I due presupposti di “Cernusco 2032, la città dell’innovazione” li avevo già scritti il mese scorso.
Il primo é che la tecnologia non si traduce in un'idea di sviluppo se non é posta in essere dalle persone attraverso i loro comportamenti e diffusa per effetto dell'esempio che ciascuno di noi rappresenta per i propri vicini, in una sorta di contagio sociale: é la grande opportunità di cambiare il volto delle nostre città non espandendo le aree urbane e distruggendo aree verdi ma cambiando invece il modo di vivere lo spazio attraverso nuove forme di condivisione delle informazioni e delle idee grazie alla tecnologia.
Il secondo é che la tecnologia produce innovazione se permette poi alle persone di concentrarsi sulle cose che contano: un contesto umano favorevole grazie all'esistenza di una ricca trama sociale, un ambiente salvaguardato e piacevole in cui vivere, una vitalità imprenditoriale e produttiva che genera idee e premia i talenti.
Abbiamo già lanciato lo scorso luglio una “chiamata alle armi” per chi è interessato a dare una mano intorno all’idea di ecosistema imprenditoriale generatore di start-up: è ancora online il form per esprimere la propria disponibilità. A Settembre partiamo.
In questo post, invece, il soggetto è il WIFI.
Nel Gennaio 2011 l’Amministrazione Comunale lanciò il progetto “Cernusco 2011+ Wifi” per attivare – direttamente o indirettamente – almeno 11 punti Wifi free in città. 5 di questi sono stati attivati direttamente dall’Amministrazione (Biblioteca, Piazza Unità d’Italia, Centro Natatorio Comunale, Stadio dell’Hockey, Parco di Villa Greppi), altri sono sorti indipendentemente in città in locali e luoghi pubblici su iniziativa di privati.
Ci piacerebbe ora riassumerli, condividerli e promuoverli tutti attraverso una mappa da pubblicizzare online (quella degli hotspot comunali è già disponibile con un link dal sito del Distretto del Commercio). Per questo tutti i privati – bar, associazioni, ecc. – che hanno installato hotspot free possono segnalarlo inviando una mail a fbcernusco@comune.cernuscosulnaviglio.mi.it. Sarà anche un modo per dare visibilità alla propria attività.
Poi ci piacerebbe moltiplicare questi puntini sulla mappa, sia attraverso l’azione dell’Amministrazione (altri hotspot – come ad esempio in Nuova Filanda – verranno attivati), sia attraverso l’azione di ulteriori privati proprietari di locali pubblici che possano a loro volta investire su questo servizio. L’ideale sarebbe integrare i nuovi hotspot in un unico sistema di accesso, ma non sarà un obbligo quanto una possibilità realizzativa in più.
Infine – e sarà eventualmente il terzo passo – vorremmo capire se dal punto di vista normativo è possibile coinvolgere privati cittadini attorno all'idea di aprire (a tutti o ad alcuni) una parte della propria connessione privata. Tecnologicamente è possibile, vedremo se sarà anche fattibile.
Tutto questo perchè siamo convinti che la Cernusco del 2032 può essere costruita attraverso ciò che le istituzioni, i cittadini e gli imprenditori sapranno mettere in pista oggi: come sapranno impostare un lavoro che si radichi sul territorio e che possa creare una idea di città e di innovazione condivisa ed efficace.
Alè!
2 commenti:
Quoto la proposta di mappatura degli hotspot privati... speriamo abbia un seguito.
Un fablab in citta' potrebbe essere il luogo ideale per iniziare
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