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Da alcuni mesi è attiva nella nostra città la Consulta dello Sport: nata ufficialmente con l’approvazione del regolamento da parte del Consiglio Comunale lo scorso 8 Ottobre, l’assemblea della Consulta ha eletto i propri organi il successivo 3 Novembre, rendendo così operativo il Direttivo della Consulta stessa guidato dal Presidente Matteo Gerli. Attraverso 3 domande, facciamo con lui un primo bilancio di 6 mesi di attività di questo organo che vuole essere, nelle intenzioni, uno strumento di partecipazione e confronto tra Amministrazione Comunale e Associazionismo Sportivo cittadino.
Presidente Gerli, i numeri dello sport a Cernusco offrono un’immagine viva dello sport in città: quali sono allora gli obiettivi della Consulta? Quale idea di sport vuole proporre?
E’ vero. Lo sport a Cernusco è davvero una ricchezza per la città e il punto di partenza su cui lavorare come Consulta è molto elevato.
Mi vengono in mente 3 ambiti di crescita del nostro movimento sportivo: innanzitutto un’opera di coinvolgimento e coordinamento per ottimizzare il lavoro sul territorio di oltre 40 Associazioni Sportive, affinché ciascuna associazione si pensi sempre più come parte di un progetto più grande, nello sviluppo di proposte ma anche nella risoluzione di problemi concreti. Poi, un intervento di costruzione e consolidamento di una sana cultura sportiva tra gli adulti, sia negli addetti ai lavori ma anche tra i genitori, affinché si possa poi trasferire ai bambini e ai giovani praticanti. Infine, la declinazione del concetto di sport educativo soprattutto per la fascia d’età 3^ media – 5^ superiore, dove più alto è il tasso di abbandono sportivo e dove invece lo sport potrebbe giocare in maniera straordinaria il proprio ruolo di strumento educativo, soprattutto se in rete con le altre agenzie educative del territorio.
Qual è a Suo avviso il ruolo che lo sport in oratorio gioca oggi in questo movimento sportivo cittadino?
Lo sport in oratorio a Cernusco è cresciuto tantissimo negli ultimi anni e non a caso un suo rappresentante è stato eletto dalle associazioni sportive cittadine nel Direttivo della Consulta. E’ stata certamente una crescita di numeri, ma non solo. Vista dall’esterno, credo sia stata anche una crescita organizzativa e di proposta sportiva, tanto che è quasi scomparsa, in termini qualitativi, la differenza con l’offerta delle altre associazioni sportive cernuschesi. Con in più il valore aggiunto della vita dell’oratorio, che permette sia di vivere in maniera organica altre esperienze educative, sia di continuare a praticare sport anche al di fuori di allenamenti e partite ufficiali (il cosiddetto “gioco libero”) in un ambiente sano. Lo sport cittadino guarda dunque con interesse l’esperienza di uno sport di tutti ma nello stesso tempo il giusto competitivo, come quello che viene proposto in oratorio.
Qual è un Suo giudizio su questi primi mesi di lavoro della Consulta? Quali sono stati i soggetti su cui avete lavorato? Quali sono i progetti per il prossimo anno sportivo?
L’evento dello “Sport in piazza” appena conclusosi è probabilmente uno dei primi e più evidenti segni del lavoro della Consulta, proprio nella linea di creare momenti di promozione sportiva e di costruzione di cultura sportiva. Il successo di pubblico è sicuramente il segno di un apprezzamento del lavoro svolto. Nell’immediato ci aspetta una “Estate Sport” ricca di eventi, prima di un autunno con almeno due prospettive di azione. Da una parte, si dovranno affrontare i problemi quotidiani delle Associazioni Sportive (prima di tutto rispetto a spazi e strutture) e in questo contesto la Consulta cercherà di essere propositiva verso l’Amministrazione Comunale, che ovviamente rimane la protagonista principale dell’azione di politica sportiva sul territorio. Dall’altra, il possibile arrivo in maniera ancora più organica della Facoltà di Scienze Motorie a Cernusco creerà opportunità straordinarie di crescita per tutto il movimento sportivo cittadino, a patto che questa nuova realtà si integri nel migliore dei modi con il ricco e storico panorama associativo sportivo di Cernusco. E’ una sfida che dovremo raccogliere insieme, affinché lo sport sia sempre più considerato come un investimento per la persona.
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