sabato 24 ottobre 2015

IL RAVIGGIOLO DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO | RASSEGNA STAMPA DEL GIORNO DOPO

MAGAZINE EXPO2015


A Expo Milano 2015 ha presentato il Raviggiolo di Cernusco. Cos’è?
"Il Raviggiolo è una ricetta tradizionale che è ho reinterpretato e riportato alla vita basandomi su testi antichi ritrovati dal Consiglio Comunale di Cernusco. Si tratta di un raviolo di pasta poverissima, solo farina di grano saraceno, un po’ di farina bianca e di acqua, che racchiude un formaggio fresco a pasta bianca, ottenuto dalla cagliatura di latte vaccino crudo o latte bovino. Il piatto veniva arricchito da un ragù di lumache, burro ed erbe spontanee. Molte città e luoghi rivendicano la paternità del raviolo e da questi testi si evince che potrebbe essere nato proprio a Cernusco sul Naviglio. L’umanista milanese Ortensio Lando, infatti, nella sua opera del 1548 racconta: “Libista contadina lombarda da Cernuschio: fu l'inventrice di far raffioli avviluppati nella pasta, dispogliati detti da lombardi mal fatti”.

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Gli occhi e le parole dello chef hanno raccontato la ricetta e fatto trasparire anche la passione e la soddisfazione di aver realizzato un’idea e le ambizioni dei sognatori di Cernusco, come mi piace definire il Sindaco e tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. Quando il Raviggiolo è arrivato in sala c’è stata una certa emozione, un po’ di suspense e poi il tanto atteso assaggio: una consistenza leggermente rustica grazie al grano saraceno, la delicatezza del formaggio, le lumache cotte alla perfezione e il colore e i profumi delle erbe.

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IL GIORNO (1)


Intenzione dell'Amministrazione è coinvolgere pastifici, ristoratori e imprenditori che sfruttando il volano offerto dalla tradizione puntino invece a un percorso di innovazione per tutta la realtà produttiva locale. [...] Arrivano gli assaggi. Grano saraceno, erbe di campo e lumache a condire il tutto. Il primo boccone è già un'emozione.

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IL GIORNO (2)


Chef, come lo immaginiamo il piatto di Libista?
"Prima di ripensare il raviggiolo ho fatto ricerche, ho letto tanto, tutto quello che ho trovato sulla cucina dell'epoca. Credo di esserci andato vicino. Da questo studio è nato "Il Raviggiolo di Cernusco sul Naviglio", un piatto semplice, pensato per andare contro corrente a un certo modo di interpretare oggi la vita. Per riportare i bambini nei campi".

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IN FOLIO


Con la macchina del tempo il Raviggiolo sbarca a Expo: Cernusco rivendica la nascita del moderno raviolo e lancia un progetto di marketing territoriale presentato alla fiera dell'alimentazione e nutrizione.

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LA GAZZETTA DELLA MARTESANA (1)


Il Raviggiolo di cernusco sul Naviglio è stato  presentato. Ora toccca anche ai cernuschesi (e non) far rivivere nelle loro cucine questa antica tradizione appena riscoperta.

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 LA GAZZETTA DELLA MARTESANA (2)


Lo scopritore della storia di Libista ha un nome ben preciso. Si chiama Luigi Frigoli, ha lavorato come giornalista ed è uno scrittore [ndr - Luigi ha scritto La vipera e il diavolo]. "Volevo che i personaggi del mio libro avessero una base storica. Per questo mi sono documentato con opere dell'epoca. Quando ho letto questo episodio sono rimasto sorpreso e l'ho reso pubblico".

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FUORI DAL COMUNE


La storia di Libista e del Raviggiolo di Cernusco sul Naviglio è ora dunque a disposizione della città, delle sue realtà formative, associative e produttive-commerciali affinchè possano arricchirla con proposte e iniziative per far diventare Cernusco centro di attrazione per coloro che amano la buona cucina tradizionale. Difficile dire se il Raviggiolo riusicrà a raggiungere la fama del vicino Gorgonzola, che ha fatto dell'omonima cottà una delle più conosciuite in Italia, ma di certo si candida per essere una delle novità più interessanti per il futuro di questa città.

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giovedì 22 ottobre 2015

LIBISTA, IL RAVIGGIOLO E CERNUSCO SUL NAVIGLIO PROTAGONISTI A EXPO 2015


La strada che questa sera ci ha portato a Expo, all’interno di Pianeta Lombardia, a parlare di una contadina lombarda vissuta - forse - secoli fa e della sua invenzione “di far raffioli avviluppati nella pasta”, parte da lontano: sono già passati quasi due anni da quando ci chiedemmo per la prima volta cosa avrebbe potuto rappresentare Expo2015 per Cernusco sul Naviglio, una città di 33.000 abitanti alla periferia di Milano, nel territorio della Martesana.

Ci piacque l’idea – fu la risposta e anche l’auspicio - di considerare Expo non solo come un evento, ma anche come un tempo: un tempo per aiutarci a ripensare (o a riscoprire) il senso dell'essere uomini e comunità nel terzo millennio, nella nostra città e nella nascente Città Metropolitana. Ci dicemmo che sarebbe stato bello trovare il modo attraverso il quale un evento così coinvolgente, ricco di contenuti e prossimo territorialmente ma proiettato verso il mondo, potesse lasciare un “sogno concreto” alla città, per il futuro.

Un po’ come fecero alcuni Cernuschesi novantadue anni fa, quando decisero di festeggiare il nascente mercato settimanale cittadino con una grande fiera delle eccellenze agricole e commerciali – la Fiera di San Giuseppe – che ancora oggi, ogni anno a Marzo, ci permette di “fare il tagliando” al nostro essere abitanti di questa città.

Abbiamo così deciso di seguire per mesi le orme di Libista, a volte protagonista, a volte comparsa, in numerosi libri e narrazioni: il giornalista e scrittore Luigi Frigoli, che fu il primo ad incontrarla tra le pieghe della storia e delle storie e a scriverne su un giornale locale, ce ne fece scoprire le caratteristiche simboliche uniche che qua e là era possibile cogliere.

Il cammino nel tempo si concluse la scorsa primavera alla biblioteca Statale di Monaco di Baviera: lì è custodita una copia del 1548 del libro “Catalogo dell'inventori delle cose che si mangiano, delle bevande ch'oggidi s'usano”, scritta dall’umanista Ortensio Lando. In quel libro si racconta - tra finzione e leggenda - di "Libista, contadina lombarda da Cernuschio: fu l’inventrice di far raffioli avviluppati nella pasta".


                
Una citazione, questa, che probabilmente incrocia narrazioni dell’epoca e tradizioni della campagna lombarda e che ci indica il legame di questa pasta ripiena – il raviolo - e dei suoi ingredienti con un territorio, Cernusco e la Martesana che dalla fine del XV secolo era diventato il centro di una delle più importanti opere del genio civile dell’epoca, alla cui realizzazione aveva partecipato anche Leonardo da Vinci.

Erano infatti passati circa settant'anni da quando Francesco I Sforza, nel 1475, aveva messo nero su bianco in un decreto ufficiale che El Navilio nostro de Martexana si sarebbe fatto, dando il via alla sua progettazione: una grande opera inaugurata sul finire del XV secolo e che nascendo dall'Adda sotto l'antico castello di Trezzo, arrivava a Milano a Cascina de' Pomm, per poi interrarsi a San Marco, irrigando con oltre 129 bocche sparse sul suo percorso quasi 25.000 ettari di terreni coltivabili.

Ce n’era abbastanza per costruire un progetto di valorizzazione territoriale che permettesse di mettere in luce Cernusco sul Naviglio come una città ricca di tradizioni e bellezze artistiche, ma con lo sguardo rivolto verso il futuro; esempio – come amiamoci ripeterci – di città a misura d’uomo a pochi passi da Milano.

Lo scorso Marzo – proprio in occasione della nostra fiera - abbiamo messo in circolo la storia di Libista con una serie di eventi e con un sito internet: una suggestione a disposizione della città, delle sue realtà formative, associative e produttive/commerciali, affinché la potessero arricchire fin da subito con proposte e iniziative.

Poi una sera siamo stati a cena nel magico cortile del Pomiroeu di Giancarlo Morelli, a Seregno.

Chef Morelli è famoso in Italia e sempre più nel Mondo per aver legato la sua immagine alla capacità di innovare nella tradizione, denso di genuina passione per le proprie origini e per le origine del cibo.


Verso mezzanotte – quando tutti i clienti se ne erano andati – gli abbiamo raccontato della contadina Libista e gli abbiamo chiesto come se lo immaginasse quel raffiolo avviluppato nella pasta: “lasciatemi qualche settimana per pensarci” ci disse.

Siamo tornati. E abbiamo prima ammirato e poi assaggiato come la storia immaginata intorno a quella contadina e quella di un intero territorio fosse stata riassunta in un piatto – Il Raviggiolo di Cernusco sul Naviglio – archetipo del raviolo e immaginato dallo Chef “per come poteva essere” all’epoca di Libista.


Stasera Chef Giancarlo Morelli lo ha presentato.

C’è la pasta con la farina di grano saraceno, quella che la tradizione vuole coltivata nei territori bergamaschi e bresciani già nel XV secolo e che poi, grazie al Naviglio della Martesana, era trasportata fino a Milano; c'è l'acqua e ci sono le erbe dei nostri campi, a seconda della stagione – questa sera piantaggine, tarassaco e achillea – che proprio il Naviglio e le sue 129 bocche irrigavano; ci sono le lumache, mollusco tipico della campagna lombarda, di una cucina povera diventata oggi ricercata; c'è il formaggio fresco a pasta bianca ottenuto daglia cagliatura di latte vaccino crudo o latte bovino, a ricordo dell’origine agricola della Martesana; non ci sono le uova, ingrediente troppo ricco per una contadina dell'epoca.

E poi c'è la forma: unica, pensata in maniera originale da Chef Morelli per raccontare anche visivamente quell'arte di avviluppare raffioli nella pasta, manualmente pollice contro indice.

Ufficialmente “Il Raviggiolo di Cernusco sul Naviglio" è un'iniziativa sviluppata in occasione di Expo 2015, all'interno di "Cernusco2032: la città dell'innovazione", il progetto pensato dal Comune di Cernusco sul Naviglio per riunire le azioni in tema di attività produttive, new media e ambiente.

Nelle prossime settimane definiremo nei dettagli i prossimi passi da compiere insieme. I più imminenti appaiono il coinvolgimento dei ristoratori e delle attività commerciali della città (alcuni erano presenti e si sono dimostrati davvero entusiasti del lavoro fatto e delle opportunità che possono aprirsi) e un evento che presenti il Raviggiolo in città.

Pensiamo però che tutto quello che nascerà da questa sera sia ancora da immaginare.

Perché è davvero ricca di fascino e significato la possibilità che la storia di una contadina cernuschese, citata in un libro di quasi cinquecento anni fa, possa essere uno degli strumenti attraverso il quale costruire oggi, con azioni concrete, il futuro della nostra città.

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ps: mentre stasera ritornavo verso casa in scooter, pensavo che Cernusco sul Naviglio e i suoi cittadini dovrebbero essere orgogliosi di questa serata tuttaltro che scontata, che ha reso protagonista tutta la nostra comunità al Padiglione Lombardia a Expo: io lo sono davvero.

Grazie a chi l'ha pensata, a chi l'ha realizzata, a chi ha risolto ostacoli insormontabili insieme agli immancabili ultimi piccoli problematici dettagli. Per chi ha voluto viverla dal vivo, la soddisfazione di poter dire "io c'ero".





(le ultime 3 foto qui sopra sono di Roberto Lauretta)

giovedì 15 ottobre 2015

UN'AZIONE CONCRETA E' DECISAMENTE MEGLIO DI UN PUGNO DI LIKE


Al fine di rilanciare e rinsaldare il patto di attenzione e cura della città con i cittadini, il Comune di Cernusco e Cernusco Verde hanno pubblicato lo scorso Dicembre sui propri siti internet il file con il dettaglio dei giorni in cui vengono svolti i servizi di svuotamento cestini e pulizia meccanizzata in oltre 300 luoghi tra vie, piazze e aree della città.

Questa “operazione trasparenza” è stata ben interpretata da diversi cittadini che – giustamente – hanno iniziato a segnalare puntualmente attraverso mail l’eventuale mancato svolgimento del servizio nei giorni prestabiliti: un modo per richiamare Cernusco Verde al rispetto dei propri impegni, alla verifica dell’efficienza del proprio operato e all’esigenza di dare riscontro delle proprie eventuali mancanze.

Quanto descritto dal Consigliere Gargantini sul proprioblog in merito alla sporcizia presente nelle ultime domeniche in alcuni angoli di piazza Ghezzi non rientra in questa fattispecie, poiché il servizio svuotamento cestini avviene in questa piazza nelle giornate di martedì, giovedì e sabato e lo spazzamento in quella di martedì.

Non siamo dunque di fronte né a un disservizio da parte di Cernusco Verde, né a una sua incuria, quanto invece alla presenza di una compagnia di ragazzi che quando si ritrova sulle due panchine della piazza poste sotto gli alberi (negli ultimi due weekend è successo il sabato e non necessariamente in orari notturni), le inonda di rifiuti: per questo non credo che il modo migliore per porre rimedio all’inciviltà delle persone sia quella di moltiplicare all’infinito gli interventi su misura.

Ne faccio anche una questione di costo, certo. Oggi un operatore è in servizio la domenica mattina per lo svuotamento manuale dei cestini in centro e potrebbe staccarsi per un’ora per pulire anche piazza Ghezzi: 1 ora ogni domenica x 25 euro (costo lordo al Comune) x 50 domeniche = più o meno 1.200 euro l’anno. E così per ogni panchina della città trattata come una pattumiera qualche ora prima da qualche maleducato.

Ne faccio però e prima di tutto una questione di crescita della responsabilità civica nel non demandare ad altri quello che può garantire un presidio propositivo (anche verso ai ragazzi stessi) di una piazza centrale (rispetto al quartiere) come piazza Ghezzi, da parte di chi in quella piazza ci abita (e mi ci metto anch’io), ci lavora, vi svolge un’attività educativa e (non ultimo) di chi Amministra la città.  

La questione della pulizia della piazza da parte dei cittadini non era dunque il tema che ho posto scendendo due domeniche fa a raccogliere in un sacchetto i rifiuti lasciati sopra e sotto le due panchine della piazza, dopo che il Consigliere Gargantini era passato di buon mattino a fotografare: a lui, infatti, ho contestato lo scivolone che gli capita sempre più di frequente di compiere con una critica facile facile sui social network per un pugno di like in più, senza dimostrare né profondità di analisi, né volontà di azione.

Queste erano state le mie parole:

“Sono sceso a pulire solo per ricordarci (me compreso) che il tema della civiltà e dell’attenzione alla città viene prima della critica. L’ho fatto volentieri, come i cittadini che già nel quartiere curano un’aiuola o i commercianti che rendono più accogliente lo spazio davanti al loro esercizio. Ci ho messo 5 minuti a pulire, come te a scrivere un post”.


Bene ha ripreso il concetto la domenica seguente questo commento su Facebook:


Concludo con il tema della mancata differeziazione al mercato, sulla quale così mi ero espresso qualche mese fa in due diversi interventi in Consiglo Comunale:

“Un discorso a parte bisognerebbe farlo sul mercato, dove sappiamo che è certamente possibile fare molto meglio. Qui si intrecciano l’esigenza di una pulizia puntuale dell’area, quella di garantire l’accessibilità al parcheggio in tempo utile per garantire l’uscita dei ragazzi dalla scuola adiacente, quella degli orari poco flessibili dei luoghi di smaltimento, quella della disponibilità di personale della Polizia Locale da poter dedicare alla sorveglianza delle operazioni. E’ una sfida che non diamo per persa e contiamo di fare passi in avanti nel corso dell’anno, ma certo non possiamo dire di essere soddisfatti della situazione”.

Non c’era certo bisogno del Consigliere Gargantini per ricordarcelo. Come anche detto non più tardi di due settimane fa sempre in Consiglio Comuale, l’avvento di CEM dal Gennaio 2016 renderà tecnicamente possibile la raccolta differenziata al mercato, che secondo i numeri attuali vale poco meno dello 0,5% della raccolta totale annua. Ciò sarà concretamente possibile perché con CEM verranno superati i limiti che attualmente rendevano impraticabile non tanto nella raccolta, quanto la sua gestione.

Un’azione concreta è decisamente meglio di un pugno di like.


Appendice | Hanno detto:

 
 
 
 
 
 

mercoledì 14 ottobre 2015

VETRINE DEI NEGOZI PIU' BELLE CON IL CONTRIBUTO DEL DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA'


Dopo i percorsi di formazione dedicati ai commercianti iniziati questa settimana sui temi delle tecniche espositive per le vetrine e l’organizzazione di eventi, prende vita venerdì il secondo progetto comune incluso nel programma del Distretto dell’Attrattività (DAT) “Vie di Terra e di Acqua”. Un terzo progetto legato alla comunicazione e al territorio vedrà la luce nei prossimi mesi.

Il Comune di Segrate, in qualità di capofila di questo DAT (di cui fanno parte i comuni di Cernusco sul Naviglio, Melzo, Pioltello, Segrate e Vignate), ha infatti emanato il Bando per l'erogazione di contributi alle MPMI del commercio, turismo e servizi con sede legale o operativa in uno dei comuni del Distretto.

Da Venerdì 16 Ottobre potranno aderire al Bando le imprese che hanno come attività prevalente di impresa (e non di unità locale) una di quelle ricomprese negli elenchi dei codici ATECO allegati al Bando e che presentano le caratteristiche indicate nel Bando stesso.

Sono finanziabili i seguenti interventi di riqualificazione degli immobili fronte strada a livello marciapiede:
- Illuminazione delle vetrine a risparmio energetico;
- Saracinesche a griglia aperta;
- Vetrine (infissi e vetro che consentono efficientamento energetico);
- Arredo vetrine;
- Tende;
- Insegne.

Date di realizzazione e fatturazione per cui si richiede il contributo devono essere compresi nel periodo 7 aprile 2014 - 31 dicembre 2015, mentre il pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 Gennaio 2016; l’ammontare del contributo complessivo è di € 40.000 (euro quarantamila), con un contributo unitario pari ad un massimo del 50% del totale delle spese ammissibili al netto di IVA, in funzione della disponibilità di risorse. Il contributo unitario in ogni caso non potrà essere superiore a € 1.000,00 (euro mille).

L’idea di valorizzazione del commercio locale che stiamo perseguendo a Cernusco negli ultimi cinque anni con un’azione di rete e di integrazione tra i vari operatori, dunque, prosegue e offre un nuovo positivo frutto.

Spero che il sostegno offerto da questo bando possa essere per i negozianti Cernuschesi un’opportunità da poter cogliere, nella consapevolezza che gli investimenti in conoscenza, in strutture e in comunicazione rappresentano i pilastri fondamentali per un’offerta commerciale di qualità come quella che vogliamo garantire nella nostra città.

mercoledì 7 ottobre 2015

UNA TESTIMONIANZA CONCRETA E PROFETICA DI ACCOGLIENZA E DISPONIBILITA'

Questa mattina in Villa Greppi a Cernusco si è tenuta una conferenza stampa non ordinaria: erano presenti il Sindaco Eugenio Comincini, il Parroco della Comunità Pastorale di Cernusco don Ettore Colombo, il responsabile dell’Area Housing Sociale della Cooperativa Farsi Prossimo, Paolo Grassini.

E’ stato annunciato che anche Cernusco aprirà le porte ai rifugiati, accogliendone in prima battuta quattro che verranno ospitati in un alloggio messo a disposizione dal Comune; successivamente altri quattro + due richiedenti asilo saranno ospitati in due alloggi che la Comunità Pastorale sta mettendo a disposizione.

Sono piccoli gesti, certo, ma che al fianco di tante iniziative già messe in campo dalle associazioni e dai volontari della nostra città impegnati su questo versante, ri-impiantano nella vita di Cernusco un segno di testimonianza concreta e profetica (nel senso di "espressione pubblica, fatta davanti ad ascoltatori") di accoglienza e disponibilità senza distinzioni, che da sempre ha caratterizzato la vita della nostra comunità.

Personalmente, mi ricorda l'idealità di Cooperativa Intermedia (la cito perché ho avuto la fortuna di farne parte come volontario dal 2001 al 2006, anno della sua chiusura) e la sua risposta pragmatica nella città e con la città alle difficoltà contemporanee delle persone - fossero italiani o extracomunitari.

Nella lettera aperta che il Sindaco ha scritto alla città anche a nome della Giunta e che riporto integralmente qui sotto, sono illustrati i dettagli del progetto e alcuni spunti che hanno guidato la riflessione di questi mesi per poter predisporre questa azione:


Care cittadine, cari cittadini,

ormai da molto tempo e quotidianamente mass media, giornali e social network non fanno che riportare immagini e notizie che riguardano il tragico quanto straordinario fenomeno dell’arrivo in Europa di migliaia di rifugiati e profughi. Persone che fuggono da guerre e povertà, con la speranza di poter dare ai propri figli e a sé stessi un futuro migliore. Una desiderio che li spinge ad affrontare via terra e via mare viaggi estenuanti, consapevoli di poter trovare la morte invece che la felicità: ma appare a tutti evidente che chi decide di correre un rischio così alto è perché ha valutato ben più grave il restare in patria, con situazioni di guerra, violenza e fame evidentemente invivibili. Questo scenario drammatico a cui siamo costretti ad assistere e davanti al quale non è possibile né pensabile rimanere indifferenti ci interroga.

Dalle istituzioni ed organizzazioni civili come dal mondo religioso è arrivato l’invito, che suona come un vero appello, ad accogliere, aiutare e tendere una mano a famiglie, persone sole e bambini che arrivano nel nostro Paese, di passaggio o per rimanervi e qui cercare riscatto e nuova vita. Quanti cercano asilo politico per fuggire da situazioni catastrofiche non possono restare senza risposta. Un appello davanti al quale la nostra Amministrazione non ha voluto rimanere indifferente perché fermamente convinta che, quando si parla di ragioni umanitarie e di richieste di asilo politico, non ci si possa esimere dal fare la propria parte.

Nel corso dell’estate abbiamo quindi iniziato un percorso condiviso con la Caritas cittadina per poter arrivare ad elaborare un progetto di accoglienza che ci permettesse di dare ospitalità a un numero limitato di profughi, così da offrire loro adeguato accompagnamento durante la loro permanenza.

Questo progetto è costruito insieme alla Caritas cittadina e alla cooperativa Farsi Prossimo, due realtà con decine di anni di esperienza nel campo dell’accoglienza e dei servizi alla persona che già si stanno occupando di gestire l’emergenza profughi sul territorio di Milano e in altri comuni limitrofi.

La nostra Amministrazione ha predisposto un appartamento che può ospitare fino a un massimo di quattro persone. L’immobile è di proprietà del Comune ed era da qualche tempo messo in vendita poiché alloggio isolata rispetto al resto del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (case comunali) e poiché necessitava di ristrutturazione: non essendo stato ancora venduto è stato scelto per poter costruire questo progetto di accoglienza. Sono stati eseguiti alcuni lavori sull’impianto di riscaldamento e – anche grazie alla collaborazione delle associazioni – l’appartamento è stato ripulito e imbiancato, mentre è stato arredato con mobili messi a disposizione dalla Caritas. La Comunità Pastorale della nostra città metterà a breve a disposizione un secondo alloggio che potrà ospitare anch’esso fino ad un massimo di quattro persone.

I profughi che saranno accolti saranno seguiti passo dopo passo dalla cooperativa Farsi Prossimo la quale, oltre che fare da tramite con la Prefettura, riceverà una diaria giornaliera di 35 euro per ogni rifugiato accolto per gestire le necessità degli ospiti. È importante sottolineare questo ultimo aspetto per sgombrare il campo da sterili quanto inutili polemiche: questa Amministrazione non toglierà nulla ai cernuschesi e alla comunità, verso i quali sono confermati servizi e aiuti già previsti. La diaria che la Prefettura riconosce al soggetto attuatore del progetto – cioè la cooperativa Farsi Prossimo – serve a questa per sostenere le spese vive del progetto, le spese dell’alloggio e le spese di vitto; ai rifugiati sono riconosciuti (sempre entro i limiti della diaria pagata dalla Prefettura) 2 euro al giorno per le spese personali.

I rifugiati accolti, d’intesa con la Prefettura, potranno essere impiegati anche in lavori socialmente utili o in piccole manutenzioni di spazi pubblici cittadini: sarà questo un modo con il quale le persone ospitate potranno in prima battuta aprirsi alla città che li accoglie.

Siamo fortemente convinti che la comunità cernuschese sia da sempre sensibile a temi quali l’accoglienza e la disponibilità nel fare la propria parte per il prossimo: molte associazioni e tanti volontari sono impegnati su questo versante. E lo hanno dimostrato più volte, partecipando a iniziative a sostegno dei più fragili e deboli. Interpretando questo sentire comune e accogliendo l’appello rivolto da più parti alle Amministrazioni comunali, abbiamo quindi deciso di fare la nostra parte. Pur piccola, certo, ma costruita con responsabilità e consapevolezza, nel pieno rispetto di chi accoglieremo e della nostra città.

Il Sindaco


venerdì 2 ottobre 2015

VERSO LA CERNUSCO DEL 2032, IN TEMA DI IGIENE URBANA PONIAMO LE BASI PER AZIONI VIRTUOSE NEI PROSSIMI NOVE ANNI

(Per meglio comprendere l'importante e storico passaggio di questa sera in Consiglio Comunale a Cernusco sul Naviglio in tema di igiene urbana, questo il mio intervento a presentazione della relativa delibera)


Il Consiglio Comunale è chiamato questa sera ad approvare lo schema di contratto di servizio e il capitolato tecnico per l’affidamento in house alla società Cernusco Verde del servizio di Igiene Urbana per il periodo 1/1/2016 – 31/12/2024.

Facciamo un passo indietro

Con deliberazione N.4 del 10.02.2015, nell’approvare il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate ai sensi dell’art.1 commi 611 e ss. della legge 190/2014, il Consiglio Comunale aveva approvato l’indirizzo finalizzato a dare corso ad una riorganizzazione della società Cernusco Verde S.r.l., nell’ambito della quale – limitatamente al servizio di igiene urbana – fu deciso di procedere attraverso il seguente percorso:

"Valutazione partecipazione del Comune di Cernusco sul Naviglio alla società CEM Ambiente S.p.A., se si riterrà di procedere con la partecipazione, il Consiglio Comunale sarà chiamato a definire i capitolati e il progetto di scissione parziale di Cernusco Verde S.r.l. con correlata costituzione di una New.co. con contestuale conferimento alla stessa del ramo d’azienda relativo ai servizi di igiene urbana ed affidamento in house da parte del Comune del nuovo contratto pluriennale (nove anni) relativo alla gestione dei servizi di igiene urbana; successivamente il Comune aderirà alla società Cem Ambiente S.p.A. attraverso il conferimento della nuova società, quale conferimento di beni in natura, e procederà alla sottoscrizione delle azioni".

Di seguito, il Comune di Cernusco sul Naviglio, con delibera del Consiglio Comunale N.57 del 15/07/2015 approvò lo schema di protocollo di intesa tra Comune di Cernusco sul Naviglio/CEM Ambiente S.p.A./ Cernusco Verde S.r.l, finalizzato a porre in essere approfondimenti tecnici-economici, organizzativi e strategici onde pervenire ad una valutazione congiunta sui risultati di tali approfondimenti e verificare conseguentemente la effettiva e concreta sussistenza di tutti i presupposti ritenuti necessari per dar corso all’operazione di adesione del Comune di Cernusco sul Naviglio e CEM Ambiente S.p.A. per la gestione dei servizi di igiene urbana. In questo protocollo di intesa le parti si  sono impegnate a dar corso, in esito al positivo riscontro delle predette condizioni (come di fatto avvenuto) e per quanto di rispettiva competenza, al perfezionamento degli atti e dei provvedimenti occorrenti per realizzare l’operazione sopra descritta. 

Il primo passaggio per dare attuazione a quanto sopra è costituito dall’affidamento in house da parte del Comune di Cernusco sul Naviglio a Cernusco Verde S.r.l del nuovo contratto pluriennale relativo alla gestione dei servizi di igiene urbana (escluso il servizio di smaltimento, che va comunque in questa direzione ma trattato a parte) per i 9 anni intercorrenti dal 01.01.2016 e fino a tutto il 31.12.2024: è quanto siamo chiamati ad approvare questa sera.

I contenuti

Dopo oltre 10 anni viene, dunque, aggiornato il capitolato del servizio di igiene urbana di Cernusco e già questa è una notizia positiva visto che la città ha visto crescere nel tempo i propri spazi urbani.

Se volessimo esprimere l’idea di fondo di questo capitolato, potremmo raccontare della volontà di introdurre miglioramenti nel servizio senza oneri aggiuntivi per i cittadini, anzi prevedendo elementi che premino le loro virtuosità in tema di raccolta differenziata per diminuire tali oneri nel tempo. Per realizzare questo obiettivo, un altro principio cardine di questo capitolato è necessariamente la misurabilità dell’efficacia ed dell’efficienza del servizio ma anche – parallelamente – della virtuosità di ogni utente.

Sono tre gli ambiti in cui poter riassumere i benefici di questo capitolato.

UNO – La maggiore efficacia nella gestione

L’arrivo di CEM porterà innanzitutto una maggiore efficacia nella gestione del servizio, conseguenza della maggior forza industriale di CEM, unita ad un aspetto molto operativo per cui il personale dedicato al territorio di Cernusco sarà individuato scegliendolo tra tutte le risorse e le competenze a disposizione di CEM e non solo tra i lavoratori attualmente in forza a Cernusco Verde.

Il parco automezzi sarà dotato di veicoli in grado di rispettare i limiti di peso per il transito nel centro storico definiti dalla Delibera di Giunta Comunale 52 del 10/07/2014: minori disagi per i cittadini e una pavimentazione maggiormente salvaguardata perché meno soggetta a sollecitazioni. Comunque entro Settembre 2017 sarà completata la sostituzione di tutto il parco automezzi con l’introduzione di veicoli nuovi, più efficaci e meno inquinanti.

La raccolta differenziata al mercato, che secondo i numeri attuali vale poco meno dello 0,5% dei numeri totali dell’anno, sarà concretamente possibile perché con CEM verranno superati i limiti che attualmente la rendevano impraticabile non tanto nella raccolta, quanto nella sua gestione.

DUE – La rivoluzione del sistema di misurazione puntuale

Il servizio di raccolta rifiuti è stato introdotto a Cernusco 51 anni fa: questo in approvazione questa sera è il cambiamento strutturale più importante dopo l’introduzione della raccolta differenziata a Cernusco nel 1992 e la raccolta della stessa porta a porta nel 2000, rappresentandone di fatto l’evoluzione.

Parliamo di un sistema di misurazione finalizzato alla tariffazione puntuale dei servizi di igiene urbana che per CEM, lo sappiamo, significa Ecuo Sacco: un progetto sperimentale volto a ridurre la produzione del rifiuto secco indifferenziato e introdurre un sistema tariffario più equo, puntando sulla responsabilizzazione degli utenti e incentivando la raccolta differenziata. Ad ogni utenza viene assegnata una fornitura iniziale di Ecuo Sacchi (di colore rosso) sufficiente per il fabbisogno annuale previsto. L’utente che nel corso dell’anno necessiterà di una dotazione di sacchi aggiuntiva, la dovrà acquistare rivolgendosi all’Ufficio del Comune.

Da capitolato, questo cambiamento è previsto entro Giugno 2016 e porterà con sé la diminuzione del numero delle raccolte settimanali, da due a una.

Al fianco di questa ricerca di virtuosità viene parallelamente accentuata l’azione di controllo attraverso una nuova figura dedicata, quella dell’agente accertatore, con il compito di controllare la differenziazione posta in essere dagli utenti e riportare l’eventuale violazione alla Polizia Locale per arrivare, dopo l’avviso e il mancato ritiro, alla sanzione.

Queste azioni hanno l’obiettivo di migliorare la raccolta differenziata, sia in termini qualitativi, sia in termini quantitativi, alzando la sua percentuale ormai ferma a Cernusco da qualche anno al “65 virgola”. Nei Comuni serviti da CEM la raccolta differenziata si attesta mediamente al 71,5%: stiamo introducendo gli strumenti per rendere dunque raggiungibile entro il 2017 l’obiettivo del 70% che ci eravamo prefissati.

TRE – Attenzioni che migliorano la qualità della vita in città

Non sono rivoluzioni ma attenzioni nell’espletamento del servizio tese a migliorare la qualità della vita in città ed esprimono anche la volontà di dare risposta alle segnalazioni di criticità evidenziate dagli utenti in questi anni. 

Eccone alcune:

- ll conferimento in piattaforma dei rifiuti assimilati urbani sarà esteso alle attività produttive e commerciali;

- Il numero annuo di conferimenti in piattaforma da parte di privati su mezzi commerciali passerà da 5 volte l’anno a 3 volte al mese (verde e ramaglie per un max di 200 kg, gli ingombranti per un max di 500 kg);

- E’ confermato il servizio di ritiro degli ingombranti a domicilio, ma con un numero di raccolte stimato obbligatorio – in caso di richiesta - fino a un numero max di 12 a settimana;

- Nel caso di coincidenza del giorno di servizio di raccolta domiciliare con una festività nazionale o con il Santo Patrono, il servizio di raccolta sarà anticipato o posticipato al primo giorno non festivo. Nel caso in cui le giornate festive si susseguano superando i due giorni, il servizio dovrà essere svolto comunque, anche in giorno festivo concordato con l'Amministrazione Comunale;

Sono previsti 15 servizi straordinari di igiene urbana in occasione di eventi particolari, anche specifici della Città di Cernusco: quelli già evidenziati sono la Fiera di San Giuseppe, la Festa della Repubblica, la Notte di Inizio Estate, le Giornate del Patrimonio, la Festa del Rugby, la Festa del Carnevale; 

- La pulizia dei parchi lungo il Naviglio viene prevista anche il lunedì, giornata che prevede la più alta presenza di rifiuti per l’altro utilizzo delle aree nel weekend;

 - Viene indicato un monte ore annuale di 400 ore per gli interventi di rimozione delle discariche abusive, con la possibilità – nel caso non vengano utilizzate interamente – di destinare le ore ad altre interventi o di portarne “a credito” per l’anno seguente;

 - Allo scopo di favorire la riduzione della quantità di rifiuto compostabile verde, alle utenze che dispongono di sito specifico e che desiderino effettuare il compostaggio domestico, l’azienda affidataria affiderà gratuitamente una compostiera indicativamente da 300/400 litri.;

- Consapevoli dell’importanza delle politiche di comunicazione per la gestione dei servizi ambientali e dei benefici spesso non percepibili in maniera diretta ed immediata che ne possono derivare, sono previste campagne di formazione e informazione per un investimento annuo minimo definito. Il grado di sensibilità nei confronti del problema e la collaborazione che ne consegue possono davvero enfatizzare i risultati o al contrario vanificarli.

Conclusioni

Una maggiore efficacia nella gestione; la rivoluzione del sistema di misurazione puntuale; attenzioni che migliorano la qualità della vita in città: sono questi, dunque, i tre pilastri di un nuovo e migliore servizio di igiene urbana, il cui costo annuale di 3.071.877,10 (iva inclusa) sarà coperto interamente dalla TARI e che per il primo anno prevederà per i cittadini tariffe invariate.

L’obiettivo è ovviamente quello di ridurre queste tariffe a tendere negli anni, per effetto dei minor costi di smaltimento e dei maggior introiti ricevuti dai consorzi a seguito di sezioni di differenziata qualitativamente migliori e quantitativamente maggiori.

Sulla strada verso la nostra Cernusco del 2032, poniamo oggi le basi per virtuose azioni concrete per i primi prossimi nove anni.

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PS: La delibera è stata approvata con 12 voti favorevoli di maggioranza e del consigliere M5S. Si sono astenuti i due consiglieri di Forza Italia e quello della lista civica Persona e città. Contrario il consigliere della Lega Nord.