Eva Cantarella parla del mito per capire storia e attualità.
Per mettere in evidenza il carattere composito della città Livio ricorda, non a caso, che Belloveso fonda Milano in una zona che aveva lo stesso nome di una tribù celtica, e, celebrando le nobili e antiche origini dei Biturigi, tende a valorizzare, all'interno della cultura romana di cui si sentiva parte integrante, l'apporto di quella celtica, alla quale, essendo padovano, ugualmente sentiva di appartenere. A distanza di due millenni dal momento in cui venne scritto, il mito trasmette l'immagine di una città etnicamente e culturalmente aperta ai contributi esterni, pronta a recepirli e a trasformarli in ricchezza. Caratteri che ha mantenuto nei secoli, oggi nuovamente alla prova dei grandi flussi migratori e degli antichi problemi dell'ospitalità e dell'integrazione.
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