giovedì 22 luglio 2010

UN CENTRO FEDERALE A CERNUSCO

Questa mattina sono state poste firme importanti che fanno di Cernusco il Centro Federale Nazionale della Federazione Hockey su prato.

Cosa è successo in concreto?
Dopo una trattativa di quasi due anni, le due Associazioni Sportive di Hockey su prato della nostra città - per conto della Fderazione Nazionale e con il supporto fondamentale dell'Amministrazione Comunale, vera regista dell'operazione - prendono in gestione la parte del centro sportivo di via Boccaccio che riguarda il campo di hockey e i campi di calcetto, succedendo ad altro operatore privato.

E' un punto d'arrivo?
No, è un puto di partenza. La volontà della Federazione è quella di investire su Cernusco come centro federale nazionale dove convogliare i ritiri delle nazionali, le manifastazioni europee organizzate in italia, la formazione. Con investimenti per ammodernare e ampliare il centro.

Quali sono gli aspetti positivi per Cernusco?
Dal mio punto di vista vedo:
- immagine;
- presa di responsabilità delle nostre associazioni locali nella gestione;
- valorizzazione di un movimento sportivo dell'hockey cernuschese di alto livello (6 titoli nazionali, 3 titoli europei);
- ottimizzazione utilizzo strutture;
- collaborazione in progetti di formazione sportiva;
- contaminazione nella vitalità sportiva della città;
- indotto commerciale per il nostro territorio;
- opportunità di sviluppo di progetti marketing comuni.

Cernusco: la città dello sport, dove lo sport è di casa

martedì 20 luglio 2010

MA CHE IDEA DI SPORT HA IN TESTA IL NUOVO ASSESSORE?

Nei giorni scorsi per la Newsletter del PD mi hanno fatto alcune domande nel mio nuovo ruolo di Assessore allo Sport. Le condivido con tutti anche sul mio blog perchè credo esprimano bene l'idea di sport che ho in testa e che vorrei realizzare. Il confronto è aperto, l'importante è camminare.

Cominciamo con una domanda un po' personale: come ti senti di fronte a questa nuova e importante sfida?
So che sarà un viaggio irripetibile e accolgo questo compito con l'umiltà di chi vuole comunque imparare e ascoltare; con la consapevolezza dell'importanza del ruolo; con l'entusiasmo di chi spera di fare bene; con la volontà di godermi il viaggio. Sono impaziente di iniziare. Il giusto preoccupato, anche; ma ormai è tempo di andare, le idee sono tante e dobbiamo cominciare subito.

Allora iniziamo: qual'è il punto di partenza?
Partiamo dall'idea: Cernusco città dello sport...dove lo sport è di casa. cernusco è già una città ricca di impianti sportivi e di Associazioni. Probabilmente ora ci è chiesto di fare insieme il salto di qualità raggiungendo uno sguardo d'insieme e la consapevolezza di quanto le Associazioni Sportive stesse e il movimento sportivo siano importanti sia rispetto alla vita cittadina, sia come vetrina della città verso l'esterno.

Qual'è il "campo da gioco" dentro il quale costruire questi obiettivi?
L'immagine di "casa dello sport" porta con sè due risvolti ugualmente importanti: le strutture materiali, in questo caso gli impianti sportivi, ma anche il legame che esiste tra chi abita la casa; dobbiamo ricercare un sentire comune, un'appartenenza e uno spirito di squadra sempre più forti tra le associazioni. Solo se riusciremo a trasmettere questa idea di Città dello Sport riusciremo a far sentire davvero a casa chiunque abbia un interesse nello sport: da chi corre lungo il Naviglio semplicemente per tenrsi in forma, alle associazioni stesse, dalle realtà federali e istituzionali sovracomunali, alle aziende interessate al sostegno e alla comunicazione attraverso lo sport.

Su quali valori si fonderà il tuo lavoro?
Penso che la sfida di chi organizza sport possa essere riaccunta in 3 parole qualificanti: sport vero, leale, di tutti.

VERO: lo sport risponde prima di tutto alle regole di una sana competizione sportiva che ricerca la vittoria e premia la perfezione del gesto atletico, raggiunta attraverso l'allenamento in strutture adeguate, impianti ben gestiti e allenatori formati. Solo uno sport vero è anche educativo.

LEALE: l'idea più semplice e certamente imporante di lealtà sportiva riguarda il fair play sul campo, il rispetto dei regolamenti sportivi, l'attenzione ad una preparazione atletica "non artificiale". Ma va sicuramente oltre, specialmente per le Associazioni Sportive: la buona gestione economica, la conformità alle leggi amministrative, civili e fiscali, il rispetto dei regolamenti comunali, l'uso responsabile degli impianti sono aspetti di lealtà verso i propri iscritti e verso la comunità locale in cui si svolge la propria attività. All'Amministrazione Comunale il compito della trasparenza gestionale del sistema-sport cittadino.

DI TUTTI: uno sport inclusivo che considera lo sport un diritto di tutti abbraccia tantissimi aspetti: l'accessibilità economica; la fruizione da parte di persone di tutte le fasce d'età; la multidisciplinarietà; la proposta di un'offerta sportiva adeguata rispetto alle differenti capacità sportive e atletiche di ciascuno; l'attenzione alle diverse abilità; la declinazione inclusiva e preventiva dello sport rispetto a realtà sociali e fasce d'età a rischio.

Come si passa dalle parole ai fatti?
In questo perdiodo dell'anno l'importante sarà terminare il percorso di progettazione della nuova stagione sportiva iniziato dagli uffici competenti qualche mese fa, in modo che a Settembre si parta senza patemi d'animo e con la definizione chiara di spazi, competenze, vincoli economici.
Credo molto poi nella forza di condivisione di valori che una corretta comunicazione può esprimere. Per questo una prima idea è quella di sviluppare un portale internet dello sport cernuschese, nel quale dare visibilità alle associazioni sportive, alla loro attività e alle loro eccellenze; creare trasparenza e accessiblità alle informazioni per fare e organizzare sport a Cernusco; offrire un rapporto diretto con che esperti in maniera interattiva possano formare gli sportivi cernuschesi, ad esempio, in materia di alimentazione, preparazione atletica, normativa, etc.
Ancora vorrei portare a Cernusco esperienze di eccellenza, come le attività sportive e/o formative di Federazioni oppure testimonianze di campioni che attraverso lo sport hanno espresso valori capaci di arricchire il movimento sportivo cernuschese.
Infine vorrei rendere lo sport cernuschese consapevole protagonista di iniziative che - attraverso la collaborazione con realtà già presenti sul territorio come il CAG o la Caritas - possano esprimere un'attenzione civile e sociale.
Per costruire una città dello sport...dove lo sport è di casa.

lunedì 19 luglio 2010

LA PRIMA USCITA DA ASSESSORE ALLO SPORT


Ieri mattina si è svolto, con partenza e arrivo a Cernusco, il 3° Memorial "Matteo Pombi", gara ciclistica organizzata dalla Cernuschese Tino Gadda e destinata alla catagoria Allievi. E' stata l'occasione per la prima uscita da Assessore allo Sport e ho avuto il privilegio di seguire la gara dall'auto di Radio Corsa: molto bello, anche perchè i partecipanti erano 144, un nunmero signficativo, che non si sono risparmiati in fughe, rincorse, scatti e rilanci.
Questo nuvo ruolo istituzionazle mi ha permesso anche di conoscere persone e dietro le quinte dell'evento.
Innanzitutto i genitori di Matteo Pombi, un ragazzo cernuschese morto alcuni fa in un incidente stradale: per ricordare la sua passione per il ciclismo e la sua militanza nella Cernuschese Tino Gadda, i genitori hanno voluto da tre anni organizzare questa gara che fa correre altri ragazzi, altri figli. La dignità e il coinvolgimento di genitori che sostengono eventi come questo mi hanno sempre commosso, ma sentirmelo raccontare così, dal vivo, da una mamma certamente ancora di più.
Poi ci sono i volontari, quelli che lo sport e la passione per lo sport se li portano scolpiti dentro. Quelli della Cernuschese Tino Gadda sono persone serie e competenti, dal Presidente Navoni in giù, e sono stato impressionato dal vedere i dettagli organizzativi (moto staffette, giuria, servizio radio-corsa, assistenza tecnica, rifornimenti, servizio d'ordine sulle strade, etc.) che devono comunque essere considerati per realizzare un evento su 75km di strade sovracomunali che permetta ai giovani atleti di praticare il proprio sport preferito in sicurezza.
Tra le tante cose che mi hanno detto, me ne sono impressa in testa una: è scoraggiante non avere nuovi atleti anche perchè a Cernusco in pochi sanno che esiste da 40 anni un'associazione sportiva ciclistica. Un po' questa cosa mi ha stupito, perchè per i cernuschesi la Tino Gadda, con i suoi colori e la sua inconfondibile maglia Blu-Bianca-Rossa in mezzo al gruppo, è stata da sempre un mito. Io mi ricordo benissimo le gare organizzate negli anni 70-inizio 80, con arrivo in via Leonardo da Vinci davanti al Bar della Pesa, con la croncaca al microfono di Gigi Merlini e tanta, davvero tanta gente. La nostra associazione ha raggiunto titoli regionali e nazionali nel 1976 e nel 1982! In effetti, Cernusco è cambiata molto in questi anni e tanta gente si è unita alla nostra comunità cittadina senza ovviamente una tradizione sportiva locale comune.
Su questo aspetto e con ben chiara l'idea di sport vero, leale e di tutti che vorrei realizzare insieme alla Consulta dello Sport e alle Associazioni Sportive, mi piacerebbe lavorare su tre aspetti:


  1. Ricondividere l'eccellenza dello Sport Cernuschese nella storia: un modo per affermare anche ai nuovi arrivati a Cernusco che nella nostra città l'organizzazione sportiva è da sempre ad alti livelli. La butto lì: un museo dello sport cernuschese in un luogo dedicato o in alternativa in un'area della biblioteca oppure in uno dei nostri centri sportivi? (nota: o in altro posto da discutere...le sempre minori risorse economiche a disposizione dei comuni non renderanno facile la realizzazione, bisognerà ingegnarsi). La cultura sportiva deve essere esplicita e forse pochi contesti come lo sport hanno bisogno di simboli, colori, foto, testimonianze per creare appartenenza.

  2. Promuovere lo sport cernuschese qui e ora: su questo ho già detto anche in conferenza stampa mercoledì l'idea del portale dello sport cernuschese: illustrativo, promozionale, interattivo, competente. Con un occhio agli sport "minori" e con iniziative speciali per loro (settimane dedicate, porte aperte, etc.).

  3. Offire strumenti condivisi affinchè ogni evento sportivo cernuschese sia qualitativo anche nei dettagli di immagine (per una premiazione sportiva un podio è fondamentale) e nello stesso tempo parte del movimento sportivo cernuschese (un backdrop con un logo comune dello sport cernuschese + gli sponsor, ad esempio).

Sul Centro Sportivo di via Goldoni (dai, troviamogli un nome!!!) alcuni storici problemi stanno per risolversi grazie allo straordinario lavoro di Maurizio Magistrelli che mi ha preceduto e alla tenacia di Roberto Villa. Ma su questo scriverò poi.


Cernusco: la città dello sport, dove lo sport è di casa.

mercoledì 14 luglio 2010

IL GIORNO DELLA PARTENZA

Il giorno della partenza per un lungo viaggio è sempre un po' speciale: il timore per l'impegno da affrontare, il dubbio di avere dimenticato qualcosa di importante da mettere in valigia, la speranza di avere sempre le "pile cariche" per arrivare fino in fondo.

Oggi il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini mi ha affidato le deleghe in materia di Sport, Commercio e New Media.

Sarà un viaggio irripetibile e accolgo questo compito con l'umiltà di chi vuole comunque imparare e ascoltare; con la consapevolezza dell'importanza del ruolo; con l'entusiasmo di chi spera di fare bene; con la volontà di godermi il viaggio.

Sono impaziente di iniziare. Il giusto preoccupato, anche; ma ormai è tempo di andare. Teniamoci in contatto e fatemi un "in bocca al lupo!".

venerdì 2 luglio 2010

10 ANNI FA

Eccoli qua i miei primi 10 anni ad Eurosport. Il primo giorno di 10 anni fa era un giorno dopo...il giorno dopo il Golden Gol di Trezeguet a Toldo nella finale di Euro2000. Sky era ancora al di là delle Alpi e da noi c'erano Telepiù e Steam; Telemontecarlo sarebbe diventata La7 solo di lì a pochi mesi. Eurosport.com era on line proprio per le Olimpiadi Australiane di quell'anno, Eurosport2 e Eurosportnews probabilmente erano solo un business plan; Eurosport Mobile pura fantasia. Il WTCC era ancora ETCC, la Juve vinceva sempre e ovunque, l'Inter mai. Torino 2006 era già Torino 2006 da un annetto e sarebbe stato il più grande evento di questi 10 anni: un'Olimpiade in Italia preparata e vissuta. 3 sedi cambiate in 10 anni...anche fisicamente ne abbiamo fatta di strada!