Ieri sera ero presente alla Villa Alari a Cernusco al dibattito "Sport: quali valori", promosso da "Consulta in progress" (il gruppo di lavoro per la stesura del regolamento della Consulta comunale dello sport). Salone pieno di gente, soprattutto addetti ai lavori ma anche tanti rappresentanti di Associazioni e realtà non sportive. Si è parlato di sport a 360°, di cosa lo sport può fare in quanto sport per le persone ma anche in quanto contesto di socializzazione, inclusione, prevenzione, etc. Signigicativi gli interventi di alcuni rappresentanti di Associazioni di persone diversamente abili.
Dopo alcuni mesi di riflessione su questa Consulta sportiva che si sta creando, credo siano chiari due livelli che questo organo dovrà tener presente nel suo lavoro:
1. Un livello concreto, molto concreto, a sostegno delle Associzioni sportive affinchè possano vedere risolti, in maniera programmatica, progettuale e tempestiva, i loro problemi di impiantistica. Non dimentichiamo che solo se lo sport è ben organizzato, in impianti adeguati, proposto da allenatori formati, gestito da dirigenti preparati, solo se è tutto questo lo sport può essere anche educativo.
2. Un livello alto, di riflessione, di confronto, di idealità - certo con poi delle azioni - tipo quello di ieri sera, in quale si costruisce "cultura sportiva" e si diffonde tra chi fa sport e tra chi lo gestisce.
Migliore intervento della serata di ieri: "Anche uno sport individuale insegna cos'è un gruppo" (C. Recalcati, Allenatore Nazionale Italiana di Basket).
e.zac
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