Il bilancio previsionale 2011 del Comune di Cernusco sul Naviglio, approvato lo scorso 21 Dicembre, prevede la destinazione di 20.000 euro per acquisto di beni e servizi "new media": una cifra "piccola" ma a mio avviso significativa in questi tempi di ristrettezze di bilancio.
La mia intenzione è quella di utilizzare questi soldi per rendere la nostra città wifi free.
Negli ultimi mesi sta crescendo anche in Italia una forte sensibilità sull'accesso gratuito alla rete come diritto dei cittadini alla conoscenza e all'informazione. Lo sviluppo più clamoroso ha riguardato l'iniziativa del mensile Wired e del giurista Stefano Rodotà che lo scorso 29 Novembre, durante l'Internet Governance Forum di Roma, hanno lanciato la proposta di inserire il diritto alla Rete nella Costituzione Italiana. Rodotà ha scritto il testo di un nuoovo articolo, il 21-bis: "Tutti hanno eguale diritto di accedere alla rete internet in condizione di parità con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale". Il testo di Rodotà è diventato qualche giorno dopo il disegno di legge n.2485, sottoscritto da sedici senatori.
Il progetto a cui stiamo lavorando per la nostra città lo abbiamo chiamato "Cernusco duemila11+ wifi": creare in un anno 11 hotspot per accesso free ad internet in parchi, centri sportivi, piazze, luoghi pubblici coperti. Vorremmo poi (o anche) coinvolgere i negozianti (in particolari i bar), per capire se vorranno/potranno aggregarsi a questo progetto e rendere intere aree della città wifi free: per questo abbiamo inserito quel +...la speranza è che siano anche di più le aree attrezzate.
A che punto siamo? Solo all'inizio dell'idea, ma viaggiamo già spediti. Interessante è stata la chiacchierata con l'Associazione Green Geek (per ora grazie!), che proprio in questi giorni sta rendendo hotspot piazzale Cadorna a Milano in maniera agile, facilmente accessibile e a costi ridotti, come è nel loro stile. Loro sono davvero esperti e ci hanno rinfrancato sul fatto che sì, si può fare. In questo momento stiamo evidenziando quali aree della città potrebbero diventare gli 11 hotspot per poi verificare cosa servirà tecnicamente. Allora lì sapremo se ci stiamo con i costi e con la fattibilità.
Appendice 1: è vero, un servizio wifi pubblico già esiste a Cernusco. E' in biblioteca ed è a pagamento. A breve non lo sarà più (a pagamento, intendo).
Appendice 2: la nuova normativa entrata in vigore a fine dicembre NON toglie l'obbligo di login e tracciabilità delle connessioni wifi pubbliche (legge Pisanu anti-terrorismo). Ne semplifica le modalità di attuazione, ma non la annulla.
2 commenti:
a proposito dell'appendice 2:
a) dunque se voglio rendere pubblico il mio personale wifi, posso ma devo chiedere a chi si connette di darmi il suo nominativo?
b) se pero` uno si autentica in uno degli undici hotspot di cernusco, automaticamente puo` accedere anche agli altri?
grazie ... dalle parole ai fatti in 100 sec. netti!!!
Ciao Loris.
Sì, per quanto mi hanno detto gli esperti di Green Geek serve comunque la tracciabilità. Loro utilizzano un sistema legato al cellulare.
Sulla registrazione hotsport cernusco valida anche per gli altri non so, credo dipenda da chi custodsisce la tracciabilità...sarà una domanda che farò loro per capire possibili sviluppi (e scusa se non so risponderti ora). e.
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