DALLAS - Micah Grimes, allenatore di una squadra di basket femminile di scuola secondaria di Dallas, è stato esonerato non perché la sua squadra ha vinto una partita 1oo a zero contro avversarie che non vincono un incontro da quattro anni, ma perché non si è scusato. Grimes aveva inviato una lettera al quotidiano Dallas Morning News affermando che non si sarebbe mai scusato «per una vittoria ampia, visto che le mie ragazze hanno giocato con onore e integrità». Ma alla Covenant School la cosa non è piaciuta e ha dato il benservito all'allenatore.
(dal sito del Corriere della Sera)
Sull'argomento "contro avversari più deboli è giusto tirare un po' il freno per non umiliarli oppure proprio perchè vado al massimo li rispetto" avevo già scritto nel febbraio 2007 (l'argomento ritorna a cicli costanti) e sostanzialmente non mi sento di dire di aver cambiato idea.
"Sabato pomeriggio, partita di campionato CSI Eccellenza tra Real Moscova e GSO. Sul risultato di 1-4 per noi e mentre attacchiamo a 5 minuti dalla fine per segnare il quinto gol, un'entrataccia sul ginocchio e qualche insulto dagli avversari mi suggeriscono di "essere sportivo" e di non infierire ulteriormente. Finiamo allora con un irridente "torello" a centrocampo, con gli altri a correre dietro al pallone senza mai prenderlo. E' lo storicio dilemma: in una competizione sportiva, quando l'avversario in quel specifico (e solo in quelllo) confronto sportivo risulta manifestamente inferiore, è giusto fermarsi e manifestare con irridenza questa superiorità? Mi sono trovato alcune (poche) volte anche dalla parte di chi è sepolto sotto una montagna di gol e mi sono convinto che comunque chi si dimostra più forte non deve sportivamente fermarsi, ma invece giocare perchè solo nell'impegno massimo rende l'onore sportivo delle armi allo sconfitto. Ma credo che qui davvero le due scuole di pesiero si dividano a 50 e 50".
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