Sempre più sotto sconcertato per quanto succede al Tour de France (che comunque, o forse per questo, è seguitissimo in TV...tappe da oltre 3 milioni di spettatori medi su Eurosport), leggo incredulo la sentenza sul caso di spionaggio in F1.
Più o meno il consiglio mondiale della FIA dice che in effetti la McLaren «era in possesso di informazioni confidenziali della Ferrari», quindi violazione dell'articolo 151c del codice sportivo, «ma non ci sono prove sufficienti che queste informazioni siano state utilizzate dalla McLaren».
Da cui la sentenza: non luogo a procedere.
Tradotto in pratica, Stepney, uomo Ferrari, ha dato a Coughlan, uomo McLaren, praticamente di tutto. Alla McLaren le carte trafugate finiscono nelle mani di persone di altissima responsabilità, dirigenti che coordinano progetti miliardari, capi progettisti di primissimo livello, uomini che disegnano le macchine.
Questi decidono di non denunciare nulla, non licenziano Coughlan (che tutt'ora è solo sospeso) ma gli dicono che farebbe meglio a distruggere tutto (prima o dopo averlo letto? beh...).
La Juventus, per molto meno, è andata in B. In F1, per un caso che va ben al di là della responsabilità oggettiva, tutto rimane immutato.
Del resto, dove sarebbero sfuggiti gli sponsor senza più la McLaren, senza più competizione nel Mondiale? Magari un giorno si stancheranno i tifosi...
Ermanno
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