scolastico; recentemente penso al condominio solidale presentato nell'ultimo consiglio comunale di Gennaio.

Un pezzo importante di questa strada per il futuro è già tracciata: lo sviluppo a Nord del centro sportivo di via Buonarroti e la ridefinizione di alcuni impianti ora esistenti e del loro utilizzo; il centro sportivo di via Boccaccio, da consegnare alla sua piena vocazione di centro di relazioni per un intero quartiere; l’ideazione dei tempi e dei contenuti attraverso i quali costruire relazioni tra le persone nella ristrutturata Villa Alari. L'altro pezzo di strada verso il futuro è invece da tracciare con un impegno mirato, eventualmente anche in discontinuità con valutazioni precedenti, rispetto alla rigenerazione delle aree dismesse all'interno di un quadro generale di servizi per la città e del percorso che porterà al nuovo PGT.

La sfida più grande che affronteremo, però, credo sarà quella di una maggior attenzione all’ambiente affinché possa essere migliore la qualità della vita di ciascuno. Non penso a un ambientalismo integralista ma a scelte di sostenibilità che migliorino concretamente la vita delle persone. L’ambito principale è quello della mobilità (evidenziata nel suo lato negativo...il traffico), percepita dai cernuschesi come l'aspetto all'interno della città che più necessità di miglioramento. C'è la sensazione che il -22% di traffico sulle principali strade della città e il +109% di movimenti in bici realizzati negli ultimi 10 anni grazie ai vari interventi viabilistici non bastino ancora. È un percorso lungo ma c'è un'intera coscienza nazionale, con Milano in testa, che spinge verso un altro modello di città rispetto a quello che le generazioni precedenti ci hanno consegnato.

Molto del lavoro progettuale su questo aspetto è stato fatto nell’ultimo anno attraverso il nuovo Piano Generale del Traffico e ci ha proiettato la visione di una Cernusco del futuro a 30 all'ora, felice di spostarsi in bici su ciclabili esistenti e nuove; con parcheggi smart che spingano un po' più fuori dal centro le auto che sostano tanto e che facilitino invece quelle con una sosta più agile; con strade un po' meno ampie e qualche rotatoria un po' più scorrevole; con un'area pedonale da godere in maniera ancora più estesa. Qui dovranno essere rilasciati i giusti investimenti, insieme a una spinta al cambiamento forte. Ancora più forte di quella che negli ultimi mesi ha permesso di condividere con la città un’idea nuova di gestione dei rifiuti e che grazie alla propensione al cambiamento della stragrande maggioranza dei cernuschesi ci ha portato ora all'84% di raccolta differenziata. In questo percorso penso che sarà fondamentale anche il nuovo bando per il trasporto pubblico e scolastico, che finalmente la costituzione della nuova agenzia di Milano ci permetterà di indire. E sarà fondamentale avere una visione sovracomunale della ciclabità, così come impostata in questi ultimi mesi con alcuni comuni limitrofi.

Perchè Cernusco sarà una città che tenderà ancor di più ad essere un riferimento per la Martesana, con lo sguardo verso Milano.  Siamo una città con un posizionamento geografico incredibile (vicinanza all’aeroporto, collegamenti verso Est e verso Ovest con la metropolitana e con la ciclovia della Martesana) e possiamo davvero diventare la porta a Est verso e da Milano. Anche in ambito culturale sarà necessario integrare sempre più le forze in campo (penso ad esempio al legame forte con i commercianti), per offrire un'immagine attrattiva, vivace, unitaria come spesso in questi anni abbiamo iniziato a fare: iniziative come Cernusco Jazz o Foto di Note o Bike la Martesana ne sono l'esempio.

Questa è la Cernusco del futuro che ho in mente e per cui mi sento di giocare, insieme a tante altre persone, questa partita che sta per iniziare.

Perché c'è un momento emotivamente bellissimo che gli sportivi conoscono bene: è quella linea d'ombra che precede di pochi istanti l'ingresso in campo e divide il buio degli spogliatoi dalla luce dello stadio. La prima volta che lo attraversai in maniera dirompente fu una domenica pomeriggio di sole di tanti anni fa, a San Siro: in fila con i miei compagni di squadra, gli avversari in fila lì di fianco, il sottopasso poi i colori e il boato abbaglianti di 80.000 persone.

Prima di quel momento in cui si va in scena c'è tutto quello che hai voluto o potuto fare per prepararti ad arrivare lì, nel segreto di un allenamento, nell'emozione di un'idea, nella solitudine di una sfida, nel timore di giocarsi; dopo c'è tutto quello che vorrai o potrai dimostrare davanti a tutti, la tensione sportiva di giocarsela, la tenacia di non mollare, la forza di essere all'altezza.

Ecco. Io, noi, siamo al confine di quella linea d’ombra e lo speaker sta già chiamando le formazioni. Si entra in campo. Per chi vuole giocare, è il momento di sistemare i parastinchi, allacciarsi bene le scarpe e infilarsi la maglietta.

Io sono della partita.

sabato 11 febbraio 2017

NON E' UN CASO CHE CERNUSCO ABBIA UNA RETE COMMERCIALE COPIATA E INVIDIATA


Qui sotto la traccia del mio intervento nel Consiglio Comunale del 1 Febbraio sull'atto di indirizzo per la possibile espansione del Carosello e gli effetti sul commercio in città.


Uno dei dubbi che vengono mossi è quello secondo il quale il commercio locale sarebbe penalizzato da questo possibile ampliamento. Un ampliamento, lo ricordo, che ha origine e si svilupperebbe comunque sul territorio del Comune di Carugate e che insiste poi per 5.000 mq (circa un campo di calcio) sul territorio di Cernusco sul naviglio, occupando una parte di sponda di una ex-cava rinaturalizzata. E'un dubbio che per me è infondato.

Certo, avrebbe potuto essere un dubbio valido quando il centro commerciale sul territorio di Carugate venne costruito. Ora però non possiamo fare finta che questa struttura non esista e che non sia frequentata da molte persone, del nostro territorio e soprattutto provenienti da fuori.

Se la realtà va affrontata per quello che è e non per quello che vorremmo che fosse, non possiamo far finta che poco più in là ci sia una concorrenza da fronteggiare rappresentata da un nuovo centro commerciale a Segrate, di circa 286.000 mq di SLP; oppure non considerare come siano previsti altri impianti ampliamenti di centri commerciali che impattano sul nostro bacino di influenza, quali il centro commerciale di Cinisello Balsamo, 90.000 mq circa di SLP che si andranno ad aggiungere agli attuali 43.000 mq; l'ampliamento del centro commerciale di Orio al Serio con nuovi 30.000 mq di SLP, arrivando a coprire ua superficie di 140.000 mq; il nuovo ampliamento del centro commerciale di Arese, che porterà gli attuali 90.000 mq do SLP a 150.000 mq (ma quindi qual è la posizione ufficiale della Regione a guida centrodestra?).

Tutti sviluppo che non prevedono alcuna compensazione per il commercio Cernuschese ma solo meno persone che decidono di muoversi da casa per venire dalle nostre parti.

Io credo sia meglio rafforzare quello che sul nostro territorio c'è, in modo non vengano meno le opportunità per giungere qui, da fuori. A noi la capacità di essere attrattivi rispetto a chi arriva, come siamo sempre riusciti a fare.

Non penso che questo possibile ampliamento del Carosello abbia un impatto negativo sul comemrcio Cernuschese anche perchè leggo i dati dell'Osservatorio Regionale del Commercio e vedo che non l'hanno avuto nè l'ampliamento commerciale del 2008, nè quello del comparto ristorativo del 2009: proprio nel 2010 Cernusco ha fatto registrare il numero massimo di attività commerciali (358) e qualche anno dopo, nel 2012, la più ampia superficie di vendita, sia totale, sia unitaria.

Non lo penso anche perchè il percorso che il commercio Cernuschese sta compiendo sta andando oltre la concorrenza del Carosello, configurandosi esso stesso come polo attrattivo di un territorio, con caratteristiche differenti e strutturate.

Sono i numeri dell'Osservatorio Regionale del Commercio ad indicare che in 10 anni (2006-2016) e nonostante la forte crisi degli ultimi 5 anni che ha reso meno evidente questo eprcorso, le attività commerciali sono cresciute del 2% in termini di unità (da 323 a 331) e del 14% in termini di superficie di vendita (da 28.139 mq a 32.042 mq), con una crescita dei negeozi alimentari - quelli che forse esprimono maggiormente la prossimità di un tessuto commerciale - da 30 a 44.

L'atto d'indirizzo oggi in approvazione non è il passo conclusivo dell'allargamento del Carosello, ma un atto di trasparenza per legge non dovuto ma da questa amministrazione voluto.

Contiene interventi a favore del commercio locale tramite un'allocazione periodica di risorse economiche a disposizione - per quanto riguarda il Comune di Cernusco sul Naviglio - del Distretto del Commercio locale, per tutta la durata dell'attività del centro commerciale sul territorio.

Sarà un contributo che rafforzerà ancor più l'immagine di un commercio Cernuschese come attrattivo, strutturato, innovativo e unito (nell'ultima riunione dell'altro giorno per programmare gli eventi di Marzo eravamo in 40), sulla strada compiuta in questi ultimi 7 anni con azioni coordinate in un'ottica di collaborazione pubblico-privato: la realizzazione del Distretto del Commercio "Shopping in Famiglia", la cart "Valore in Comune", le 11 edizioni di feste del commercio locale come il Solo per Oggi, le iniziative commerciali-culturali di Cernusco Jazz o Bike la Martesana, la partecipazione al Distretto dell'Attrattività Sovracomunale "Di terra e di Acqua", con corsi di formazione, contributi per l'efficientamento delle vetrine e un contributo di 100.000 euro per interventi a sostegno della mobilità sostenibile. E anche la storia di Libista e del suo Raviggiolo, che proprio la scorsa settimana è stato argomento del corso di formazione per 1.500 guide turistiche della città di Milano: saranno i professionisti che accoglieranno i turisti internazionali e li accompagneranno, consigliandoli, nelle loro visite sul territorio.

Proprio lo studio sul Commercio cittadino del 2013 e propedeutico alla variante di PGT in materia commerciale approvata allora, indicava un'evoluzione del commercio cittadino su basi solide; la permanenza di attività alimentari estremamente specializzate (soprattutto nella vendita di prodotti freschi e a servizio assistito, come panifici e macellerie), come peraltro avvenuto in gran parte delle realtà della cintura metropolitana milanese; la sostituzione di attività non alimentari marginali, compensata dall'ingrsso di nuovi esercizi ad elevato contenuto di specializzazione; il tutto grazie alla buona situazione insfrastrutturale del Comune, alla presenza di una stazione della Metropolitana Milanese in posizione centrale rispetto all'abitato, e, non meno importante, a diverse iniziative di valorizzazione della vivibilità e dell'arredo urbano del centro storico. Sono tutte condizioni che non sono venute meno.

Non penso dunque che questo possibile ampliamento del Carosello avrà un impatto negativo  sul commercio Cernuschese perchè non è un caso che Cernusco abbia (cito le parole di un ex-responsabile di Confcommercio) "una rete commerciale copiata e invidiata da tutti i Comuni".