mercoledì 7 ottobre 2015

UNA TESTIMONIANZA CONCRETA E PROFETICA DI ACCOGLIENZA E DISPONIBILITA'

Questa mattina in Villa Greppi a Cernusco si è tenuta una conferenza stampa non ordinaria: erano presenti il Sindaco Eugenio Comincini, il Parroco della Comunità Pastorale di Cernusco don Ettore Colombo, il responsabile dell’Area Housing Sociale della Cooperativa Farsi Prossimo, Paolo Grassini.

E’ stato annunciato che anche Cernusco aprirà le porte ai rifugiati, accogliendone in prima battuta quattro che verranno ospitati in un alloggio messo a disposizione dal Comune; successivamente altri quattro + due richiedenti asilo saranno ospitati in due alloggi che la Comunità Pastorale sta mettendo a disposizione.

Sono piccoli gesti, certo, ma che al fianco di tante iniziative già messe in campo dalle associazioni e dai volontari della nostra città impegnati su questo versante, ri-impiantano nella vita di Cernusco un segno di testimonianza concreta e profetica (nel senso di "espressione pubblica, fatta davanti ad ascoltatori") di accoglienza e disponibilità senza distinzioni, che da sempre ha caratterizzato la vita della nostra comunità.

Personalmente, mi ricorda l'idealità di Cooperativa Intermedia (la cito perché ho avuto la fortuna di farne parte come volontario dal 2001 al 2006, anno della sua chiusura) e la sua risposta pragmatica nella città e con la città alle difficoltà contemporanee delle persone - fossero italiani o extracomunitari.

Nella lettera aperta che il Sindaco ha scritto alla città anche a nome della Giunta e che riporto integralmente qui sotto, sono illustrati i dettagli del progetto e alcuni spunti che hanno guidato la riflessione di questi mesi per poter predisporre questa azione:


Care cittadine, cari cittadini,

ormai da molto tempo e quotidianamente mass media, giornali e social network non fanno che riportare immagini e notizie che riguardano il tragico quanto straordinario fenomeno dell’arrivo in Europa di migliaia di rifugiati e profughi. Persone che fuggono da guerre e povertà, con la speranza di poter dare ai propri figli e a sé stessi un futuro migliore. Una desiderio che li spinge ad affrontare via terra e via mare viaggi estenuanti, consapevoli di poter trovare la morte invece che la felicità: ma appare a tutti evidente che chi decide di correre un rischio così alto è perché ha valutato ben più grave il restare in patria, con situazioni di guerra, violenza e fame evidentemente invivibili. Questo scenario drammatico a cui siamo costretti ad assistere e davanti al quale non è possibile né pensabile rimanere indifferenti ci interroga.

Dalle istituzioni ed organizzazioni civili come dal mondo religioso è arrivato l’invito, che suona come un vero appello, ad accogliere, aiutare e tendere una mano a famiglie, persone sole e bambini che arrivano nel nostro Paese, di passaggio o per rimanervi e qui cercare riscatto e nuova vita. Quanti cercano asilo politico per fuggire da situazioni catastrofiche non possono restare senza risposta. Un appello davanti al quale la nostra Amministrazione non ha voluto rimanere indifferente perché fermamente convinta che, quando si parla di ragioni umanitarie e di richieste di asilo politico, non ci si possa esimere dal fare la propria parte.

Nel corso dell’estate abbiamo quindi iniziato un percorso condiviso con la Caritas cittadina per poter arrivare ad elaborare un progetto di accoglienza che ci permettesse di dare ospitalità a un numero limitato di profughi, così da offrire loro adeguato accompagnamento durante la loro permanenza.

Questo progetto è costruito insieme alla Caritas cittadina e alla cooperativa Farsi Prossimo, due realtà con decine di anni di esperienza nel campo dell’accoglienza e dei servizi alla persona che già si stanno occupando di gestire l’emergenza profughi sul territorio di Milano e in altri comuni limitrofi.

La nostra Amministrazione ha predisposto un appartamento che può ospitare fino a un massimo di quattro persone. L’immobile è di proprietà del Comune ed era da qualche tempo messo in vendita poiché alloggio isolata rispetto al resto del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (case comunali) e poiché necessitava di ristrutturazione: non essendo stato ancora venduto è stato scelto per poter costruire questo progetto di accoglienza. Sono stati eseguiti alcuni lavori sull’impianto di riscaldamento e – anche grazie alla collaborazione delle associazioni – l’appartamento è stato ripulito e imbiancato, mentre è stato arredato con mobili messi a disposizione dalla Caritas. La Comunità Pastorale della nostra città metterà a breve a disposizione un secondo alloggio che potrà ospitare anch’esso fino ad un massimo di quattro persone.

I profughi che saranno accolti saranno seguiti passo dopo passo dalla cooperativa Farsi Prossimo la quale, oltre che fare da tramite con la Prefettura, riceverà una diaria giornaliera di 35 euro per ogni rifugiato accolto per gestire le necessità degli ospiti. È importante sottolineare questo ultimo aspetto per sgombrare il campo da sterili quanto inutili polemiche: questa Amministrazione non toglierà nulla ai cernuschesi e alla comunità, verso i quali sono confermati servizi e aiuti già previsti. La diaria che la Prefettura riconosce al soggetto attuatore del progetto – cioè la cooperativa Farsi Prossimo – serve a questa per sostenere le spese vive del progetto, le spese dell’alloggio e le spese di vitto; ai rifugiati sono riconosciuti (sempre entro i limiti della diaria pagata dalla Prefettura) 2 euro al giorno per le spese personali.

I rifugiati accolti, d’intesa con la Prefettura, potranno essere impiegati anche in lavori socialmente utili o in piccole manutenzioni di spazi pubblici cittadini: sarà questo un modo con il quale le persone ospitate potranno in prima battuta aprirsi alla città che li accoglie.

Siamo fortemente convinti che la comunità cernuschese sia da sempre sensibile a temi quali l’accoglienza e la disponibilità nel fare la propria parte per il prossimo: molte associazioni e tanti volontari sono impegnati su questo versante. E lo hanno dimostrato più volte, partecipando a iniziative a sostegno dei più fragili e deboli. Interpretando questo sentire comune e accogliendo l’appello rivolto da più parti alle Amministrazioni comunali, abbiamo quindi deciso di fare la nostra parte. Pur piccola, certo, ma costruita con responsabilità e consapevolezza, nel pieno rispetto di chi accoglieremo e della nostra città.

Il Sindaco


Nessun commento: