Con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di mercoledì, si è concluso l’iter della variante N.2 al Piano di Governo del Territorio (PGT). Ringrazio gli uffici comunali e i professionisti esterni che vi hanno lavorato e l’avvocato Paolo della Cagnoletta che, in qualità di Assessore all’Urbanistica fino a poche settimane fa, ne ha seguito di fatto tutto il percorso, impegnato per concretizzare le indicazioni della maggioranza e garantendo la più ampia partecipazione, pur in un periodo come quello affrontato per larga parte degli ultimi due anni di restrizioni e limitazioni agli incontri in presenza.
NESSUNA CEMENTIFICAZIONE: RIDUCIAMO L'EDIFICATO PREVISTO
L'aspetto generale e primario che possiamo affermare senza ombra di dubbio è che questa variante non comporta nuovo consumo di suolo, anzi, va nella direzione della riduzione del suo consumo. Lo conferma anche il parere di Città Metropolitana di Milano, che certifica una coerenza con le "Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e la riqualificazione del suolo degradato" così come disposto dalla Legge Regionale 31/2014 e indica come questa variante "si adegua al Piano Territoriale Metropolitano per quanto attiene la disciplina di riduzione del consumo di suolo". Dello stesso tenore è anche il parere dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), che ritiene come gli atti di adozione, il parere motivato e la relazione alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) "hanno tenuto conto delle condizioni ambientali già presenti nel Rapporto Ambientale".
Nessuna cementificazione, dunque, ma una riduzione del consumo di suolo e dell’edificato già previsto dal PGT del nostro comune.
Le questioni principali emerse nel dibattito di questi due giorni di consiglio comunale riguardano sostanzialmente tre aspetti: l’intervento su via Cevedale; la questione dell’edilizia convenzionata; la realizzazione di un campo sportivo a ovest del centro di via Buonarroti già esistente.
MENO 25% DI NUOVE CASE IN VIA CEVEDALE
In merito al primo punto, la variante interviene per diminuire del 25% l’edificato ed il conseguente carico antropico (sono circa 120 abitanti in meno) sull’area identificata come M1_3, in fondo a via Cevedale. Oltre a questa diminuzione, in sede di approvazione della variante si è aggiunto l’obbligo di aggiornare le linee guida per considerare l’effettivo impatto dell’edificato al fine di ridurre ulteriormente il consumo di suolo.
E’ bene ricordare che l’intervento di trasformazione su quest’area era già previsto nel lontano Piano Regolatore Generale (PRG) del 2002 ed è stato confermato nel PGT del 2010 come ambito di modificazione per complessivi 44.000 metri cubi (14.797 metri quadri di Superficie Lorda di Pavimento), a memoria unico ambito edificabile del precedente PRG che il PGT ha previsto in aumento. Possiamo dunque affermare che tutti i principali protagonisti politici coinvolti in questi giorni nella discussione di questa variante in Consiglio Comunale portano su di sè un pezzo di responsabilità sull’edificabilità di quell’area verde.
Oggi avremmo fatto scelte diverse? Probabilmente sì, tutti, ma amministrare è fare i conti con l’oggi, non con le ipotesi di come avrebbe potuto essere.
La possibilità di mantenere l'area a verde oggi è una scelta concretamente perseguibile? No, non lo è. Il procedimento, così come sviluppato in questi anni sulla base delle indicazioni dei documenti programmatori in vigore, è giunto già alla definizione delle linee guida da parte dell’operatore: ciò significa che il mantenimento del prato a verde non è una alternativa, come alcune forze politiche anche in questi giorni stanno raccontando in maniera distorta, ed esporrebbe l’ente alle relative (soccombenti) cause. L’alternativa alla costruzione ridotta del 25% in edilizia libera così come proposto dalla variante è la costruzione di abitazioni in edilizia convenzionata al 100% della previsione di PGT, ad oggi sospesa in salvaguardia. Il cui iter ripartirebbe da subito.
L’intera maggioranza della scorsa consigliatura, quando iniziò il percorso di questa variante, compì una scelta politica: ritenne meritevole operare per abbassare l’edificato e il carico antropico su quest’area, modificando nella previsione del PGT la tipologia di residenza da realizzare, da convenzionata a libera. E’ esattamente il contenuto che è stato approvato per questo ambito con il voto finale di mercoledì, la cui visione e il cui impegno, con responsabilità, questa maggioranza ha portato a conclusione.
In merito al confronto sulla valutazione economica delle aree per rendere concreto questo passaggio, nella discussione in consiglio abbiamo avuto la plastica rappresentazione di come ciascuno possa portare valutazioni soggettive e per questo differenti, considerando o meno tutte le variabili che formano la valutazione stessa. Per un ente pubblico fanno necessariamente fede gli atti e le perizie giurate che professionisti, sotto la propria responsabilità, mettono nero su bianco. E’ quello che è avvenuto anche in questo caso e a cui ci siamo rifatti, migliorandola in un'ottica di interesse pubblico.
La perizia giurata predisposta da professionisti esterni incaricati dal Comune, infatti, ha dato inizialmente un'indicazione sulla base della quale la Giunta ha fatto ulteriori valutazioni, superandola con decisioni in senso migliorativo: aumentando la riduzione della SLP fino al 25% partendo da una riduzione del 15% originario che la perizia certificava; ampliando le dotazioni esterne in cessione dall'operatore privato al comune da 1.734 mq a 12.000 mq, con l'individuazione puntuale e strategica di aree nel cannocchiale di Villa Alari, superando così la pianificazione attuale che prevede di individuare queste aree esterne in qualsiasi luogo del territorio (e quindi non necessariamente utili o di interesse).
A PROPOSITO DI EDILIZIA CONVENZIONATA
La riduzione del 25% dell'edificato, abbiamo detto, verrà realizzata modificando la destinazione, da edilizia convenzionata ad edilizia libera. Anche qui, alcune considerazioni.
Sono due i comparti destinati dal PGT 2010 tutt'ora vigente ad edilizia convenzionata e non ancora attuati: sono denominati M1_3 (via Cevedale) e M2_3 (via Brescia). Mentre il primo è una edificazione su un suolo verde, il secondo è previsto su un'area cementificata oggi dismessa.
La decisione presa è stata quella di mantenere solo il secondo intervento in via Brescia, aumentando anche di un poco la disponibilità per la convenzionata al posto del terziario previsto, di fatto in continuità con un’area residenziale contigua già presente a Nord (via Scirea), ma qui senza consumo di suolo, anzi procedendo in un’ottica di rigenerazione di un’area dismessa.
Tale intervento verrà attuato mediante pianificazione attuativa da effettuarsi solo dopo che verrà emesso il nuovo regolamento sull’edilizia convenzionata. Questo aggiornamento permetterà di definire regole di edilizia convenzionata che rendano maggiormente concreta la finalità per cui è pensata, anche definendo e limitando alcune casistiche "larghe" o elusive emerse in questi anni e che è stato estremamente difficile contrastare da parte degli uffici comunali.
Questo passaggio permetterà anche di recepire parzialmente proprio una osservazione presentata da un gruppo delle minoranze nel consiglio di mercoledì, introducendo una percentuale di abitazioni a riscatto differito, ulteriore modalità per garantire l’accesso alla casa.
L’edilizia convenzionata ridisegnata dal nuovo regolamento permetterà di considerarla come uno degli strumenti con cui, nel percorso del nuovo PGT che inizierà a settembre, rispondere alle esigenze dell’abitare a Cernusco sul Naviglio, ovviamente all’interno di una politica complessiva che comprenda tutti gli strumenti innovativi che il legislatore ha preso in considerazione in questi anni, e anche rispetto a questi, ne valuti il valore aggiunto.
L’ESPANSIONE DEL CENTRO SPORTIVO DI VIA BUONARROTI
L’espansione del centro sportivo di via Buonarroti a Ovest, rappresenta la risposta alla richiesta di sviluppo degli spazi sportivi del centro avanzata dalle nostre associazioni, che ne accompagni la crescita, consapevoli dell’importanza di disporre di strutture adeguate e ben gestite per garantire uno sport educativo e di qualità. L’ammodernamento del centro sportivo, la sua riorganizzazione e l’ampliamento ad Ovest come a Nord, vanno in questa direzione, partendo dal presupposto condiviso dell’importanza dello sport nella nostra società, sia come strumento di inclusione e socialità, sia come ambito per un sostegno al benessere delle persone.
Nello specifico, per insediare sull’attuale campo da baseball il Polo del Rugby, realizzato con risorse comunali e con risorse PNRR perché scelto dalla Federazione Rugby come unico progetto in Italia da sostenere, verrà spostato il campo da baseball a fianco dell’attuale campo da softball, creando così il Polo di Baseball e Softball, discipline assolutamente affini.
L’intervento in questione a ovest del centro sportivo riduce solo in minima parte il corridoio ecologico ad oggi presente, senza peraltro comprometterlo, e le prescrizioni in sede di valutazione ambientale per preservare le funzionalità degli ecosistemi naturali vanno proprio in questa direzione.
Prevedono: il mantenimento dell’erba naturale nella realizzazione del campo da gioco; il posizionamento degli eventuali parcheggi a ridosso dell’edificato esistente e con soluzioni progettuali che massimizzino la superficie drenante e con adeguate piantumazioni; l’esclusione dell’edificazione di strutture a servizio del campo sportivo; la realizzazione di impianti di illuminazione che, nel rispetto dei regolamenti delle federazioni, rispettino la normativa sul contenimento dell’inquinamento luminoso; la realizzazione dei percorsi pedonali di accesso con fondo in materiale drenante; la piantumazione entro tre anni di alberi volti a favorire la presenza di volatili migratori oltre che alberi fruttificanti per la fauna stanziale.
CONCLUSIONI
Con questa approvazione del Consiglio Comunale si conclude il percorso di una variante parziale, specifica, che come abbiamo detto interessa solo alcune parti del territorio comunale per rispondere a sopravvenute necessità urbanistiche puntuali, rispettando la stella polare della diminuzione del consumo di suolo rispetto alle previsioni del PGT.
Dal prossimo autunno, invece, entrerà nel vivo il percorso della Variante Generale del PGT, nella sua naturale definizione di una nuova disciplina generale dell’assetto del territorio, dando seguito al lavoro istruttorio già compiuto insieme all’analisi del fabbisogno scolastico, recentemente redatta, aprendo così tutto il percorso di coinvolgimento di stakeholders e cittadini.
Tutte le considerazioni pervenute per questa variante parziale ma riferite ad ambiti generali non andranno perse, lo abbiamo ricordato più volte: costituiranno importanti contributi che saranno valutati proprio nel percorso del nuovo PGT.
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