(scritto a Parigi mercoledì 30 gennaio 2008)
Ed eccola qui la classica settimana ad Eurosport: lunedì a parlare di sport invernali a Munich, all'Ispo. Per fortuna è stato un inverno nevoso, l'atmosfera e i discorsi sono positivi. Martedì a Milano, un salto in ufficio, ma alla sera è già albergo a Paris, questa volta di fianco alla Tour Eiffel. Arrivo e fa caldo per essere gennaio, ma quando torno dalla cena si è alzato un vento freddissimo: il mio cappello di lana viene sempre utile. Mercoledì sales meeting e poi - trtovando il modo di raggirare lo sciopero dei taxi con metro e treno - ultimo volo verso Milano: inizio a scrivere dalla poltroncina d'attesa vicino al Gate 29, terminal 2F, aspettando l'imbarco dell'AZ311 Parigi-Linate delle 20.25, arrivo previsto per le 22.00. Uno sciame di facce stanche. E addio a Juve-Inter in tv. Giovedì, domani, si parla di ciclismo dalle parti di Asolo: partenza in auto alle 6.00 per poter essere operativi dalle 10.00. Venerdì finalmente a Milano, in ufficio, ma il weekend si preannuncia di lavoro: ci sarebbe l'enduro a Genova, vedremo. Il volo verso MIlano è confermato in orario, tra qualche minuto imbarchamo. Tre ragazze giapponesi davanti a me parlano e ridono, forse immaginando una bella giornata di shopping in via Montenapoleone. Il solito manager puzzone scivola furtivo di fianco per saltare la fila...moooolto furbo, lo prenderei a pugni. Ok, si parte. Il sedile 15L - finestrino - mi attende. Purttroppo è sul lato destro e non potrò ammirare Parigi dall'alto quando, dopo il decollo, l'aereo virerà verso Sud. Chissà chi ci sarà sul sedile a fianco...speriamo non un ciccione. Aereo pieno come un uovo. Ultimo sms a casa: sto arrivando.
e.zac
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