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mercoledì 29 aprile 2009

AVREI PREFERITO (spero ancora di) ESSERE SMENTITO



Così il mio post dello scorso 27 Agosto 2008 sul doping assente (sembrava) a Pechino.

E ora cosa ne faccio della maglia della Nazionale Italiana di ciclismo che mi sono comprato anche per l'impresa di Rebellin? (oltre al fatto che mi piaceva la maglietta...).

Controanalisi il 25 maggio.

mercoledì 27 agosto 2008

COSA RESTERA' DI BEIJING 2008

Volevo fare un post su Pechino 2008.
Poi stamattina ho scambiato due chiacchiere con Stefano Benzi, ho letto il suo articolo sul sito di Eurosport e ho deciso che non avevo altro da aggiungere.
Una chicca:
"Quando si vede un lottatore colpire un arbitro con un calcio è giusto pensare alla pena maggiore: perché è una scena detestabile e vergognosamente diseducativa. Soprattutto alle Olimpiadi. Ma onestamente che Rogge si metta a fare la morale a Bolt per la sua esultanza dopo la vittoria nei 100 metri fa ridere: la gioia è gioia ed è sacrosanta se non si manca di rispetto a nessuno. Le dimostrazioni di gioia e di commozione degli altri appartengono anche a noi: tant'è che a nostra volta quando vediamo la commozione di un atleta a nostra volta ci emozioniamo. E credo che sia una delle pià straordinarie dimostrazioni di comunicazione in quest'epoca arida, aggressiva e finta che stiamo vivendo. Bolt ha espresso la sua gioia in modo genuino, divertente ed esplosivo. Come la sua volata da record. Piuttosto... Quando Rogge quattro anni diceva che avrebbe obbligato la Cina a diventare più umana sotto l'aspetto dei diritti civili nessuno di noi ha riso o fatto la morale, magari qualcuno ha semplicemente detto "speriamo". Che facciamo, ci dobbiamo mettere a ridere ora?"

giovedì 24 luglio 2008

EUROSPORT, OLYMPIC GAMES UNLIMITED

Con il fatto che le prossime Olimpiadi si svolgeranno a Pechino - e quindi con fuso orario sfavorevole - c'è un po' di confusione su "quando vedere cosa".
Ecco allora un'idea generale di come si potrà vedere l'Olimpiade, ovviamente su Eurosport.

La "giornata olimpica" comincia alle tre di notte ora italiana e prosegue con le competizioni fino alle sei del pomeriggio. In totale, si tratta di 15 ore quotidiane di diretta, durante le quali la priorità è riservata ai principali sport olimpici, come atletica, nuoto, ginnastica e canottaggio. Nel palinsesto, ampio spazio viene riservato a canoa, ciclismo su pista e sollevamento pesi.
La fine della giornata live è dedicata agli sport di squadra. Dalle 16:00 alle 18:00 protagonisti sono la pallacanestro e la pallavolo, con le fasi preliminari. Dai quarti di finale in avanti saranno trasmessi tutti gli sport di squadra.

Naturalmente le medaglie d'oro saranno sempre monitorate dal palinsesto, attraverso finestre di trenta secondi che verranno aperte all'occorrenza durante la diretta – qualora non si tratti dello sport in gara in quel momento – per tenere lo spettatore sempre aggiornato di ciò che succede nelle altre discipline.

Notte in Cina, prime time in Europa. Quando su Pechino cala il sipario, in Europa comincia la programmazione speciale di prima serata.
Dalle 18:00 alle tre di notte, il pubblico di Eurosport ha la possibilità di assistere alle differite delle competizioni non trasmesse precedentemente in diretta e le repliche di tutti i principali eventi della giornata.

Punta di diamante dell'offerta editoriale in questa fascia oraria è l'appuntamento delle 19:30 con la rubrica “Beijing Express”, il contenitore di un'ora con tutto il meglio della giornata olimpica. Commenti, interviste, risultati e aggiornamenti sulle medaglie vengono trasmessi anche alle undici di notte con analisi approfondite degli eventi salienti e anticipazioni sulla giornata seguente.

Sarà ovviamente un'Olimpiade piena di notizie. Il palinsesto è disseminato di appuntamenti con le news, come ad esempio le tre edizioni di “Nihao Beijing”, cinque minuti alle sei, alle sette e alle otto di mattina con le notizie della notte e aggiornamenti flash durante il giorno. Alle 17:00, per un quarto d'ora, va in onda “Mission to Bejing”, programma quotidiano in diretta condotto da Robbie Nock. Il conduttore ospita in studio uno dei grandi atleti per commentare la giornata. L'appuntamento va in replica alle 20:30. Infine, alle 19:30 è il momento di “Beijing Express”, con commenti, interviste, risultati e aggiornamenti sulle medaglie trasmessi anche alle undici di notte arricchiti di analisi approfondite sugli eventi salienti e anticipazioni sulla giornata seguente.

Avrei anche un bel file con tutti i dettagli giorno per giorno, programma per programma. Nel caso qualcuno lo volesse, scrivetemi alla mail sotto il titolo del blog (entro il 1 agosto).

mercoledì 16 luglio 2008

INTERVISTA OLIMPICA


Il settimanale Mediaforum del 15 luglio pubblica un approfondimento sulle prossime Olimpiadi di Pechino (è anche on line nella sezione dedicata del sito http://dailyonline.alice.it/). C'è anche una'intervista a me sull'impatto che un evento di questo tipo ha sulla pubblicità di un canale olimpico come Eurosport.

L’operazione Pechino 2008 è già stata per Eurosport un importante volano per il raggiungimento dell’obiettivo di raccolta di quest’anno. A oggi è stato raggiunto circa l'80% del target e sono oltre 25 le campagne paneuropee pianificate da aziende italiane sui mezzi del network.
I Giochi Olimpici sono già iniziati da parecchi mesi su Eurosport, unitamente alla programmazione dei Campionati Mondiali ed Europei degli sport Olimpici e ad una serie di iniziative editoriali e commerciali. «L’offerta legata all'evento propone una serie di soluzioni molto articolate, che vanno dallo spot alla sponsorizzazione – spiega Ermanno Zacchetti, responsabile commerciale di Eurosport in Italia -. E’ possibile intervenire sull'intero evento olimpico o scegliere i programmi più istituzionali della programmazione di Eurosport, per una comunicazione di vasto respiro abbinata all’evento e ai suoi valori. E’ il caso di Quarella, che sarà sponsor paneuropeo del programma "Beijing Express", a cui fa riferimento il target uomo 15-64 anni, molto interessante dal punto di vista commerciale e rispetto al quale siamo particolarmente forti».
La strategia commerciale prevede anche pacchetti tematici per target particolari, basati su discipline sportive affini: si tratta di "Aqua" per gli sport acquatici, "Team" per gli sport di squadra, "Selection" per gli sport upmarket. «Arena, per esempio, concentrerà la sua comunicazione paneuropea negli sport acquatici, dopo aver sponsorizzato su Eurosport gli ultimi Europei di nuoto di Eindhoven, tappa importantissima del "Road to Beijing". Ci sono poi collaborazioni a 360°, come quella con Omega, che sarà Worldwide Olympic Partner e Official Timekeeper anche per l'edizione di Pechino 2008: il programma "Mission to Beijing Live Show", l'appuntamento giornaliero delle 17.00 - in cui saranno commentati i momenti principali della giornata con atleti ospiti - sarà trasmesso in diretta dallo studio di Eurosport proprio nel Padiglione Omega, all'interno dell'Olympic Green Area di Pechino».
E’ possibile seguire l’evento anche sul mini-sito dedicato, declinato in otto versioni linguistiche, ospitato dai portali di Eurosport e Yahoo! Eurosport. Diciotto ore di cronaca e diretta testuale, anteprime, report, profili, medagliere, con particolare attenzione per i vari atleti nazionali. «Ogni pacchetto di comunicazione prevede sempre uno sviluppo in internet. Eurosport è in grado offrire per tutte le 120 discipline sportive trasmesse ogni anno progetti di comunicazione in cui tv e internet esprimono integrazione editoriale e pubblicitaria, anche perché lo spettatore di Eurosport interagisce con la nostra redazione attraverso internet. L'accordo con Yahoo! dello scorso anno ha amplificato la diffusione del sito di Eurosport, facendo crescere la parte di utenti non-spettatori del canale tv. Eurosport, oggi, non è solo il portale sportivo di riferimento a livello europeo, ma è anche ai primi posti nelle singole nazioni in cui è declinato, Italia compresa».
Ma qual è il valore di un’operazione come questa per il complesso della raccolta dei canali Eurosport? Zacchetti spiega: «Il valore aggiunto di un evento come i Giochi Olimpici è chiaro: Pechino 2008 pesa circa il 25% sul budget annuale di raccolta pubblicitaria e, a meno di un mese dall'inizio dei Giochi, la quasi totalità delle posizioni di sponsorizzazione, che su Eurosport hanno sempre una declinazione paneuropea, risultano già vendute. Restano disponibili solo pochi pacchetti».
Da novembre, con la stagione invernale, inizierà un altro viaggio olimpico, questa volta verso Vancouver 2010: oltre seicento ore di programmazione, per la maggior parte in diretta, di discipline invernali in quella che rappresenta l'ultima stagione sportiva completa prima dell'evento olimpico, con le gare di Coppa del Mondo e i Mondiali, tra cui quelli di sci alpino, in Francia, a febbraio 2009.

mercoledì 2 aprile 2008

A PROPOSITO DI BOICOTTAGGIO: ARGENTINA 78

Ho finito di leggere pochi giorni fa il libro "Calcio e potere" di Simon Kuper. Per chi ama il genere "new football writing", questo libro - uscito in Inghilterra nei primi anni 90 - è una pietra miliare e racconta i legami tra lo sport più bello del mondo e la politica: come il calcio ha alimentato rivoluzioni e come ha mantenuto dittatori al potere. In alcuni spunti ora un po' datato (e superato da nuovi scandali...) ma comunque molto interessante.
Di particolare attualità il capitolo dedicato ad Argentina 78, soprattutto pensando a Pechino 2008. La FIFA assegnò il Mondiale 1978 all'Argentina all'inizio degli anni settanta. Nel 1976 l'esercito argentino prese il potere con un colpo di stato e i generali iniziarono a "combattere" una guerra sporca contro la loro stessa gente. Undicimila "sovversivi" scomparvero, furono rinchiusi in campi e segretamente uccisi. La Coppa del Mondo divenne per i generali al potere il palcoscenico per impressionare la propria gente e il globo intero, anche grazie ai numerosi giornalisti stranieri che sarebbero giunti in Argentina. Per questo sorsero dal nulla nuove strade, vennero distrutti quartieri malfamati (gli abitanti furono scacciati in provincia), migliorarono le comunicazioni. Lungo la strada principale dentro la città di Rosario i generali fecero costruire un muro (dalla gente soprannominato il "muro della miseria"), con dipinte sopra le facciate di case gradevoli, per nascondere i quartieri poveri dalla vista degli stranieri di passaggio. Prima del Mundial i militari portarono avanti l'operazione El Barrido, facendo irruzione negli appartamenti e facendo scomparire fino a duecento persone al giorno: non volevano che i sospettati politici fossero in giro per incontrare giornalisti stranieri.
Amnesty International insegnò ai molti giornalisti sportivi stranieri i rudimenti della politica argentina e molti di loro, una volta sul posto e ignorando il pericolo, raccontarono la verità. Troupe televisive di tutto il mondo filmarono le Madres in Plaza de Mayo durante la loro protesta settimanale sulla tragedia dei familiari desaparecidos. Gli europei si ritrovarono a leggere della società e della politica latinoamericana a colazione: "E' grazie al Mundial che il mondo ha saputo di noi" dissero le Madres a mondiale finito. Sotto i riflettori del mondo alcuni (pochi) prigionieri furono rilasciati.
Tralascio le considerazioni sportive (il mondiale argentino è stato probabilmente il più clamorosamente comprato della storia: per tutti valga Argentina-Perù 6-0) ma - fatte le debite tare tra Argentina 1978 e Cina 2008 - sono sempre più convinto che un grande evento sportivo non debba essere boicottato (a meno che non vi siano anche e soprattutto boicottaggi ufficiali in altri contesti, ad esempio economici o politici). Altrimenti davvero il boicottaggio sportivo rischia di essere solo il palliativo dell'incapacità del mondo di rivendicare il rispetto dei diritti umani anche a scapito delle proprie economie.
e.zac
ps: spunti di questo post sono tratti direttamente dal libro di Simon Kuper

lunedì 17 marzo 2008

PECHINO 2008...SOLO ORA?

Cresce la protesta verso la Cina e cresce l'interrogativo se boicottare o meno i Giochi Olimpici.
Rimando ad un mio post dello scorso Novembre (http://ermannozacchetti.blogspot.com/2007/11/riflessioni-su-pechino-2008.html).

mercoledì 12 marzo 2008

PECHINO NON E' PIU' NERA (?)

(ANSA) - WASHINGTON, 11 MAR - La Cina non e' piu' nella lista nera Usa dei paesi che compiono maggiori violazioni dei diritti umani. Lo rivela un rapporto annuale diffuso oggi dal Dipartimento di Stato americano, in cui si afferma che 'la Cina continua a negare alla sua popolazione diritti umani di base e a torturare i prigionieri'. La lista nera stilata dal Dipartimento di Stato comprende ora Corea del Nord, Birmania, Iran, Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan,Eritrea e Sudan.
Sarà mica per le Olimpiadi?

martedì 6 novembre 2007

RIFLESSIONI SU PECHINO 2008

Lavoro su Pechino 2008 praticamente dal giorno in cui si è chiuso Torino 2006: Eurosport è infatti Official Broadcaster dei Giochi Olimpici almeno fino all'edizione di Londra 2012.
Perchè la prossima Olimpiade si svolgerà a Pechino credo sia chiaro a tutti. E' l'incontro di due esigenze uguali e complementari: quella del governo cinese di mostrarsi al mondo, di accreditarsi presso la comunità internazionale; quella del ricco occidente di aprire un mercato grandissimo, dove esportare, vendere, comunicare. Sport ancora una volta come strumento straordinario di visibilità e di business.
Proprio per questo sostegno doppio, mi sembra ipocrita da parte della comunità occidentale riflettere ora sull'opportunità di boicottare la Cina (violazione dei diritti umani, oppressione del popolo tibetano, sostegno economico alla giunta birmana) attraverso i suoi Giochi, quasi che questi siano capitati in Cina non per (anche) decisione dell'Occidente stesso.
Ipocrisia che appare ancora più grande pensando che tra tutte le forme possibili di boicottaggio attuabili - verso l'importazione dei prodotti "made in Cina", per esempio - solo quella sportiva appare degna di riflessione, consapevoli che un boicottaggio sui prodotti bloccherebbe di fatto l'economia internazionale. E poi, da quale pulpito arriva la condanna alla violazione dei diritti umani? Dalla Guerra in Iraq? Da Guantanamo? Da dove?
Personalmente condivido la proposta di non boicottare i Giochi Olimpici (su questa posizione sono nientemeno che in compagnia del Dalai Lama) ma far sì che questa straordinaria apertura al Mondo della Cina possa permettere circolazione di idee, contaminazione, curiosità identitaria reciproca. Come avvenne per l'Europa dell'Est negli anni '80, quando furono prima di tutto le idee i semi che fecero cambiare un mondo intero.
(Per un approfondimento vedi anche R2 di oggi a firma di Federico Rampini)