domenica 6 ottobre 2013

PARLANDO DI CERNUSCO (E NON SOLO)

(Intervista su InFolio di Venerdì 4 Ottobre 2013)

POLITICA - È sicuramente l’assessore che ha maggiore feeling con il sindaco. Per carta di identità, anni che collaborano insieme e militanza nello stesso partito. Lui è Ermanno Zacchetti, detentore di numerose deleghe, tra cui Sport, Commercio e Trasporti Pubblici. E proprio dallo sport, sua vera passione e lavoro, iniziamo questa lunga intervista.

A luglio non tollerando più i debiti che l’Ac Cernusco aveva nei confronti del Comune, ne avete decretato l’allontanamento dal Buonarroti. A bocce ferme, proviamo a rileggere questa vicenda?

«Va premesso che quanto accaduto non è stato un fulmine a ciel sereno. Chi organizza sport in città, chi è nell’ambiente e la Consulta, conoscevano la situazione. Erano diversi anni che l’Ac Cernusco aveva debiti verso il Comune. Sono comunque stati giorni caldissimi tra la preoccupazione che avevamo noi per gli atleti e quelle dei genitori. Però c’è stato un momento chiave dove abbiamo capito non c’era altra soluzione».

Quale è stato?

«Alla dirigenza abbiamo detto: fate un passo indietro e traghettiamo la società verso una nuova realtà gestionale. La risposta della dirigenza è stato un fermo “no”».

Mi sta dicendo che non c’è stata la volontà da parte di qualcuno di salvare l’Ac per non farsi da parte?

«Mi fermo a quanto mi hanno risposto, non aggiungo altro. A quel punto, davanti alla latitanza economica della società, il Comune ha agito di conseguenza».

E così una società con 42 anni di storia alle spalle è sparita da Cernusco...

«Questo spiace, ma l’obiettivo dell’amministrazione non è mantenere in vita una società solo perché storica, bensì fare in modo che i ragazzi facciano sport in un ambiente sano da un punto di vista economico, con valori umani e sociali importanti».

I calciatori hanno tutti trovato una nuova collocazione?

«Quelli della prima squadra per la maggior parte non erano cernuschesi e hanno trovato altre soluzioni. Un paio di squadre di ragazzi in blocco hanno deciso di andare in un’altra società, mentre quelli più piccoli hanno preferito accasarsi presso la neonata Fc Cernusco».

I malelingue parlano di un Football Club Cernusco già pronto da tempo. Dica la verità, lei lo sapeva?

«Onestamente no. Quando abbiamo preso quella decisione non ero a conoscenza di alternative, tant’è che feci un appello alla città. Appello che ha avuto una risposta. Parlando con i genitori avevo invece percepito che c’era voglia di qualcosa di nuovo, questo sì. Ma il fatto che non ci fosse nulla di già pronto, come le malelingue dicono, lo dimostra che sono davvero partiti da zero e hanno dovuto fare mille passi in pochissimo tempo».

Tra i dirigenti dell’Fc c’è anche il consigliere comunale d’opposizione Claudio Gargantini che ora pare essersi calmato nelle sue battaglie contro la maggioranza, forse tutto preso dalla nuova realtà. Lo avete addolcito?

«Andrebbe chiesto a lui come mai in aula si è calmato. Posso però dire conoscendolo, che Claudio ha un rigore intellettuale nel criticarci e non penso si sia addolcito per questo. Mi aspetto, invece, che continui le sue battaglie con il solito puntiglio».

Il presidente Raffaele Addeo del Città di Cernusco, altra realtà calcistica locale, lamenta che lei pensa solo all’Fc. Cosa vuole rispondere?

«Sono abituato a condividere ogni decisione con la Consulta dello Sport e con tutto il movimento sportivo. Se Addeo ha lamentele da farmi, sono disposto a parlarne, però non mi sento di condividere questa sua riflessione. Ho diversi elementi che dimostrano il mio interesse verso questa società rappresentata da due sole squadre».

Lei è anche responsabile commerciale per Eurosport, ma ha avuto un passato da calciatore nelle giovanili del Milan. Nessun rimpianto nel seguire lo sport in giacca e cravatta invece che in calzoncini e calzettoni?

«Ho fatto quattro anni nelle giovanili del Milan. Il vero rimpianto è che a 18 anni per un problema fisico non ho potuto proseguire a certi livelli visto che i presupposti per entrare nel calcio che contava c’erano. Diciamo che mi spiace solo non avere potuto giocare le mie carte, ma le mie soddisfazioni me le ero tolte lo stesso fino a quel momento. E poi mi piace molto il mio lavoro che mi permette di rimanere nel mondo dello sport».

Sfera di cristallo: quale società sportiva quest’anno regalerà grandi soddisfazioni?

«I presupposti migliori credo li abbiano le giovanili della Libertas Pallacanestro. Peraltro Marco Cornaghi, dati alla mano, è risultato il migliore allenatore di basket lombardo dei ragazzi. E poi applaudo il Cernusco Rugby che sta coinvolgendo sempre più la città nelle sue iniziative».

Il sito "I sport Cernusco" ha comunicati stampa vecchi di anni. Ha ancora senso tenerlo in vita così?

«In effetti il corpo centrale era stato studiato per essere aggiornato dai comunicati delle società. Doveva essere una loro vetrina che però sembra non vogliano sfruttare. Stiamo ragionando come aggiornarlo e rinnovarlo, legandolo anche ai social network. Presto ci saranno novità».

Cambiamo argomento e passiamo al commercio. Due parole per l’iniziativa Soloperoggi di domani le spendiamo?

«Complice anche il cambiamento del nostro regolamento che non prevede più il patrocinio, da questa edizione anche noi del Comune siamo collaboratori. Questo ci permette di creare sempre più maggiori energie che vanno a integrarsi perfettamente con una fase due del commercio che prevede i negozi sempre più attivi nelle iniziative. Soloperoggi va proprio in questo senso. Grande partecipazione dei commercianti, con desiderio di dare alla gente la possibilità di fare shopping in maniera diversa nella propria città. Creare un centro commerciale all’aperto a parole è facile. Soloperoggi ci è riuscito sul serio».

Una Cernusco con totale copertura wi-fi è un sogno o un giorno sarà realtà?

«Ci sono progetti ambiziosi che mi sono reso conto che la macchina amministrativa, e il suo personale, non ha la forza necessaria per portare avanti. Per questo ho creato Cernusco 2032 che punta a far nascere nei cittadini, con le competenze necessarie la voglia di collaborare. Da questo presupposto è nata un’associazione che verrà presentata a fine mese e che ha tra i suoi obiettivi la copertura totale del wi-fi. Un sogno che quindi si potrà concretizzare perché non è quello di un singolo assessore, ma nasce dalla volontà diffusa di tanta gente disposta a mettersi in gioco con competenza a tempo».

A proposito di tecnologia, l'ultimo consiglio comunale è andato in diretta streaming. Siete soddisfatti?

«Molto. L’indomani ho sentito solo commenti positivi. Certamente c’è da migliorare e fin dalla prossima volta non dovrebbe esserci una sola telecamera, ma sarà più movimentato. Comunque i dati parlano di centoventi accessi. In pratica è come se la parte dell’aula dedicata al pubblico fosse stata virtualmente piena. Come prima esperienza è un dato che non va per nulla sottovalutato».

Tra le sue deleghe c’è anche quella ai Trasporti Pubblici. Facciamo il punto?

«Quello che forniamo è un servizio finanziato per buona parte dal Comune e per il resto dalla Provincia. Nel 2014 ci sarà un monitoraggio, perché vogliamo ripensarlo. Dobbiamo capire cosa funziona e cosa no. E dobbiamo ragionare tenendo conto che l’attuale modello è datato. Nel frattempo la città è cambiata come numero di abitanti e non solo. Penso ad esempio alle piste ciclabili, ma anche al successo che ha Piedibus. Quindi immagino ci saranno parecchie novità visto che ora l’autobus non è l’unica alternativa all’automobile. Posso anticipare, inoltre, che abbiamo chiesto lo spostamento del capolinea di via Volta alla fermata della metropolitana di Villa Fiorita».

Quale è il progetto che ha messo come obiettivo del 2014?

«In questi anni ho cercato di concretizzare progetti che per i cernuschesi erano piccoli sogni. E vorrei proseguire su questa strada. Sento molte persone che parlano di come lo sport potrebbe integrarsi con la scuola. Diciamo che questo è un progetto che vorrei fare decollare il prossimo anno. Sentirò le volontà delle società sportive e cercherò di capire quanto le scuole sono disposte ad aprirsi in questa direzione. Sarà il nostro contributo al Patto per la Scuola lanciato dall’assessore Rita Zecchini. Per l’anno 2014/15 vorrei portare in tutte le scuole primarie lo sport di qualità».

C’è un consigliere comunale di minoranza a cui si sente di fare un applauso?

«Fare nomi non è mai bello però posso dire che apprezzo lo stile costruttivo che hanno i consiglieri Mandelli della Lega e Frigerio di Forza Italia nel proporre le loro iniziative».

Infine una domanda che per lei sarà un tormentone però le voci ci sono eccome: sta studiando per diventare il prossimo candidato sindaco del centrosinistra?

(sorride) «È vero, ci sono tante voci su di me, ma ne ho sentite anche altre. Credo che essere candidato sindaco sia anche il frutto di come lavori negli anni precedenti. A me quello che interessa è fare bene oggi. Se poi questo fare bene mi porterà a essere nella rosa dei possibili candidati sindaci ora come ora non ne ho proprio idea. Mi pare però ancora un discorso prematuro».

Roberto Pegorini

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