(Questa sera il Consiglio Comunale ha approvato con 14 voti favorevoli, 1 astenuto e zero contrari la RIFORMA DELLE TARIFFE
ORARIE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO, atto conclusivo di un percorso di certezza di applicazione, trasparenza e ora differenziazione iniziato nel 2008 insieme al lavoro della Consulta dello SPort. Qui sotto la mia introduzione alla discussionee votazione in Consiglio)
Il progetto
di riforma delle tariffe orarie degli
impianti sportivi comunali
che viene sottoposto questa sera all’approvazione del Consiglio Comunale è
l’ultimo passo in ordine di tempo di un lungo percorso sul tema, di fatto iniziato
con la creazione della Consulta dello Sport nel 2008.
Stiamo parlando, in
particolare, delle tariffe riservate alle Associazioni sportive iscritte al
Registro Comunale, che sono state oggetto negli anni di interventi dell’Amministrazione
votati alla certezza della loro
applicazione nella definizione delle convenzioni annuali per l’utilizzo
delle impianti sportivi e alla trasparenza
delle stesse nei confronti del movimento sportivo cernuschese. Azioni,
queste, contenute negli ultimi due Piani di sostegno allo sport presentati a
questo consiglio nel 2011 (C’è movimento sportivo in città) e nel 2013 (Uno
sport su misura).
Proprio nell’esprimere
un giudizio positivo sul Piano del 2013, l’Assemblea della Consulta dello Sport
indicò anche un ulteriore passo in avanti per uno “sport su misura” ed
in particolare espresse la possibilità
di segmentare le tariffe sulla base di criteri che esprimessero in maniera più
efficace lo sport “vero, leale, di tutti”, con un maggior sostegno alle
associazioni particolarmente attente alla pratica sportiva di base e giovanile.
Dallo scorso Autunno, l’Assessorato allo Sport ha
inteso agevolare questa auspicata riflessione tra le associazioni sportive,
lavorando su un progetto di differenziazione delle tariffe per l’uso degli
impianti comunali: l’impianto generale è stato messo a punto grazie al lavoro dell’Ufficio Sport e brevemente discusso con
il Direttivo della Consulta sul finire del mese di Gennaio di quest’anno; la
prima bozza di documento è stata presentata al Direttivo stesso lo scorso Marzo e di seguito perfezionata una
prima volta; la nuova versione è stata poi presentata e discussa nell’Assemblea della Consulta lo scorso 21
Maggio; fino a fine Giugno è stato dato tempo alle Associazioni di presentare rilievi e suggerimenti, anche attraverso
incontri su situazioni specifiche con alcune di loro; la versione finale è
stata presentata e nuovamente discussa
con le Associazioni in un incontro il 2 Luglio ed è stata infine discussa in Commissione consigliare lo scorso 16
luglio.
I dettagli sono già stati
illustrati in commissione e li riassumo brevemente:
·
Conferma della suddivisione degli utenti in “Associazioni iscritte al
registro” e “Associazioni non iscritte al registro e utenti privati”, con
tariffe a favore delle prime.
All’interno delle raggruppamento “Associazioni iscritte al registro”:
·
Suddivisione delle attività sportive in due fasce: “attività di base e
agonistiche” e “attività di mantenimento adulti”, con tariffe premianti per le
prime;
·
Creazione di due fasce orarie giornaliere: prima delle 20.00, dopo le
20.00, con l’obiettivo di premiare l’attività sportiva delle fasce più giovani.
Sono stati introdotti meccanismi di compensazione per le Associazioni che
svolgono attività sportiva dedicata in maniera prevalente agli Under14 dopo le
ore 20.00 e – su richiesta della Consulta – agli over 65 in qualsiasi fascia
oraria;
·
Suddivisione degli impianti sportivi comunali in fasce, a seconda delle
dimensioni e delle loro potenzialità d’uso: 4 per gli impianti al coperto, 2
per quelli all’aperto + il velodromo;
·
Suddivisione dell’uso degli impianti tra “allenamenti” e
“partite/gare”, con tariffe a favore dei primi considerando per i secondi
maggiori costi di gestione.
Mi sembra importante
ricordare che - secondo i dati elaborati dall’Ufficio Sport - i ricavi
dall’utilizzo degli impianti sportivi comunali derivano oggi al 100%
dall’attività delle Associazioni Sportive Cernuschesi e coprono poco meno di
1/3 dei costi di gestione degli impianti comunali: è un modo concreto per
riconoscere l’alto valore sociale delle nostre Associazioni e il ruolo giocato
dallo sport in termini di aggregazione, inclusione, benessere personale, prevenzione
delle malattie e contenimento della spesa sanitaria. La riforma presentata
stasera mantiene inalterato questo impianto, essendo stimata a saldi invariati
per il Comune: il totale annuo
incassato appare solo redistribuito in maniera differente tra le associazioni
in base alle caratteristiche della loro attività, premiandone l'impegno verso
l'attività sportiva giovanile e di base, nonché salvaguardando l’attività per
gli over 65.
Il lavoro di politica sportiva iniziato 6 anni fa sul tema delle tariffe – certezza di applicazione, trasparenza e ora differenziazione – giunge oggi a conclusione. E’ chiaro che solo l’applicazione concreta di questa riforma – prevista dal 1 Settembre 2014 per la nuova stagione sportiva 2014/15 - ci dirà se saranno necessari aggiustamenti, che mantengano però inalterato l’impianto generale.
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