Reverendo Monsignore, Caro Vescovo Luca,
Le porto il saluto mio
personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la Città di Cernusco sul
Naviglio: la notizia della Sua ordinazione episcopale ci ha resi pieni di gioia
e siamo davvero contenti che Lei sia presente oggi tra noi.
In questo mio saluto ci sono
tutta l’amicizia e l’affetto che La unisce a questa città dove è nato e a tante
persone che la abitano; il legame con la Sua famiglia, parte
della nostra comunità; i luoghi e i contesti della città che conosce e in
cui è cresciuto; i ricordi e le esperienze che ha vissuto qui, da amico,
educatore, seminarista, quando anche con uno spettacolo della Festa
dell’Oratorio ci domandavamo quale fosse, o meglio, chi fosse il nostro sogno.
Ci sono frammenti di Lei che portiamo nei nostri ricordi degli anni in cui si
dicono ‘i sì e i no che valgono una vita’ e che ci hanno aiutato ad essere
donne e uomini oggi, ciascuno con i propri talenti e la propria vocazione,
religiosa o civile.
Accettare una responsabilità
che ha a che fare con le persone è prima di tutto segno di grande generosità.
Grazie perché ha voluto segnare questo Suo nuovo impegno pastorale lanciando
esplicitamente due messaggi, di gioia e di servizio. Sappiamo quanto servano in
un tempo come il nostro che troppo spesso appare spigoloso e chiuso ma che
invece ha bisogno ed è alla ricerca di relazioni vere tra le persone. La Chiesa
che racconta e che guida possa essere in questa nostra società accanto ad ogni
donna e ad ogni uomo, andando loro incontro là dove è vita, nelle loro case e
sui luoghi del loro lavoro.
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