Dal punto di vista del pubblico nn è stata probabilmente la migliore edizione italiana del FIA WTCC, ma teniamo conto ch c'era qualche pilota italiano in meno degli altri anni (Zanardi, Larini,...) e che almeno 35.000 interisti erano ancora allo stadio alle 7.00 di mattina a festeggiare (mentre io andavo all'autodromo alle 8 e mezza ne ho incontrati che tornavano a casa).
Dal punto di vista delle gare, però, lo spettacolo non è assolutamente mancato, con il colpo di scena di Gara 1 all'ultimo giro.
Il paddock di Monza è poi uno dei più belli in assoluto e il programma hospitality di Eurosport fa sempre la sua scena, permettendo agli ospiti di vivere esperienze uniche: la vistia ai box (domenica mattina addirittura il Campione del Mondo tarquini raccontava i segreti di team e macchina), la Grid Walk pochi minuti prima della partenza, il giro di pista del sabato accanto ad un pilota. Esperienze che fanno diventare un weekend al circuito davvero speciale.
Questa prossimità che si crea con i piloti e con le auto è davvero fantastica e raramente l'ho sperimentata in altri contesti motoristici (e in fondo il FIA WTCC è un campionato Mondiale con lo stesso "status" di F1 e WRC): per questo comunque è molto coinvolgente essere onsite per le gare di WTCC.
ps: una delle cose che ho notato tra chi frequenta i circuiti è la mania del pass. Non importa se è vero o se è solo un cartoncino di riconoscimento, se ti apre aree inaccessibili o ti permette solo di varcare l'ingresso dell'autodromo: avere al collo un cordoncino con attaccato qualcosa è fondamentale per essere un gradino sopra rispetto all'avere un semplice biglietto. Su questa linea l'iniziativa di Yokohama (official supplier del WTCC) che con le sue hostess nel paddock regala un cordoncino brandizzato con attaccato il calendario delle gare dell'anno di WTCC. Non conta nulla, non fa passare da nessuna parte, pesa, eppure la gente se lo mette davvero! Fa status...
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