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I giornali locali riportano del duro confronto tra AC Cernusco (calcio) e Amministrazione Comunale sulla convenzione che dovrebbe regolamentare l'utilizzo da parte dell'AC Cernusco stesso delle strutture comunali presso lo stadio "G. Scirea". La questione è anche arrivata in maniera dirompente la scorsa settimana alla Consulta dello Sport, chiamata ad esprimersi sul principio della equità dei rapporti che devono intercorrere tra il Comune e le Associazioni Sportive che utilizzano strutture publiche (lo dico meglio: non ci devono essere trattamenti di favore per alcune società ma tutte devono godere di "pari dignità") e di conseguenza che non devono essere fatti accordi particolari e vantaggiosi con l'AC Cernusco a discapito degli altri.
In Consulta ho espresso il mio voto favorevole a questo principio premettendo che, con i dovuti tempi e modi, si dovrebbe (si dovrà) anche andare oltre a questo muro contro muro, pensando a soluzioni e proposte che esprimano un'attenzione verso il calcio Cernuschese, per riportarlo ad essere quella realtà di prestigio ma nello stesso tempo di aggregazione e coinvolgimento per i ragazzi della città.
Lo dico - anche se in pochi lo sanno - da uno che all'AC Cernusco ci ha giocato per tre anni (e questa foto di vent'anni fa lo testimonia) e che lo ricorda come un'Associazione inserita nel tessuto sociale e dei giovani della città e nello stesso tempo proiettata a competere e spesso a primeggiare nelle competizioni provinciali, regionali...e a volte anche di più.
Può essere questo amore per l'AC Cernusco un punto di partenza comune da cui ripartire? Venerdì ne parliamo.
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