mercoledì 31 ottobre 2007

PENDOLARI MI-RO-MI

I voli Milano-Roma (e viceversa) infrasettimanali, soprattutto nell'eccezione "prima mattina - serata", sono dei veri e propri viaggi di manager pendolari, molto manager snob, poco pendolari nell'eccezione più popolare e metropolitana.
Le due cose combinate propongono caricature di manager rampanti e affermati uomini d'azienda stile "non devo chiedere mai", purtroppo nemmeno "permesso" negli stretti passaggi della cabina dell'aereo. Oppure stile "non devo aspettare mai", nemmeno a salire sull'aereo e a sedermi se il posto assegnato non è vicino il finestrino ma giusto all'inizio della fila. Oppure stile "non sa chi sono io", per saltare una coda o salire sul pulman che porta dall'aeroporto all'aereo e viceversa e piazzarsi davanti alla porta - per essere tra i primi a scendere, quasi che l'aereo possa partire senza qualche passeggero.
E' una divagazione, figlia di una giornata - quella di oggi - passata sulla tratta Milano/Roma/Milano, anch'io pendolare post-moderno, a volte nauseato dall'italiano medio (ma spesso, purtroppo, up-market) che porta la propria maleducazione anche nei cieli d'Italia.

martedì 30 ottobre 2007

BRAZIL 2014

La notizia dell'assegnazione dei Mondiali di calcio al Brasile per l'edizione del 2014 mi coglie mentre scollino sotto la neve con la mia macchina il passo del Foscagno. Contrappasso sportivo e temporale.
Un Mondiale che si gioca in Brasile è come fare una convention di petrolieri in Arabia Saudita, dare appuntamento a tutti i pinguini del mondo al Polo Nord, riportare un professore di storia indietro nel tempo all'epoca dei Greci e dei Romani. E' il calcio che torna non dove è nato ma dove è diventato spettacolo e passione, dove si è intrecciato con la vita - spesso fatta di povertà, dove ha fatto nascere campioni entrati nei sogni e nell'immaginario di appassionati di tutto il mondo.
L'unico mondiale in Brasile è fatto fino ad oggi di giornali dell'epoca, di racconti alla radio. E' la tragedia del Maracanà, 16 Luglio 1950, Brasile - Uruguay 1-2. E' il gol del vantaggio di Ghiggia a 9 minuti dalla fine della partita. E' il capitano dell'Uruguay Obdulio Varela che alza la Coppa davanti a 150.000 tifosi brasiliani ammutoliti. E' la cronaca che diventa storia e poi leggenda e poi letteratura. E' un racconto di Osvaldo Soriano. Fùtbol. Allo stato puro.

giovedì 25 ottobre 2007

MODENA SKIPASS

Si svolgerà anche quest'anno a Modena - dall'1 al 4 Novembre - SKIPASS (www.skipass.it), XIV Salone del turismo, degli sport invernali e del freestyle. Ci sono stato lo scorso anno e mi aveva impressionato il gran numero di persone presenti e la loro giovane età, segno di una vitalità del settore non secondaria. I numeri parlano chiaro in tal senso (fonte La Gazzetta dello Sport): 6 milioni di turisti scelgono la montagna ogni inverno, 2.450.000 di loro sono praticanti di discipline invernali (2 milioni per lo sci, 450.000 per lo snowboard). Il fatturato diretto creato dalla stagione invernale è di 3,9 miliardi di euro, con un indotto complessivo di 12,3 miliardi. E se si pensa alla montagna in generale (estate + inverno), il turismo montano rappresenta l'11% dell'intero fatturato turistico italiano, con 243 milioni di presenze.
Eppure.
Eppure la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) è riuscita a organizzare la propria attività quest'anno solo grazie al prestito di 3 milioni di euro da parte del CONI, visto che il bilancio è passato da un positivo di 2.159.000 euro del 1995 a un negativo di 835.600 euro del 2006, con il fondo negativo di 3.700.000 euro nel 2004, in piena preparazione verso le Olimpiadi di Torino.
Una delle colpe, come spesso accade, è appioppata dai protagonisti alla TV, o meglio alla non-presenza della TV (sempre su Gazzetta): "Basta con tutto quel calcio in TV" è la sentenza di Giorgio Rocca. "Non mancano gli appassionati, manca la TV che non fa vedere le nostre gare" aggiunge Sabina Valbusa.
Se mi è permesso un dato, segnalo che su Eurosport - che ogni anno dedica oltre oltre 600 ore di trasmissione agli eventi sportivi invernali - sono stai 143 milioni gli europei che la scorsa stagione hanno visto almeno un evento di wintersports.
Dando per scontato il solito discorso sul ruolo in Italia della TV pubblica, chiudo allora con il rilievo mosso da Vittorio Tallia (Presidente del Pool che fornisce il materiale tecnico agli atleti) che commenta: "A chi finanzia lo sci serve più professionalità da parte della Federazione". O delle Federazioni, visto che solo l'Austria se la passa bene (ma da anni ha lavorato sul marketing), mentre la Germania è sull'orlo del fallimento e la Norvegia, la Francia e la Svizzera l'hanno evitato qualche anno fa.

mercoledì 24 ottobre 2007

LONDRA, DAL FINESTRINO DI UN TAXI

Londra vista così, dal finestrino di un taxi, è qualcosa di bello e irraggiungibile. Toccata e fuga al 125 di Shaftesburry Avenue dove c'è la sede di Yahoo! Europe, volo delle 7.40 da Linate, ritorno a Linate alle 23.00 (sul volo Alitalia pieno solo per meno della metà dei posti di pendolari paneuropei assonnati...). In pratica, una mazzata, con l'aggiunta di non poter vedere la città per bene.
Londra dal finestrino di un taxi è il centro stracolmo di gente che aspetta autobus, bici (da corsa!) di impiegati che vanno e vengono dal loro posto di lavoro, è l'Heatrow Express pulito e in perfetto orario da Paddington Station nonstante stiano girando sul binario uno spot pubblicitario, è un buonissimo muffin ai mirtilli con nel centro la crema di mirtilli (ma che buono era! Peccato per il caffè lunghissimo...). La gente a Londra si ammassa, crea "mondo", un po' come a New York; a Parigi - forse per questi viali larghissimi e lunghissimi, la gente si muove e si disperde. L'ho già scritto una volta: a Parigi la gente è francese o turista, a Londra è internazionale.
Harrods costringe in un angolo la festa delle zucche e i suoi commessi già addobbano il negozio - distaccamento aeroportuale dei celebri magazzini - con festoni e alberi: il Natale è alle porte e promette vendite certamente più impolrtanti della festa di maghi e streghe!

lunedì 22 ottobre 2007

GOLDEN SKATE AWARDS

Sabato sera scorso ero al Forum di Assago (come dice Dario de Stefanis, il Palavela di Torino è tutta un'altra cosa...) ad assistere alla prima edizione del Golden Skate Awards, manifestazione di pattinaggio su ghiaccio che offriva l'esibizione dei migliori atleti mondiali di questa disciplina. Eurosport è media partner e dedicherà all'evento 2 ore di programmazione giovedì 1 Novembre a partire dalle 18.15. Sabato sera il Forum era esaurito (biglietti dai 33 euro dell'ultimo anello agli 88 euro del parterre, nemmeno poco...) e lo spettacolo - forse un po' troppo lungo nello svolgimento - è stato certamente all'altezza.
Dopo le Olimpiadi di Torino il pattinaggio ha ormai sfondato la barriera dello sport per approdare nell'area dell'intrattenimento: il programma "Pattinando sotto le stelle" su Rai ne è stato l'esempio. In effetti la presenza anche a Milano di un vasto pubblico di famiglie e di donne sugli spalti (su Eurosport - tv tradizionalmente maschile - il target è addirittura oltre 65% femminile) conferma questa impressione, spalancando ancora di più al pattinaggio l'ampia platea extra-sportiva.
Tornando all'evento del Forum, malgrado l'ovazione sia stata riservata alla nostra (e testimonial Lancia) Carolina Kostner (ma poi emozionata e sdraiata sul ghiaccio per due volte), il mio preferito è stato come sempre l'oro olimpico Evgeni Plushenko, made in Russia. Premio alla carriera al duo Fusarpoli-Margaglio, che certo pagano gli anni di gloria ormai alle spalle.

venerdì 19 ottobre 2007

NO NORMAL SPORT IN ABNORMAL SOCIETY


Scrive bene oggi Maurizio Ricci su La Repubblica, "in tutto il mondo lo sport è anche politica, ma solo in Sudafrica uno sport - il rugby - è anzitutto politica". In tutte le nazioni lo sport è identità nazionale - lo sappiamo bene noi da italiani, da Bartali che scongiura una guerra civile in Italia vincendo inaspettatamente il Tour de France a Cannavaro che alza la Coppa del Mondo a Berlino contro tutti.

Per anni il rugby è stato in Sudafrica lo sport degli Afrikaner: 2 milioni di bianchi arroccati nel loro isolamento da dominatori e 44 milioni tra meticci (4) e neri (40) sistematicamente fuori dai campi di gioco, dalle squadre importanti, dalla nazionali. E si sa, giocare a rugby sui sassi e non sui prati verdi non è il massimo della vita.

Questo weekend si gioca in Francia la finale del Campionato del Mondo di Rugby: Inghilterra - Sudafrica. Sono passati 12 anni dal 1995 quando una vittoria - quella del Sudafrica ancora dei bianchi ma finalmente contaminato da 1 nero, contro la temibile Nuova Zelanda - unì un popolo, con quella coppa consegnata a Johannesburg dal Presidente Mandela con la maglia della nazionale regalatagli dal Capitano Francois Pienaar.

Domani due neri insieme a 13 bianchi tenteranno di riportare nel continente africano la coppa, consapevoli che anche questa volta una palla, ovale o rotonda che sia, peserà idealmente molto di più del solito, sospinta da 44 milioni di persone. Saranno loro - i due "colorati" - l'arma in più del Sudafrica, con la loro corsa, la loro velocità, la loro forza: i bianchi sudafricani giocheranno per loro. Per confermare definitivamente che "No normal sport in an abnormal society", non può esistere uno sport normale in una società anormale (motto dell'African National Congress nel 1995 contro l'apartheid nello sport).

mercoledì 17 ottobre 2007

RALLY DI SANREMO


Si è svolto qualche settimana fa il Rally di Sanremo. Per chi era ragazzo tra gli anni 70 e gli anni 80, questo era - in Italia - IL rally, unica tappa italiana del Campionato Mondiale che portava in Liguria qualcosa come 100.000 appassionati. Da qualche anno il Mondiale è accolto in Italia dalla Sardegna, che in questo momento si può permettere di coprire gli alti costi organizzativi. Il pubblico - anche perchè un'isola è sempre più disagevole da raggiungere - non è ai livelli del Sanremo che fu. Sanremo non ha voluto, però, far morire il suo rally. Sono ripartiti da zero ma con l'entusiasmo di sempre e l'esperienza di 49 edizioni alle spalle. Proprio ieri ho incontrato il Presidente dell'ACI di Sanremo, l'Architetto Sergio Maiga, che insieme alla figlia Nicol e ad altri appassionati non si è dato per vinto e sta riportando Sanremo ai fasti che furono: appunto qualche settimana fa si è corsa a Sanremo la tappa italiana dell'IRC - International Rally Challenge. Creato da Eurosport, l'IRC ha già coinvolto tante case automobilistiche - corre anche il Team Abarth della Fiat - e appassionato tanti fans: 30.000 per la gara in Liguria. L'anno prossimo - dovrebbe essere ancora l'ultimo weekend di Settembre - sarà la 50esima edizione del Sanremo: stanno davvero preparando le cose in grande.
Finale sulla qualità della vita dopo la visita ieri in Liguria: che bello sarebbe lavorare lì invece che a Milano...

lunedì 15 ottobre 2007

BLOG ACTION DAY: SPORT E AMBIENTE

Oggi 15 ottobre 2007, milioni di blogger in tutto il mondo si uniranno per focalizzare l'attenzione di ognuno su una sola, importante problematica: l'ambiente. Ogni blogger che aderisce a questo Blog Action Day scrive un articolo sull'ambiente, in modo del tutto personale e collegato all'argomento del suo blog. Lo scopo è far parlare tutti di come costruire un futuro migliore.

Quest'anno la livrea della scuderia Honda nel Mondiale di F1 - che si concluderà in Brasile il prossimo weekend - era davvero particolare: raffigurava l'immagine della Terra al posto della pubblicità e dei logo degli sponsor. E' stata ovviamente prima di tutto un'operazione di marketing, dettata sia dalle nuove regole sugli sponsor del mondo del tabacco che erano soliti ricoprire e colorare le auto da corsa, sia dal "tema ambientalista" che è tornato prepotentemente di moda. Operazioni marketing di questo tipo - seppure idealmente positive - sono sempre un po' al limite: sono infatti anche il tentativo di "ripulire" l'immagine di un'azienda che di mestiere fa auto inquinanti con un'operazione che esprime la preoccupazione per l'inquinamento stesso. E' la stessa perplessità che avevo letto in una ricerca nella sponsorizzazione da parte di Mc Donalds dei Giochi Olimpici: un'azienda che per mestiere fa cibi tendenzialmente "ingrassanti" che sponsorizza l'espressione massima dello sport. A mio avviso la gente, i consumatori, percepiscono una distonia nella comunicazione, uno scollegamento tra quello che si fa e quello che si comunica. Sono operazioni che devono essere accompagnate per forza di cose da fatti concreti, che ne so, nel lancio (magari!) di un'auto non inquinante a basso costo e molto performante che dica chiaramente un impegno in quel senso. Per tornare al progetto Honda, qualcosa ovviamente è stato proposto: tramite il sito www.myearthdream.com, chiunque lo desiderava ha potuto mettere il proprio nome sulla vettura. In cambio, ha dovuto semplicemente fare una donazione a favore di un'organizzazione ambientalista. E' stato un successo?

venerdì 12 ottobre 2007

L'INTER E LO SPORT DI BASE

Oggi, in queste ore, si sta firmando un importante accordo.
Per la prima volta in maniera uficiale un Club di calcio di Serie A destina dei soldi allo sport di base, in particolare lo sport negli oratori. Questa la lettera scritta dal presidente del CSI Massimo Achini alle Società Sportive interessate.

"Ormai possiamo dire che il protocollo d’intesa tra Csi e Inter a favore “dello sport in Oratorio” è cosa fatta. Basta andare sul sito dell’Inter per rendersene conto.
Si tratta di un accordo storico.
Per la prima volta un club professionistico di calcio sottoscrive un documento ufficiale per sancire un’alleanza a favore del nostro sport.
Quali sono i punti salienti di questo protocollo?
La piu’ importante riguarda un forte sostegno all’attività giovanile in Oratorio.
Inter sosterrà i costi di iscrizione delle 512 squadre che attualmente risultano iscritte alle categorie Big Small, Esordienti, Giovanissimi, Ragazzi di calcio a 7.
Sembra incredibile ma è così…
In tempi brevi (entro novembre) provvederemo a restituirvi le quote di iscrizione di queste squadre… e così parteciperete ai campionati giovanili di calcio a 7 gratuitamente.
Non solo. Tanto per fare un altro esempio ritorna l’Oratorio Cup con 132 squadre al via e con un’edizione ancora piu’ viva e piu’ bella delle precedenti (e con l’iscrizione ancora completamente gratuita).
Domani, quando mi troverò seduto al tavolo per firmare insieme al Presidente Moratti questo storico accordo proverò sicuramente un’emozione forte.
Si tratta di un sogno che si realizza. Un sogno al quale abbiamo lavorato pazientemente per anni senza mai demordere.
Firmare quel protocollo significa prima di tutto prendere atto di una cosa che mi riempie il cuore di gioia. L’operato delle Vostre società sportive viene riconosciuto; viene riconosciuto il prezioso lavoro educativo che svolgete; viene riconosciuto il fatto che lo “ sport in Oratorio” rappresenta una realtà importante che deve essere valorizzata e sostenuta.
Sento il bisogno di dire grazie al Presidente Moratti ed al Dott. Paolillo per aver creduto in prima persona nella proposta che gli abbiamo fatto. Sono persone che hanno davvero l’Oratorio nel cuore.
Sento il bisogno di dire che un’alleanza “intelligente” con il mondo dello sport professionistico è una strada che puo’ fare del gran bene alle nostre società sportive.
Lo potevamo sostenere anche ieri (vedi Sparkling tanto per fare un esempio..) ma lo possiamo dire con maggior forza oggi dopo aver messo una firma ad un accordo che resta unico nel panorama sportivo italiano".

giovedì 11 ottobre 2007

GIORNATA DELLO SPORT PARALIMPICO

Oggi è la giornata nazionale dello sport paralimpico, cioè dello sport per atleti con disabilità fisica.
L'appuntamento, nato dalla collaborazione tra il Comitato Italiano Paralimpico e la Fondazione Enel Cuore Onlus, sarà l'occasione per esibizioni sportive che coinvolgeranno tutti, ragazzi disabili e normodotati, nel segno della piena integrazione e di un concetto di sport che non fa nessuna differenza.
Ospiteranno contemporaneamente l'evento: Bari, Bologna, Genova, Gubbio, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino
Per partecipare idealmente a questa giornata, inserisco qui di seguito un post del mio precedente blog, postato nel Luglio 2006, pochi giorni dopo la vittoria di Alex Zanardi in una gara di FIA WTCC.

"Ho avuto la fortuna di incontrare per la prima volta Alex Zanardi lo scorso febbraio: ci siamo trovati a cena allo stesso tavolo per un evento, a Torino. Per chi non lo sapesse, Alex è un pilota d’auto italiano che, dopo anni da protagonista in vari campionati italiani e mondiali, è approdato con alterne fortune in Formula 1 e ha poi vinto per ben due anni consecutivi (1997 e 1998) il campionato INDY negli Stati Uniti (è un po’ la loro F1, ma su circuiti ad ovale): oltre alla celebrità per i due campionati vinti, Alex è un autentico idolo tra gli appassionati per un sorpasso a Bryan Herta alla famosa curva del “cavatappi” di Laguna Seca. Il 15 settembre 2001 la tragedia: impegnato in una gara a Dresda, in Germania, Alex perde il controllo della vettura al rientro da un pit-stop e viene centrato in pieno dall’auto dell’italo-canadese Tagliani. La corsa all’ospedale gli salva miracolosamente la vita, ma gli vengono amputate entrambe le gambe. Oggi Alex, che cammina grazie a due protesi, è ancora un pilota. Sembra incredibile, ma il 19 ottobre 2003, a Monza, Alex è tornato a correre nel Campionato Mondiale Turismo, vincendo anche una gara lo scorso anno in Germania (come dice lui, “la prima volta che nello sport un atleta diversamente abile ha battuto atleti normali”). Io c'ero quel giorno a Monza. Vedere la BMW di Alex arrivare sulla pit lane e schierarsi in posizione di partenza mentre tutta la tribuna completamente "Rosso Alfa" gli tributava una fantastica standing ovation è stata una delle più belle emozioni sportive a cui ho assistito. Da buon romagnolo quella cena a Torino è trascorsa con il piacevole racconto di decine di aneddoti della sua carriera e della sua vita. Alex racconta di piloti, di sport e di passione; non si vergogna di raccontarci di come si “costruisce” le gambe, nell’officina vicino a casa; di come la sua esperienza è sostegno vero a tanta gente. E con un pizzico di orgoglio, ci dice che il suo incidente a Dresda era catalogato dal prontuario della NASA come “di sicuro decesso per la persona coinvolta”. Beh, la NASA, qualche mese dopo, ha dovuto aggiornare il suo prontuario".

mercoledì 10 ottobre 2007

VASCO DA GAMA, DIVAGAZIONE SUL TEMA


Vasco da Gama non è solo una famosa squadra di calcio brasiliana. Vasco da Gama è stato soprattutto il navigatore portoghese che a cavallo tra il 1.400 e il 1.500 raggiunse l'India doppiando Capo Verde. Nel mio ultimo viaggio a Lisbona qualche settimana fa ne ho visto la tomba - qui a fianco la lapide che ne ricorda le gesta - al Mosteiro dos Jéroimos, sul porto. A me la figura di Vasco da Gama ha affascinato, soprattutto per il coraggio di aprire frontiere, di scoprire cose nuove, espressione dell'uomo che non si ferma al suo essere ma esprime costanttemente la voglia di andare oltre. L'interpretazione di Fabio, mio collega, è diametralmente opposta. Vasco da Gama è stato una sorta di Bill Gates di quel secolo, appoggiato dai capitalisti dell'epoca per aprire nuove opportunità commerciali e di potere, da raggiungere attraverso il lavoro degli schiavi e causa prima - anche se magari non volontaria - di tutta la politica coloniale di occupazione dell'Europa nel Mondo.
Non ho conclusioni, era una divagazione sul tema.

GIOCOSPORT MINIBASKET

Ieri, a Milano, la Federazione Italiana Pallacanestro ed in particolare il Presidente Regionale Lombardo Enrico Ragnolini hanno presentato la seconda edizione del progetto Giocosport Minibasket - Insieme per crescere ed Educare giocando. Il progetto è destinato ai ragazzi delle scuole primarie e si pone i giusti obiettivi dello sport per i ragazzi: strumento di formazione educativa e culturale, valore sociale, ecc. Bella iniziativa. Del basket mi ha sempre impressionato la grande capacità di "lavorare" brillantemente sulla fascia dei ragazzi, con idee e progetti innovativi, in assoluto contrasto con poi il movimento professionistico, che viene schiacciato dalla concorrenza del calcio, che sovrappone i momenti Top della Nazionale con quelli della Pallavolo, che non trova spazio sulle TV in chiaro. Il basket professionistico italiano raccoglie - secondo me - molto meno di quanto semina.
In coda alla presentazione ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Charly Recalcati proprio su basket, tv, Nazionale. La ferita per l'Europeo perso così presto è ancora molto viva, soprattutto in un allenatore appassionato del suo lavoro come Recalcati.

martedì 9 ottobre 2007

JUST FOR FUN

Giusto per farci quattro risate, visto che oggi è anche a casa mezzo rotto, ecco le previsioni di Mago Mecella prima dell'importante trittico di partite (Fiorentina 2-2, Inter 1-4, Manchester 0-1) della Roma. O meglio, come direbbe lui, dell'AS Roma. La "valletta" al suo fianco è Stefania (milanista); la faccia perplessa a fine video è di Matteo (juventino).

lunedì 8 ottobre 2007

PABLO SANCHEZ LOPEZ


Ho partecipato ieri sera, a conclusione del weekend motoristico di Monza, alla serata di premiazione dell'International Formula Master, nuova competizione legata al WTCC e riservata a piloti giovanissimi (http://www.formulamaster.net/). Ho avuto il piacere di cenare al tavolo con le persone di "Alan Racing Team": ho conosciuto i proprietari, i Signori Locatelli - marito e moglie - di Cologno Monzese, in questo mondo per passione (la loro attività è produrre pompe) e che in vent'anni hanno fatto correre oltre 60 piloti. Una bella storia la loro. Quest'anno, una macchina della Formula Master l'hanno affidata al giovanissimo messicano Pablo Sanchez Lopez: nato nel 1990 e pilota più giovane del Campionato, si è classificato terzo nella classifica finale, cogliendo anche un successo - il primo della sua carriera. C'era anche lui al tavolo ieri sera ed è - oltre che molto simpatico - quel giusto "pazzo" e irriverente come i più forti piloti a volte sono. Se devo fare un nome per il futuro, faccio il suo.

TRA I 52.000 DI MONZA

E' stato come sempre fantastico. Se c'è un pubblico del WTCC che non tradisce mai, quello è il pubblico di Monza. 40.000 nel 2005, 45.000 l'anno scorso, 52.000 ieri, per una bellissima giornata di motori, di festa, di passione. Lo spettacolo non è mancato e lo hanno fatto i piloti (ho portato fortuna a Larini...secondo con la Sua Chevrolet in gara 2), le gare e appunto il fantastico pubblico sugli spalti.
Il bello del WTCC è la prossimità con i piloti e con le macchine. Passeggiando per il paddock è possibile davvero imbattersi nei piloti, che addirittura si presentano tutti insieme al pubblico per la sessione autografi.
Ora il campionato chiuderà la stagione con la sfida finale di Macau e due piloti - Priaulx di BMW e Y. Muller di Seat - a pari punti a contendersi il titolo. Appuntamento a Monza il prossimo anno, ancora la prima domenica di Ottobre.

mercoledì 3 ottobre 2007

E' STATO UN PRIVILEGIO

E' stato un privilegio condurre questa sera la trasmissione radiofonica di RCS 93.9 di "Persona e città" dedicata a "Sport e disabilità" (nella foto sono in studio con due Assessori del Comune di Cernusco): anche le mail degli acoltatori e i loro apprezzamenti per la puntata sono stati importanti, soprattutto perchè il tema era particolarmente difficile, da trattare e da ascoltare.
Personalmente, "mi porto a casa" un bellissimo concetto espresso dall'intervento telefonico di Marco Calamai, da 12 anni lontano per scelta dalle panchine della Serie A1 di basket e impegnato in un progetto di integrazione di ragazzi diversamenti abili attraverso la pallacanestro: i ragazzi disabili non devono fare sport (solo) per fini terapeutici ma, così come noi possiamo scegliere di andare a fare una partitella di calcetto per stare insieme ad amici, anche loro devono avere a disposizione strutture e ambienti che permettano loro di fare sport solo per divertimento, nel più puro spirito ludico del gioco. Idea bellissima.
Ermanno

SPORT E DISABILITA' IN RADIO

Questa sera, per chi abita nella zona Est di Milano, appuntamento su Radio RCS 93.9 con la trasmissione "Persona e città". Si parlerà di "Sport e disabilità", con gli interventi telefonici - tra gli altri - della Dottoressa Annamaria Arpinati (Direttore Regionale di Special Olympics Italia) e di Marco Calamai (Allenatore di basket, già di Serie A1, impegnato nel progetto sperimentale di basket con la disabilità mentale grave).
Ermanno

lunedì 1 ottobre 2007

ROBERTO "TREZEGUET" BERTINI


This is the photo at the end of the big football match played last Thursday during the Sales Seminar of Eurosport in Obidos (Portugal). Of course, it has been a great match also for the presence of 2 World Champions from Italy :-). Special mention for Roberto Bertini, from London, for the last fantastic goal at the last minute of the match, like Trezeguet during Torino-Juventus of yesterday evening :-).
e.