Abbiamo presentato in questi giorni in Regione Lombardia la candidatura di Cernusco sul Naviglio per ottenere il riconoscimento di "Distretto Urbano del Commercio" (DUC): i risultati saranno resi noti il prossimo autunno. Sono molto felice di questo passo. Davvero molto felice.
Nel concreto, di cosa stiamo parlando? Può essere una semplice candidatura fonte di soddisfazione ancor prima di conoscere il risultato finale?
Andiamo con ordine. In breve, quello di cui stiamo parlando e' un bando della Regione Lombardia a sostegno del commercio locale attraverso contributi economici a fondo perduto destinati per il 50% all'Amministrazione Comunale per opere pubbliche inserite nel perimetro territoriale individuato come distretto del commercio e per il 50% direttamente ai negozianti per migliorie strutturali apportate al proprio esercizio commerciale. Una contribuzione paritaria a pubblico e privato a patto che pubblico e privato dimostrino di saper lavorare nella stessa direzione intorno ad un progetto anche di marketing per valorizzare il tessuto commerciale cittadino. Questo bando prevede fondi per poco più di 14 milioni di euro, di cui circa 7 milioni destinati a nuovi distretti per un importo massimo di 300.000 euro per distretto. Per tentare di vincere il bando la persona dell'ufficio risorse e progetti del Comune ha lavorato su questo progetto per 2 mesi, con i contributi dell'Ufficio Commercio e dell'Ufficio Comunicazione e unitamente ad una consulenza esterna costata al Comune 5.000 euro.
Perché sono felice anche se non abbiamo ancora vinto (e non sapremo se vinceremo)?
Innanzitutto perché e' stato messo al centro della progettualità del Comune il commercio locale, esprimendo appieno ed esplicitamente la volontà di considerarlo una risorsa per la città. Mentre altri paesi hanno investito sui centri commerciali, noi cerchiamo di salvaguardare i negozi di vicinato e il loro valore per la città.
Poi, perché il progetto e' stato firmato dal Sindaco, dall'Unione Commercianti della Provincia di Milano, dal Credito Cooperativo di Cernusco, dalla Pro Loco della nostra città, da Afol e da 19 commercianti, segno di un lavoro collettivo, fatto insieme, per la città.
Ancora, perché questo lavoro ha rappresentato un ulteriore passo, ma decisamente molto più importante dei precedenti, per integrare le iniziative di animazione della città realizzate per il commercio con quelle realizzate a prescindere e per realizzarne di nuove; in generale tutto questo progetto di DUC di Cenusco - che abbiamo chiamato "Shopping in famiglia" - si inserisce nella visione di Cernusco appunto come città a misura di famiglia, così come la stiamo costruendo e la vogliamo costruire anche per il futuro.
Inoltre, perché il documento prevede lo sviluppo di un piano di comunicazione a sostegno del commercio: era un obiettivo che abbiamo tentato di perseguire con i commercianti fin dallo "Shopping sotto la cometa" dello scorso inverno, così prenderebbe un impulso sprint.
Infine, perché la partecipazione a questo bando per diventare Distretto del Commercio era una delle idee che l'Unione Commercianti - per voce del suo Presidente Enzo Tufo, lui stesso fondamentale con il suo lavoro istituzionale per poter presentare la candidatura di Cernusco - mi illustro' lo scorso luglio, pochi giorni dopo la mia nomina ad Assessore: sono contento di vederla realizzata un anno dopo.
Una nota finale sul nome del progetto: "DUC di Cernusco sul Naviglio - Shopping in famiglia". Nella sua semplicità esprime l'idea di famiglia secondo 3 prospettive tutte riconducibili a Cernusco e ai suoi negozi: il target-famiglia, a cui principalmente si rivolgono i commercianti cernuschesi; il fatto che molti negozi di Cernusco sono ancora gestiti dalle famiglie (magari dai figli) che li hanno fondati; il rapporto familiare che si crea tra negoziante e cliente, presupposto per un clima di acquisto positivo e duraturo rispetto a tanti luoghi d'acquisto impersonali.
Ora attendiamo di conoscere l'esito del bando il prossimo autunno, nella speranza di poterne sviluppare appieno i contenuti. Intanto la soddisfazione di averci provato.
Nel concreto, di cosa stiamo parlando? Può essere una semplice candidatura fonte di soddisfazione ancor prima di conoscere il risultato finale?
Andiamo con ordine. In breve, quello di cui stiamo parlando e' un bando della Regione Lombardia a sostegno del commercio locale attraverso contributi economici a fondo perduto destinati per il 50% all'Amministrazione Comunale per opere pubbliche inserite nel perimetro territoriale individuato come distretto del commercio e per il 50% direttamente ai negozianti per migliorie strutturali apportate al proprio esercizio commerciale. Una contribuzione paritaria a pubblico e privato a patto che pubblico e privato dimostrino di saper lavorare nella stessa direzione intorno ad un progetto anche di marketing per valorizzare il tessuto commerciale cittadino. Questo bando prevede fondi per poco più di 14 milioni di euro, di cui circa 7 milioni destinati a nuovi distretti per un importo massimo di 300.000 euro per distretto. Per tentare di vincere il bando la persona dell'ufficio risorse e progetti del Comune ha lavorato su questo progetto per 2 mesi, con i contributi dell'Ufficio Commercio e dell'Ufficio Comunicazione e unitamente ad una consulenza esterna costata al Comune 5.000 euro.
Perché sono felice anche se non abbiamo ancora vinto (e non sapremo se vinceremo)?
Innanzitutto perché e' stato messo al centro della progettualità del Comune il commercio locale, esprimendo appieno ed esplicitamente la volontà di considerarlo una risorsa per la città. Mentre altri paesi hanno investito sui centri commerciali, noi cerchiamo di salvaguardare i negozi di vicinato e il loro valore per la città.
Poi, perché il progetto e' stato firmato dal Sindaco, dall'Unione Commercianti della Provincia di Milano, dal Credito Cooperativo di Cernusco, dalla Pro Loco della nostra città, da Afol e da 19 commercianti, segno di un lavoro collettivo, fatto insieme, per la città.
Ancora, perché questo lavoro ha rappresentato un ulteriore passo, ma decisamente molto più importante dei precedenti, per integrare le iniziative di animazione della città realizzate per il commercio con quelle realizzate a prescindere e per realizzarne di nuove; in generale tutto questo progetto di DUC di Cenusco - che abbiamo chiamato "Shopping in famiglia" - si inserisce nella visione di Cernusco appunto come città a misura di famiglia, così come la stiamo costruendo e la vogliamo costruire anche per il futuro.
Inoltre, perché il documento prevede lo sviluppo di un piano di comunicazione a sostegno del commercio: era un obiettivo che abbiamo tentato di perseguire con i commercianti fin dallo "Shopping sotto la cometa" dello scorso inverno, così prenderebbe un impulso sprint.
Infine, perché la partecipazione a questo bando per diventare Distretto del Commercio era una delle idee che l'Unione Commercianti - per voce del suo Presidente Enzo Tufo, lui stesso fondamentale con il suo lavoro istituzionale per poter presentare la candidatura di Cernusco - mi illustro' lo scorso luglio, pochi giorni dopo la mia nomina ad Assessore: sono contento di vederla realizzata un anno dopo.
Una nota finale sul nome del progetto: "DUC di Cernusco sul Naviglio - Shopping in famiglia". Nella sua semplicità esprime l'idea di famiglia secondo 3 prospettive tutte riconducibili a Cernusco e ai suoi negozi: il target-famiglia, a cui principalmente si rivolgono i commercianti cernuschesi; il fatto che molti negozi di Cernusco sono ancora gestiti dalle famiglie (magari dai figli) che li hanno fondati; il rapporto familiare che si crea tra negoziante e cliente, presupposto per un clima di acquisto positivo e duraturo rispetto a tanti luoghi d'acquisto impersonali.
Ora attendiamo di conoscere l'esito del bando il prossimo autunno, nella speranza di poterne sviluppare appieno i contenuti. Intanto la soddisfazione di averci provato.
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