Anche a Eurosport Italia è tempo di bilanci di fine d'anno. Per quanto riguarda quello della raccolta pubblicitaria, ne ho parlato in una intervista che esce in questi giorni su "I quaderni della comunicazione" e che riporto qui sotto.
Da un punto di vista pubblicitario, come si chiuderà il 2010?
Con grande soddisfazione: rispetto al budget, chiudiamo l'anno con un +7%, che vale un +20% rispetto al risultato del 2009. Buona parte di questo incremento si deve alla riorganizzazione della raccolta locale, che dal 1 gennaio 2010 è stata internalizzata. Ciò ha comportato da una parte la ridefinizione di una struttura interna dedicata alla preparazione delle offerte, alla gestione del traffico, al supporto marketing e comunicazione alla forza vendita; dall'altra la creazione di un network locale di vendita, capace di garantire un'ottima prossimità con il mercato e all'interno del quale la struttura di Download Advertising rappresenta la partner principale.
L'impatto è stato evidente: nel 2010 abbiamo messo in onda oltre 120 campagne 'locali' per 70 brand differenti, facendo aumentare la quota della raccolta pubblicitaria locale sul totale del fatturato italiano dal 35% al 45% circa.
Dal punto di vista paneuropeo, inoltre, un altro segnale positivo è quello che ha visto l'assestamento dei clienti: tutti quelli storici hanno confermato la loro presenza sul canale, mentre chi, come Trentino, aveva utilizzato per la prima volta Eurosport, ha rinnovato la sua fiducia nei nostri confronti anche nel 2010. Segno che le opportunità di comunicazione offriamo alle aziende sono efficaci ed efficienti.
Come stanno indirizzando i vostri clienti i propri investimenti in pubblicità? Come stanno evolvendo gli equilibri tra il mezzo televisivo e gli altri mezzi (web, iPhone, mobile)
Questa è un'altra ragione della nostra crescita: premesso che la raccolta del 'solo online' è seguita direttamente da Yahoo! Pubblicità, se nel 2009 il peso del web e del mobile era marginale, circa il 3% del nostro fatturato italiano, quest'anno si chiude a quota 20% grazie alle campagne che prevedono il 'bundle' di digital, tv ed eventi speciali.
Sempre più spesso, i clienti che fanno televisione con noi arrivano poi anche su Internet, non solo con una pianificazione banner, ma con l'aggiunta di qualcosa in più: video, redazionali, concorsi ed eventi con minisiti brandizzati, ecc.
È proprio di questa integrazione che siamo orgogliosi: i clienti italiani, e vorrei citare come esempio la partnership con Lottomatica per i loro marchi Better e Pokerclub, hanno sposato Eurosport a 360 gradi, come già succedeva nel resto d'Europa, vivendoci come leader della comunicazione sportiva su qualsiasi media.
Quali tipologie di aziende e di quali settori sono maggiormente presenti sui vostri canali?
A livello paneuropeo, ogni disciplina ha i suoi investitori di riferimento: per gli sport invernali, che si confermano il nostro 'zoccolo duro', l'abbigliamento, le attrezzature e gli accessori, oltre al turismo. Lo stesso per i marchi legati al ciclismo. Ma c'è anche chi ci segue sposando eventi specifici a target, come Arena per il nuoto.
In Italia, dove il nostro pubblico è fortemente maschile, i marchi automobilistici sono praticamente tutti presenti, mentre il target giovanile di Eurosport 2 è stato scelto per campagne anche esclusive sul canale da Coca-Cola con Burn o da The North Face, solo per fare due esempi.
Quali sono, per concludere, le vostre previsioni per il 2011, annata priva di eventi sportivi di grandissimo richiamo come Olimpiadi o Mondiali di Calcio?
Da sempre Eurosport è il canale della grande offerta sportiva (oltre 120 differenti discipline ogni anno): l'assenza dei Mondiali si rifletterà nel decremento della disponibilità di budget da parte delle aziende, non nel livello dell'offerta del nostro palinsesto, che anzi confermerà grandi esclusive di Tennis, Sport Invernali, Ciclismo e Motori. Senza dimenticare la grande attenzione che dedicheremo agli eventi top delle cosiddette discipline olimpiche estive come gli Europei di Atletica o i Mondiali di Nuoto. Mentre per quanto riguarda la pubblicità, intendiamo capitalizzare il successo della nostra nuova organizzazione interna, la cui spinta, con un anno di lavoro alle spalle, siamo certi si riverbererà anche sul 2011.
Da un punto di vista pubblicitario, come si chiuderà il 2010?
Con grande soddisfazione: rispetto al budget, chiudiamo l'anno con un +7%, che vale un +20% rispetto al risultato del 2009. Buona parte di questo incremento si deve alla riorganizzazione della raccolta locale, che dal 1 gennaio 2010 è stata internalizzata. Ciò ha comportato da una parte la ridefinizione di una struttura interna dedicata alla preparazione delle offerte, alla gestione del traffico, al supporto marketing e comunicazione alla forza vendita; dall'altra la creazione di un network locale di vendita, capace di garantire un'ottima prossimità con il mercato e all'interno del quale la struttura di Download Advertising rappresenta la partner principale.
L'impatto è stato evidente: nel 2010 abbiamo messo in onda oltre 120 campagne 'locali' per 70 brand differenti, facendo aumentare la quota della raccolta pubblicitaria locale sul totale del fatturato italiano dal 35% al 45% circa.
Dal punto di vista paneuropeo, inoltre, un altro segnale positivo è quello che ha visto l'assestamento dei clienti: tutti quelli storici hanno confermato la loro presenza sul canale, mentre chi, come Trentino, aveva utilizzato per la prima volta Eurosport, ha rinnovato la sua fiducia nei nostri confronti anche nel 2010. Segno che le opportunità di comunicazione offriamo alle aziende sono efficaci ed efficienti.
Come stanno indirizzando i vostri clienti i propri investimenti in pubblicità? Come stanno evolvendo gli equilibri tra il mezzo televisivo e gli altri mezzi (web, iPhone, mobile)
Questa è un'altra ragione della nostra crescita: premesso che la raccolta del 'solo online' è seguita direttamente da Yahoo! Pubblicità, se nel 2009 il peso del web e del mobile era marginale, circa il 3% del nostro fatturato italiano, quest'anno si chiude a quota 20% grazie alle campagne che prevedono il 'bundle' di digital, tv ed eventi speciali.
Sempre più spesso, i clienti che fanno televisione con noi arrivano poi anche su Internet, non solo con una pianificazione banner, ma con l'aggiunta di qualcosa in più: video, redazionali, concorsi ed eventi con minisiti brandizzati, ecc.
È proprio di questa integrazione che siamo orgogliosi: i clienti italiani, e vorrei citare come esempio la partnership con Lottomatica per i loro marchi Better e Pokerclub, hanno sposato Eurosport a 360 gradi, come già succedeva nel resto d'Europa, vivendoci come leader della comunicazione sportiva su qualsiasi media.
Quali tipologie di aziende e di quali settori sono maggiormente presenti sui vostri canali?
A livello paneuropeo, ogni disciplina ha i suoi investitori di riferimento: per gli sport invernali, che si confermano il nostro 'zoccolo duro', l'abbigliamento, le attrezzature e gli accessori, oltre al turismo. Lo stesso per i marchi legati al ciclismo. Ma c'è anche chi ci segue sposando eventi specifici a target, come Arena per il nuoto.
In Italia, dove il nostro pubblico è fortemente maschile, i marchi automobilistici sono praticamente tutti presenti, mentre il target giovanile di Eurosport 2 è stato scelto per campagne anche esclusive sul canale da Coca-Cola con Burn o da The North Face, solo per fare due esempi.
Quali sono, per concludere, le vostre previsioni per il 2011, annata priva di eventi sportivi di grandissimo richiamo come Olimpiadi o Mondiali di Calcio?
Da sempre Eurosport è il canale della grande offerta sportiva (oltre 120 differenti discipline ogni anno): l'assenza dei Mondiali si rifletterà nel decremento della disponibilità di budget da parte delle aziende, non nel livello dell'offerta del nostro palinsesto, che anzi confermerà grandi esclusive di Tennis, Sport Invernali, Ciclismo e Motori. Senza dimenticare la grande attenzione che dedicheremo agli eventi top delle cosiddette discipline olimpiche estive come gli Europei di Atletica o i Mondiali di Nuoto. Mentre per quanto riguarda la pubblicità, intendiamo capitalizzare il successo della nostra nuova organizzazione interna, la cui spinta, con un anno di lavoro alle spalle, siamo certi si riverbererà anche sul 2011.
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