ROMA 2009 E L'EVENTO SPORTIVO
Da piccolo le vacanze estive erano scandite dalla visione in TV di eventi sportivi e - dopo l'eventuale Mondiale o Europeo di calcio - ecco il nuoto e l'atletica: uno spasso in un palinsesto privo di qualsiasi partita di calcio amichevole disputata tra squadre italiane in USA o di qualsiasi triangolare ferragostano. Essere qui a Roma a spingere con il tifo Federica Pellegrini verso l'oro e ad applaudirla mentre sale sul podio a ricevere la medaglia, ad osservare i rituali del protocollo delle gare, con la presentazione degli atleti, le bandiere che si alzano, gli inni, etc,...beh, è un'esperienza fantastica.
Da piccolo le vacanze estive erano scandite dalla visione in TV di eventi sportivi e - dopo l'eventuale Mondiale o Europeo di calcio - ecco il nuoto e l'atletica: uno spasso in un palinsesto privo di qualsiasi partita di calcio amichevole disputata tra squadre italiane in USA o di qualsiasi triangolare ferragostano. Essere qui a Roma a spingere con il tifo Federica Pellegrini verso l'oro e ad applaudirla mentre sale sul podio a ricevere la medaglia, ad osservare i rituali del protocollo delle gare, con la presentazione degli atleti, le bandiere che si alzano, gli inni, etc,...beh, è un'esperienza fantastica.
Nota a margine sui record. Battere un record significa battere un record: di qualche millesimo-centesimo, dopo anni e anni di tentativi. Abbatterne 12 in due giorni, anche di due secondi, è forse troppo. Troppo anche per rinnovare l'emozione di assistere ad un evento straordinario. Sono indispensabili questi costumoni? Cosi Giuseppe Musciacchio, direttore marketing di Arena, su Wired di luglio: "Il punto è che che si è smesso di studiare gli atleti, l'allenamento...Si pensa solo ai costumi. Se parlassimo di ricerca pura, con fini civili, ben vengano tutte le scoperte e le soluzioni possibili e immaginabili. Ma questo è uno sport. E ha un'etica. Ci devono essere regole che mettono tutti gli atleti sullo stesso piano. Secondo noi i nuovi costumi non lo fanno".
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ROMA 2009 E L'ANIMAZIONE EXTRA-SPORTIVA
Gli organizzatori hanno fatto le cose per bene, il villaggio è all'altezza e la zona hospitality è il giusto esclusiva. Peccato ci sia poca gente e che non si senta molto il respiro internazionale di un Mondiale. Si badi bene, parlo di presenza di persone al di fuori delle tribune degli eventi, quelle sono piene e molte volte sold-out. Ossia: la gente non va lì per curiosare a prescindere dalle gare e vedere che c'è, ma ci passa solo se e perché va a vedere le gare. Tenderei a escludere che il market district sia la location più frequentata dell'estate romana e che l'area hospitality possa essere dalle 23.30 il fulcro del divertimento notturno (considerazioni personali su quanto visto domenica 26 Luglio). Magari si cresce nella seconda settimana.
Gli organizzatori hanno fatto le cose per bene, il villaggio è all'altezza e la zona hospitality è il giusto esclusiva. Peccato ci sia poca gente e che non si senta molto il respiro internazionale di un Mondiale. Si badi bene, parlo di presenza di persone al di fuori delle tribune degli eventi, quelle sono piene e molte volte sold-out. Ossia: la gente non va lì per curiosare a prescindere dalle gare e vedere che c'è, ma ci passa solo se e perché va a vedere le gare. Tenderei a escludere che il market district sia la location più frequentata dell'estate romana e che l'area hospitality possa essere dalle 23.30 il fulcro del divertimento notturno (considerazioni personali su quanto visto domenica 26 Luglio). Magari si cresce nella seconda settimana.
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ROMA 2009 E I TIFOSI
Ho assistito alla finale maschile di tuffi sincrorinizzati dai 10 metri; poi alle semifinali e finali di domenica pomeriggio (inclusa medaglia e record della Pellegrini); ho vissuto la delusione dell'eliminazione del Settebello azzurro ad opera della Serbia. Tre discipline acquatiche, tre stili di spettatori differenti.
A vedere i tuffi ci sono gli esperti e gli appassionati della disciplina e chi non lo è ben si guarda, dopo le polemiche del primo giorno, di comportarsi da becero tifoso del calcio fischiando gli avversari degli italiani. Distinti catechizzati.
A vedere il nuoto ci sono praticanti, tifosi della Pellegrini in massa, ragazze e signore con occhi solo per quei giovanotti in attillati costumi e curiosi a caccia di Michael Phelps, la stella internazionale. Moderatamente esperti.
A vedere la pallanuoto ci sono pochi conoscitori del gioco e delle regole, che le spiegano di tanto in tanto ad una massa di loro amici abitualmente frequentatori di stadi di calcio e per questo molto aggressivi nel tifo. La presenza della squadra italiana, in una partita dentro o fuori contro la Serbia, fa il resto. Scalmanati.
Ho assistito alla finale maschile di tuffi sincrorinizzati dai 10 metri; poi alle semifinali e finali di domenica pomeriggio (inclusa medaglia e record della Pellegrini); ho vissuto la delusione dell'eliminazione del Settebello azzurro ad opera della Serbia. Tre discipline acquatiche, tre stili di spettatori differenti.
A vedere i tuffi ci sono gli esperti e gli appassionati della disciplina e chi non lo è ben si guarda, dopo le polemiche del primo giorno, di comportarsi da becero tifoso del calcio fischiando gli avversari degli italiani. Distinti catechizzati.
A vedere il nuoto ci sono praticanti, tifosi della Pellegrini in massa, ragazze e signore con occhi solo per quei giovanotti in attillati costumi e curiosi a caccia di Michael Phelps, la stella internazionale. Moderatamente esperti.
A vedere la pallanuoto ci sono pochi conoscitori del gioco e delle regole, che le spiegano di tanto in tanto ad una massa di loro amici abitualmente frequentatori di stadi di calcio e per questo molto aggressivi nel tifo. La presenza della squadra italiana, in una partita dentro o fuori contro la Serbia, fa il resto. Scalmanati.
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ROMA 2009 & LA CITTA'
Roma 2009 e Roma città sono due mondi a parte: i Mondiali sono un evento che sembra accidentalmente organizzato a Roma, visto che l'unico accenno in città che ho trovato è un count-down in zona Fori imperiali, desolatamente giunto a fine corsa. Mi hanno segnalato una personalizzazione anche a Ponte Milvio...per il resto credo nulla. Arrivi in treno e ti aspetti un benvenuto nella città dei Mondiali di nuoto: niente. Arrivi in albergo e ti aspetti un programma dell'evento e un invito a seguirli al Foro Italico: niente. Guardi le vetrine e ti aspetti una personalizzazione per i Mondiali di nuoto: niente. La città prosegue il suo caldo avvicinamento alle vacanze, lasciando questi Mondiali al loro destino. Probabilmente, direi certamente, Roma non ha bisogno dei Mondiali di nuoto per attrarre turisti, è davvero fantastica di per sé. Ma anche Parigi non aveva bisogno dei Mondiali di rugby, eppure aveva personalizzato e colorato addirittura la Tour Eiffel. Perché non pensiamo mai in grande e li sfruttiamo davvero al massimo questi grandi eventi sportivi?
Roma 2009 e Roma città sono due mondi a parte: i Mondiali sono un evento che sembra accidentalmente organizzato a Roma, visto che l'unico accenno in città che ho trovato è un count-down in zona Fori imperiali, desolatamente giunto a fine corsa. Mi hanno segnalato una personalizzazione anche a Ponte Milvio...per il resto credo nulla. Arrivi in treno e ti aspetti un benvenuto nella città dei Mondiali di nuoto: niente. Arrivi in albergo e ti aspetti un programma dell'evento e un invito a seguirli al Foro Italico: niente. Guardi le vetrine e ti aspetti una personalizzazione per i Mondiali di nuoto: niente. La città prosegue il suo caldo avvicinamento alle vacanze, lasciando questi Mondiali al loro destino. Probabilmente, direi certamente, Roma non ha bisogno dei Mondiali di nuoto per attrarre turisti, è davvero fantastica di per sé. Ma anche Parigi non aveva bisogno dei Mondiali di rugby, eppure aveva personalizzato e colorato addirittura la Tour Eiffel. Perché non pensiamo mai in grande e li sfruttiamo davvero al massimo questi grandi eventi sportivi?
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