giovedì 31 maggio 2007

LA “STRANA” GENTE DEL GSO

Ieri sera, riunione allenatori calcio.
Alcuni argomenti trattati mi hanno ricordato quanto avevo scritto lo scorso Dicembre in un mio articolo su "Nuova Voca Amica". Creo ancora in tutto questo.
L'articolo lo riporto qui di seguito, nella speranza che questo GRAZIE possa essere riproposto nell'Open Day di dopodomani.

Ermanno

"Lo scorso 27 Novembre ho avuto il piacere, insieme ad Andrea Brizzolari, di rappresentare il GSO all’Assemblea di Zona 5 del CSI, a San Maurizio al Lambro: un incontro, come ha ricordato il Presidente Provinciale del CSI Massimo Achini, per “ascoltare le società sportive, le loro esigenze, le priorità, per immaginare insieme il futuro dell’associazione”.
Dopo vere e proprie “full immersion” nel mondo del GSO, questi incontri sono sempre molti utili anche per capire se la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e per capire a che punto è il GSO nel suo cammino di crescita.
Non è stata una serata banale.
Innanzitutto non è stata banale nei numeri, visto che erano presenti i rappresentanti di 24 società sportive della zona e anche considerando che era un lunedì sera (e cioè dopo un weekend sportivo con i ragazzi) è stato sicuramente un successo.
Il presidente Achini ha introdotto la serata ricordando le due linee guida che hanno contraddistinto il lavoro del CSI Milanese in questi anni: un’attività sportiva rivolta in primo luogo (ma non solo) ai bambini e un’attività sportiva di qualità (organizzativamente e sportivamente). Beh, sono esattamente due delle tre idee (la terza è la ristrutturazione degli impianti) che abbiamo seguito tutti noi per rilanciare il GSO negli ultimi cinque anni! Di passi per migliorare certo ce ne sono ancora (o come mi diceva Andrea in macchina tornando a casa, “le criticità da affrontare”), ma certo credo dobbiamo essere tutti felici di quanto abbiamo costruito.
Dopo l’introduzione del Presidente, spazio alla discussione. E anche qui non è stata una serata banale, perché ben oltre la metà dei rappresentanti di società presenti ha ritenuto opportuno prendere la parola e intervenire per avanzare proposte, dare suggerimenti, condividere problemi. In ciascuna delle loro riflessioni traspariva una passione grande per i propri ragazzi, per i propri gruppi sportivi, per il proprio impegno di volontari. Se mi è permessa una considerazione di carattere generale, è stato bello avere ancora una volta la conferma di come nel "sottosuolo" della nostra società moderna, lontano dai riflettori dei media, nel silenzio mediatico delle periferie metropolitane, viva uno "strano" popolo di gente altruista, dalla parte dei più deboli, umile, capace di slanci di gratuità che, attraverso lo sport, coinvolgono, creano "ponti", educano, accolgono.
Pensavo alla “gente del GSO”: anche loro sono molto “strani” in tema di gratuità, disponibilità, entusiasmo. Butto lì un invito a tutti gli atleti e a tutti i genitori: sarebbe bello che per una volta, magari durante la festa di Natale del GSO di domenica 17 dicembre, ci avvicinassimo all’allenatore, o al magazziniere, o all’accompagnatore, o alla mamma della segreteria e per una volta, invece di fare una richiesta, di chiedere un informazione o di esporre un problema, per una volta almeno stringessimo loro semplicemente la mano per dire “grazie” del loro impegno.
La serata si è conclusa con l’annuncio della prima Convention delle società della Categoria Aziendale (calcio) che si svolgerà a Gennaio: sarà anche qui un incontro importante perchè questo campionato ha oltre 50 anni di storia nel CSI, ma forse oggi ha bisogno di un “ricollocamento progettuale”. Beh, anche lì il GSO sarà presente (e l’ho ricordato al Presidente Achini, quella sera) perché saremo l’unica Associazione Sportiva presente con la forza di un settore giovanile (direi un settore giovanile con anche l’Aziendale) e con la positiva esperienza di 3 premi “fair play” vinti negli ultimi 3 anni.
Credetemi: è sempre un piacere rappresentare la “gente del GSO”.

martedì 29 maggio 2007

COMINCINI 40,97% - CASSAMAGNAGHI 39,76%

Per chi ama il ciclismo, è come correre la Milano-Sanremo, scollinare primi sulla salita del Poggio, ma con il secondo a pochi secondi di distacco. Il traguardo non è lontano, ma la discesa verso il lungo mare rischiosa, con molte curve. Sul rettilineo finale il vento dal mare può rallentare la volata finale. Mancano due settimane di corsa. Bisogna mettercela davvero tutta per farcela, ma siamo dove avremmo voluto essere prima della partenza: primi sulla salita del Poggio.

Ermanno

lunedì 28 maggio 2007

ANCHE QUEST'ANNO PORCHETTA!

La salvezza è arrivata più sofferta del solito, alla penultima giornata, nonostante la sconfitta interna con la Persol, ma alla fine è arrivata. La contemporanea sconfitta della Futura Tiles consegna al GSO Paolo VI, dall'alto dei suoi 38 punti, la matematica salvezza nel campionato Eccellenza del CSI di Milano, unita alla quarta Coppa Disciplina negli ultimi quattro anni: salvezza e fair play, ancora una volta traguardo centrato.

La società sta già organizzando i festeggiamenti, che vedranno ancora una volta giocatori e dirigenti ritrovarsi nella taverna di Totò Cantoni per la tradizionale porchetta, anche quest'anno meritata. Qui di seguito le mie personali pagelle della stagione.

E.M.


STEFANO "PACIO" PACELLA (portiere) voto 7,5
Gli anni passano, ma lui rimane inossidabile. Idolo dei tifosi, quando non c'è si sente (2 sconfitte con la Persol). Anche quando c'è si sente. Insostituibile (?).

DARIO BRAMBILLA (difensore) voto 7
Poeta del calcio, piedi buoni prestati alla difesa, libero moderno. S'inventa anche terzino di spinta nella memorabile trasferta di Vizzolo. Continua a fare il libero.

FABRIZIO "IL CAPITANO" CESANA (difensore) voto 8,5
Problemi al ginocchio lo limitano nel corso del campionato, ma quando è in campo la difesa acquista sicurezza. Incappa nell'unica giornata storta durante la visita medica. Certezza

FRANCESCO CESATI (difensore) voto 8
Prodotto del vivaio del GSO, parte in sordina e rimedia una notte in ospedale nella trasferta di Assago. La botta alla testa lo trasforma in un fortissimo difensore, sempre più sicuro sulle caviglie dell'attaccante avversario. Giampi del futuro.

MARCO "NENSI" NENCINI (difensore) voto 6,5
Altro prodotto del vivaio del GSO, meriterebbe un voto superiore, ma rischia lo svenimento in campo per l'infortunio di Cesati. Sensibile.

FULVIO PORTA (difensore) voto 8
Perde smalto fisico ma acquista in saggezza e autorità tra i compagni. Perde anche l'orario di molte convocazioni...a volte anche l'avversario in campo. Vince finalmente uno scudetto (ma anche questo di cartone). Senatore.

"VITALIANO" VITALI (difensore) voto 9
A 40 e molti passa anni è inossidabile sulla linea difensiva del GSO. Non disdegna consigli giusti per i più giovani e ha un aneddoto per tutto. Loquace.

FABIO BINOSI (centrocampista) voto 7
Stretto a centrocampo tra due calibri da 90 come Cantoni e Mapelli, svolge il suo ruolo di "portatore d'acqua" con la consueta disponibilità. Utile (per 1/2 partita).

ANTONIO "IL SINDACO" TOTO' CANTONI (centrocampista) voto 6,5
Padrone (a parole) del centrocampo, per l'ennesima volta cambia il volto della partita decisiva portando il portiere "giusto" nel recupero con la Persol. Esperto.

DANIELE DAMINELLI (centrocampista) voto 8
Corre per tutti i sentori del centrocampo. Giovanissimo, ha già esperienza da vendere. Gli manca il gol, ma la sua presenza si sente. In decollo.

OTTAVIO MAPELLI (centrocampista) voto 10
Nonostante l'età e il fiato riesce ancora a prendersi sul serio e ad investire nel futuro con un paio di scarpe da calcio nuove. Ammirevole.

MARCO RATTI (centrocampista) voto 6,5
C'è un prima e un dopo. Prima dei gemelli, il solito grande giocatore. Dopo i gemelli, un fantasma che vaga un po' spaesato (e assonnato) per il campo. Organizzazione notturna da registrare.

CLAUDIO MORETTI (attacante) voto 7,5
Seconda punta col vizio del gol, abbandona la squadra sul più bello per motivi di lavoro, tornando poi alla fine per portarla alla salvezza. Determinante.

ERMANNO ZACCHETTI (attaccante) voto 6,5
Eguaglia il record stagionale di gol (19, ma potrebbe superarlo nell'utlima partita), più o meno il 50% dei gol segnati dall'intera squadra nella stagione. Ma considerando che tutti giocano per lui, che calcia rigori e punizioni e che staziona fermo nel mezzo dell'area avversaria, i gol potevano essere anche il doppio. Sopravvalutato.

MICHELANGELO ZANOLI (attaccante) voto 7
Paga a caro prezzo l'infortunio contro la Real Moscova, proprio nella sua più bella partita della stagione, coronata con un gran gol. Appuntamento alla prossima stagione.

MAURILIO ORIANI (dirigente) voto 10
Soffre in panchina ad ogni gol preso pensando alla porchetta sempre più lontana. Alla fine la conquista. Anche quest'anno conduce la squadra alla salvezza minacciando in più occasioni di ripresentare la divisa arancione. Superstizioso.

ANDREA ZACCHETTI (dirigente) voto 10
Il lato conciliante della panchina del GSO: mai sopra le righe, aplomg inglese , pronto a spronare i giocatori in campo con utili consigli. Riesce a non farsi coinvolgere dalla tensione della partita. Serse Cosmi.

FRANCO "TACCONI" MALACARNE (dirigente) voto 10
I temporali estivi gli ricordano un grande passato. Lui si ripresenta con la camiciola a fiori, sfoggiando un fisico impeccabile. Roccia.

venerdì 25 maggio 2007

FOTO SU RICHIESTA


Data:
13 Maggio
Luogo:
Monza, circuito, paddock
Evento:
SBK

giovedì 24 maggio 2007

CICLISMO, RIDIAMOCI SU (SE POSSIBILE)

Dopo Basso, oggi anche Zabel ha confessato di aver fatto uso di Epo nel Tour de France del 1996, vinto dal compagno di squadra della T-Mobile Riis. E sembra non essere finita qui.
Si sta pian piano sgretolando il muro di omertà che in questi anni ha protetto il sistema doping legato a questo bellissimo sport.
E mentre in questi giorni l'Italia è attraversato da un Giro dove la parte sportiva, malgrado la dedizione alla causa della Gazzetta, sembra passare in secondo piano rispetto ai malanni di tutto il movimento, proviamo a riderci su con questa notizia che ho pescato su repubblica.it.

Ermanno

(da repubblica.it - 25.05.07)
Il Giro d'Italia ha scoperto una tresca amorosa. In diretta tv, grazie alle telecamere dell'elicottero al seguito della carovana rosa, un quarantenne spezzino è stato inquadrato mentre era al mare in compagnia di una donna che non era la moglie. E' stato un parente, ignaro, a far scoprire tutto alla moglie dell'uomo. Si è complimentato con la donna, che credeva essere la bagnante a fianco del consorte, ben ripreso dalle telecamere: lei, ovviamente, è caduta dalle nuvole, ma ormai la frittata era fatta. Quello sulla battigia di Marinella, sul litorale del Comune di Sarzana, era proprio il marito. E il rientro dell'uomo, con i segni evidenti della tintarella, hanno fatto il resto. La storia ha fatto il giro della vallata del Magra, dove si è registrato l'infortunio amoroso, ed è finita sulle cronache dei giornali locali.

INZAGHI, IO L'AVEVO DETTO

In questa giornata in cui i milanisti stanno facendo il culo un po' a tutti (ma soprattutto agli interisti) per la coppa di ieri sera, posto nuovamente quanto scritto lo scorso settembre dopo essere stato a San Siro per Milan - AEK, esordio rossonero (escluso preliminare) in questa Champions. Io l'avevo detto.

Ermanno

Milano, 14 Settembre 2006
La Serie B della Juve mi impone il primo anno senza le serate di passione della Champions League. Ho potuto così godermi Diretta gol di Sky martedì sera, mentre ieri sera sono tornato a San Siro (questa volta insieme ad un milanista "doc" come Luigi Micheletti) per vedere l'esordio in Europa del Milan. Se proprio devo cercare il lato positivo della Juve in B, lo sto trovando nel ritornare a vedere il calcio, di qualsiasi partita si tratti, senza gli "occhiali deformanti" del tifoso e attento a scoprire un gesto tecnico, uno schema di gioco, una finezza. Milan-AEK Atene, dunque. L'AEK non è certo una squadra trascendentale e la coppia centrale difensiva formata da Dellas e Cirillo non è di quelle da far tremare i polsi. Purtuttavia, commento con Luigi il grande esordio del ventenne Gourcuff, convincente personalità, facile corsa, buona predisposizione all'uno contro uno. Il gol è la ciliegina sulla torta. Ma a mio avviso, il vero "spot al calcio" lo realizza ancora una volta Pippo Inzaghi. Ho imparato ad apprezzare Inzaghi nei suoi anni bianconeri, quando in partite impossibili da sbloccare lui si inventava un gol, un rigore, una punizione, qualsiasi cosa che potesse mandare la palla in rete. Ero al Delle Alpi quando la Juve diventò matematicamente Campione d'Italia in una avvincente partita contro il Bologna di Robi Baggio e ci vollero tre gol di Inzaghi per "scrollarsi di dosso" le due rimonte rossoblu. Lui è sempre stato l'ultimo ad arrendersi. Ieri sera, a risultato acquisito, lui rincorreva ancora palloni verso la bandierina, quasi a non voler tornare negli spogliatoi con il rimpianto di un gol mancato per non averci creduto fino in fondo. Bravo Pippo!

mercoledì 23 maggio 2007

WTCC, APPUNTAMENTO A MONZA IN OTTOBRE


Sempre a Valencia, la scorsa domenica, sono stato sul circuito Fernando Tormo per assistere alla gara di WTCC (World Touring Car Championship).

La competizione è molto emozionante (divisa in due gare), le sportellate e i sorpassi non mancano, i piloti sono veloci in pista e accessibili nei paddock (nella foto Zanardi e Priaulx alla sessione autografi con il pubblico), il costo dei biglietti contenuto.

Saranno a Monza il prossimo 6 e 7 ottobre: secondo me, da non perdere.

Ermanno

lunedì 21 maggio 2007

LUNA ROSSA A VALENCIA



Valencia vestita a festa per la Coppa America è bellissima. Il porto dedicato ad accogliere le basi dei sindacati che si sfidano nella competizione è un piccolo gioello di aggregazione, lusso, curiosità, personaggi famosi, giornalisti. Ogni giorno 30.000 persone festanti affollano il canale che le barche usano per uscire e rientrare prima e dopo la sfida. Ogni pomeriggio un centinaio di barche stracolme di tifosi esce in mare per seguire le regate. Ogni notte il porto della Coppa America è vissuto da feste, musica, giovani, curiosi.

Lo spirito che anima Valencia mi ha ricordato molto quello di Torino per le Olimpiadi, quando hai chiaro in mente e nelle strade che il mondo sta guardando proprio lì, a quell'evento.

Valencia è invasa soprattutto da italiani, perchè le nostre barche erano 3 e perchè il vero fenomeno cult è Luna Rossa. Perchè solo Telecom porta a Valencia, con charter dedicati a questa hospitality, qualcosa come 3.000 dealer.

Ogni giorno il negozio di "Prada - Luna Rossa", al primo piano della bellissima base disegnata da Renzo Piano, aumenta l'incasso redord (a sabato era di 72.000 euro giornalieri...). Coda per entrare, con accesso regolato da buttafuori. Altrettanta coda alle casse.

Luna Rossa è in finale di LV Cup. E il sogno (e il business) continua.

Ermanno


venerdì 18 maggio 2007

VADO A VALENCIA E POI VI RACCONTO

Parto stasera per Valencia: sabato all'America's Cup, domenica sul circuito per il FIA WTCC. Sono curioso di vedere l'atmosfera in città invasa dalla Coppa America. C'ero già stato lo scorso ottobre e qui di seguito sono le impressioni che avevo raccolto.

Ermanno

Valencia, 8 Ottobre 2006
Sono stato per la prima volta a Valencia in questo weekend per l'ultima gara europea di FIA WTCC e sabato pomeriggio ho fatto visita alla base di Alinghi, i "defender" dell'America's Cup che si svolgerà proprio a Valencia la prossima primavera. L'occasione è stata la conferenza stampa per l'accordo Alinghi-Eurosport per il programma TV, in onda il mercoledì sera, dedicato al team svizzero.Valencia e il suo porto sono l'esempio di come un evento sportivo di grandi dimensioni abbia un impatto sulla vita economica, sociale, urbanistica di una città, di un territorio. Un impatto che, se gestito, è senz'altro positivo.Il porto di Valencia, mi hanno detto, era un posto degradato, "frequentato" la sera da delinquenti, spacciatori, prostitute. Vederlo ora non è da crederci. La vecchia entrata dal mare è stata chiusa da un diga, in modo da permettere il passaggio delle barche di America's Cup da un naviglio per centinaia di metri costeggiato da due moli, dove nei giorni di gara si assieperanno i tifosi per salutare gli equipaggi diretti verso la zona di gara o al loro rientro. Sulle banchine del porto tutti i Team (tra cui gl itlaliani di Luna Rossa, Mascalzone Latino e +39) hanno costruito delle vere e proprie case, con i colori del team, nelle quali custodire le imbarcazioni, allenare gli equipaggi, fare pubbliche relazioni, vendere merchandising. E si parla di azienda sponsor del calibro di Prada, BMW, Oracle, etc.Un'imponente costruzione accoglie gli uffici degli organizzatori con, al piano terreno, un ristorante (Mar de Bamboo) e un pub (Bianco la terrazza) aperti a tutti e molto alla moda nelle notti di valenciane. Alcune discoteche e un bar all'aperto, propio sul molo, completano un ambiente che accoglie giovani fino a tarda notte.Valencia ha vinto la concorrenza di Napoli e Marsiglia per accogliere la prima europea dell'America's Cup e fin'ora è stato un successo: tutte le premesse sembrano indicare una replica delle Olimpiadi di Barcellona, quando la città si rifece il look e diventò (lo è tutt'ora) una delle mete più richieste del turismo internazionale.Anche questa è la forza dello sport.

ANCHE NELLO SPORT LA PARTECIPAZIONE E' UN VALORE

(Lettera a www.cernuscoinsieme.it)

Lunedì sera ero in biblioteca per l'incontro di Eugenio Comincini con i rappresentanti (ne ho contati una trentina) delle Associazioni Sportive Cernuschesi per parlare dello sport nella nostra città: era stato il Coordinamento delle Società Sportive Cernuschesi - in maniera assolutamente apolitica - a scrivere una lettera a tutti i candidati sindaci con alcuni punti considerati importanti da affrontare ed è stata, credo, una bella attenzione di Eugenio quella di organizzare un incontro per parlarne.
Non entro nel merito dei singoli punti che sono stati trattati (che comunque segnano una linea, come ad esempio la volontà di intervenire sulla piscina coperta del Centro Sportivo per renderla idonea ad accogliere, oltre alla consueta attività, anche quella dei ragazzi diversamente abili e le terapie per persone bisognose di percorsi riabilitativi), ma mi permetto una considerazione generale su un modo di fare politica.
La volontà di Eugenio di creare la "Consulta dello sport" (l'ha scritto nel programma), anche in accoglimento della proposta avanzata dalle Associazioni sportive stesse, credo esprima chiaramente l'importanza assegnata al valore della partecipazione, soprattutto se tra i compiti di questo organismo si intende compresa (come sarà compresa) la consultazione obbligatoria e preventiva in tema di impiantistica sportiva.
E' chiaro che un percorso condiviso pone l'Amministrazione Comunale nelle condizioni di essere controllata costantemente nel suo operare, ma cos'è questo se non il valore della partecipazione alla vita pubblica? Con questo stile si eviterebbero, tra l'altro, le incomprensioni e gli imbarazzi di progetti di ristrutturazione degli impianti "calati dall'alto", molto appariscenti sui cartelloni esposti al pubblico ma che nella realtà non rispondono pienamente alle esigenze di chi, da protagonista, organizza quotidianamente lo sport.
L'associazionismo sportivo gioca un ruolo aggregante non solo per chi pratica sport, ma anche per chi, quasi sempre volontario, si impegna con un ruolo attivo nella società civile. Questa voglia di esserne protagonisti espressa oggi dalla Società Sportive di Cernusco credo sia un aspetto troppo importante per non essere valorizzato.

Ermanno

ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLO SPORT A CERNUSCO

Riprendo due punti del post precedente sullo sport di base:
"Il ruolo formativo e quello d’inclusione e coesione sociale, in particolare, rappresentano la grande sfida dei nostri giorni per chi organizza attività sportiva".
Per questo l'Assessorato allo Sport, se non vive di vita propria, è spesso aggregato o strettamente legato a deleghe quali le politiche giovanili. A Cernusco è attualmente aggregato a Ecologia, Rifiuti, Cave, Parchi e Verde pubblico, Mobilità ciclabile nei parchi.Ogni Associazione Sportiva, ovviamente, si organizza e opera nella massima autonomia gestionale, ma è possibile comunque intervenire per favorire scelte che sostengano lo sport per tutti.
Due semplici esempi per Cernusco:
• Strutture sportive adeguate vuol dire creare le necessarie condizioni perchè si raggiungano migliori performance ma anche che sia possibile garantire una più ricca e variegata offerta di opportunità per tutti coloro che desiderano vivere lo sport. In questo senso, prendiamo un esempio tra i tanti, non è accettabile che da due anni un gruppo di ragazzi di Cernusco diversamente abili sia obbligato a praticare la propria attività sportiva nella piscina coperta di Carugate, vista l'inadeguatezza della nostra. Di fronte a questo disagio ulteriore scaricato su famiglie che già devono affrontare problemi gravosi, in molti gridano allo scandalo. Tale carenza è ancora più inaccettabile se si pensa che i paesi limitrofi al nostro utilizzano strutture di questo tipo anche per rispondere a molteplici tipi di esigenze quali le terapie per soggetti anziani o interventi di riabilitazione per persone con disabilità temporanee.
• Sport per tutti significa anche quote d’iscrizione accessibili a tutti. Posto che le quote di iscrizione sono di pertinenza delle Associazioni e di chi organizza sport, è possibile favorire fasce particolari di sportivi, tipicamente i più giovani. A livello nazionale, ad esempio, la nuova finanziaria 2007 ha introdotto quest'anno la deducibilità del 19% (fino ad un massimo di 210 euro) delle spese di iscrizione di ragazze e ragazzi dai 5 ai 18 anni a piscine, corsi, palestre, etc. Sono ovviamente possibili interventi mirati, pur con strumenti differenti, anche a livello comunale.
Un'ultima considerazione. L'associazionismo sportivo gioca un ruolo aggregante non solo per chi pratica sport, ma anche per chi, quasi sempre volontario, si impegna con un ruolo attivo nella società civile. Le Associazioni stesse ne sono espressione e a Cernusco, da qualche mese, si sono riaggregate in un Coordinamento che possa meglio esprimere la loro voglia di partecipazione. Un tipico strumento, già adottato in molti comuni, è quello della Consulta Sportiva che, coinvolgendo i rappresentanti delle Associazioni Sportive stesse, dell'Amministrazione Comunale e di altre realtà interessate (scuola, oratorio, etc.), possa meglio progettare l'impiantistica sportiva, migliorarne la gestione, ottimizzarne l'utilizzo. E in generale promuovere la pratica sportiva. E' un esempio della cosiddetta "democrazia partecipata", che può evitare le incomprensioni e gli imbarazzi di progetti di ristrutturazione degli impianti "calati dall'alto", molto appariscenti sui cartelloni ma che nella realtà non rispondono pienamente alle esigenze di chi, da protagonista, organizza quotidianamente lo sport.

Ermanno


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UNA RIFLESSIONE SULLO SPORT DI BASE

La pratica sportiva in Italia è un fenomeno molto diffuso: gli ultimi dati Istat disponibili indicano in 33 milioni gli abitanti italiani con più di 3 anni che possono considerarsi “attivi”, di cui 12 milioni attraverso la pratica di attività sportive continuative e 21 milioni con un’attività sportiva leggera; tra i 12 milioni di “sportivi continuativi”, ben 8 milioni sono iscritti a società sportive per lo più di natura associazionistica dilettantistica (fonte Istat in www.coni.it). Sono davvero lontani i tempi in cui, ed era la fine degli anni 50, la quota di sportivi italiani era di appena 1 milione e 300.000 persone (pari al 2,6% della popolazione) e gli sport più praticati erano la caccia e gli sport di tiro (fonte Istat – ricerca “Lo sport che cambia”, 2005).
A partire dagli anni 70 è maturata anche in Italia, come in tutti Paesi industrialmente avanzati, una crescente domanda di “sport per tutti” e la rilevanza sociale che lo sport ha assunto ha trovato ampi riconoscimenti da parte delle istituzioni italiane ed europee. Già nel 1975 il Consiglio d’Europa sancì il diritto di ogni cittadino di praticare sport: “Lo sport per tutti riveste un ruolo importante nello sviluppo socio-culturale di un Paese, in quanto avente la funzione fondamentale di preservare l’equilibrio fisiologico dei cittadini, minacciato dalla carenza di esercizio fisico dettata dalla società industriale, e di rispondere ad alcune esigenze socio-culturali, quali il bisogno di esprimersi, di comunicare, di inserirsi meglio nella comunità sociale, di compiere un tirocinio di responsabilizzazione”.
Il “Forum permanente del Terzo settore”, nella “Carta dei Principi dello sport per tutti”, ha ben espresso la funzione sociale dello sport nella società odierna, individuando almeno cinque ruoli:
• Un ruolo formativo;
• Un ruolo di prevenzione sanitaria;
• Un ruolo di inclusione e coesione sociale;
• Un ruolo di educazione alla democrazia;
• Un ruolo di economia sociale.
Il ruolo formativo e quello d’inclusione e coesione sociale, in particolare, credo rappresentino la grande sfida dei nostri giorni per chi organizza attività sportiva.Il ruolo formativo riguarda i ragazzi e i giovani e pone anche le varie associazioni sportive nell’importante ruolo di “agenzie educative”: lo sport educativo, infatti, non è solo uno strumento contro la devianza giovanile, ma anche e soprattutto una normale risorsa nel percorso di formazione della persona, attraverso la quale venire a contatto con valori quali il rispetto delle regole, il rispetto dell’avversario e dei compagni, l’assunzione di responsabilità,…
Il ruolo d’inclusione riguarda il coinvolgimento nella vita sociale di categorie di persone spesso ai margini: immigrati, persone diversamente abili, famiglie con difficoltà economiche…Lo sport e la sua pratica sviluppano un contesto relazionale come pochi, davvero capace di abbattere le barriere di comunicazione tra le persone e le culture.Nello sport per tutti, dunque, il fine sociale della pratica è prevalente su quello della performance. Non di meno, però, lo sport deve essere “vero e di qualità”, perché solo se è vero esprime tutti quei valori positivi di cui è portatore e solo se è di qualità (in strutture adeguate, con allenatori formati e in gruppi sportivi organizzati) è piacevole ed educativo praticarlo.
L’eccellenza, dunque, non è un valore negativo, ma lo diventa se rappresenta l’unico obiettivo e metro di misura di un’attività e di una proposta sportiva.Sport per tutti, sport vero e di qualità: questa appare essere la sfida lanciata allo sport di base dalla frammentata società odierna, perché sia anch’esso parte non secondaria nel processo di educazione e socializzazione dei giovani e delle persone.

Ermanno


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RIPARTO OGGI

Questo blog è un 2: il primo era sul sito sportivo di Eurosport e ci lascerà tra qualche giorno (21 maggio).
Ci metterò un po' a renderlo un po' più ricco...scusate l'attesa.
Ermanno


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